mercoledì 13 marzo 2013

Evviva!

Non ci avevo mai fatto caso, o forse sì e non ci ho mai dato peso, alla scritta imperante di facebook: a cosa stai pensando? sullo status del proprio account.
Sarà che, essendo anche impulsiva, non sono una che sta a guardare cosa un social network suggerisca agli adepti. Poi mi pento, e  non per l'azione compiuta sul social network, ma per l'impulsività. Però va bè, oggi te lo dico, caro facebook, a cosa penso.
Penso al Papa.
Mi piace tutto. Tutto e di più.
Mi è piaciuta la forza dei fedeli sotto la pioggia ad aspettare il Vescovo di Roma.
Mi è piaciuta la pioggia che poi si è dileguata, come per magia. O miracolo.
Mi è piaciuto l'annuncio dell'"habemus papam", e delle mani alzate in festa delle persone.
Mi è piaciuto vedere il Papa affacciarsi alla finestra e non riuscire a parlare, perchè è un uomo.
Mi è piaciuto lo sguardo, la commozione e la semplicità. Che io sono una grande fan della dolcezza, delle persone che ti guardano con dolcezza, che ti sorridono con dolcezza, che ti abbracciano con dolcezza, che ti confortano con dolcezza e lui, scusate Lui, lo è stato, Dolce..
Mi è piaciuta la scelta delle due preghiere, che a volte quando mi ricordo e scaccio la pigrizia dal mio animo, recito ancora prima di andare a dormire. Perchè ci credo. Perchè sono quelle base. Che tutti i bambini sanno. E così pure io.
Mi è piaciuto il continente da cui proviene. La mia America Latina, che va bè, io avrei sognato un brasiliano, di parte lo ammetto, però non mi lamento. L'Argentina in fondo è una "vicina di casa".
Mi è piaciuto il sorriso  che ha rivolto alla piazza, alla gente , al mondo. Che a me, personalmente , ha accarezzato il cuore.
Mi è piaciuta la scelta del nome. Francesco. Pulito, umile, fedele e sincero. Che per carità, il nome a parte essere del mio Santo preferito, è quello che quando sono nata ha comprato una mia parte di cuore e mai in questa vita cederò ad altri, però: che bello. Papa Francesco.
Ha zittito con un silenzio commovente una piazza romana e il mondo intero. Ho visto occhi illuminarsi e visi ritornare a sperare.
In piedi,
Evviva Papa Francesco. ( che pare sappia le filastrocche in piemontese, anvedi...!)

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