lunedì 19 maggio 2014

Quotidianità

Dormire fa bene.
Collassare alle 23.00 e dormire 7 ore fa bene. Anzi: benissimo.
Non mi capitava da mesi.
Mi sono alzata quasi allegra. Un evento, considerando che oggi è lunedì.
E io detesto il lunedì.
Peccato per l'incontro in via Bertola di mia cugina.
Un po' la patisco. Sempre perfetta. Io non proprio.
Un paio di stivali di gomma, bucati a questo punto visto che mi sento le calze marce, contro delle Manolo introvabili in Italia.
Capelli con la coda per evitare di assomigliare a re Leone contro una chioma profumatissima e ondulata.
Trucco soft acqua e sapone  contro una passata di tonico veloce e a posto così.
Tristezza.
Il Boss è un uomo semplice, apprezza questo mio essere a volte un po' wild. Oggi però ho esagerato.
In riunione c'era un Advisor di una banca e uno scagnozzo di Big&Vip.
Un tizio che se avesssi incontrato per strada non ci avrei manco fatto caso, lo scagnozzo intendo. L'advisor, poveretto, è una buon anima dall'accento piemontese di 55 anni. A tratti anche simpatico.
L'altro, lo scagnozzo, appena ha aperto bocca ho capito immediatamente. Da Milano l'avevamo fatto arrivare.
Ogni due parole non è mai mancata la frase in inglese.
Il Boss l'ha definito " il classico ragazzetto arrogante".
L'ha lasciato terminare e come al solito ha iniziato la sua filippica di 2 ore in cui ha stremato il "ragazzetto" confutandogli punto dopo punto fino a farlo quasi piangere.
Divino- ha sussurrato seguace-mediocre al termine del monologo del Boss.
Io devo ancora capire se diventerà una lecchina come seguace1 o ci sarà possibilità di entrare in confidenza.
Sono uscita dallo studio rimanendo col dubbio.
In tribunale sono stata lì lì per commettere qualche atto violento.
Nei confronti di uno che voleva superarmi in coda, e di quello davanti a me che ha raccontato la sua vita al cancelliere dall'età di  16 anni. Anno in cui si è sposato per la prima volta.  E io sempre in coda.
Ho avuto il tempo di scaricare la batteria del mio cellulare.
Cami è partito alla volta di Shangai.
Darcy mi ama, io però non più.
E Giorgino di Big&Vip rassegnandosi al mio rifiuto, mi ha sostituito con una collega.
Lunedì a pranzo sola. (poverina!)

Tua Titti

martedì 13 maggio 2014

Piccole gioie

C' è tanta allegria e spensieratezza in Via Perrone.
Telecamere e antifurti ultimo grido vengono impiantati in ogni stanza come rose e tulipani in un giardino.
E' primavera.
Il Boss entusiasta. Noi, un po' meno.
Seguace mediocre trova carino il ragazzo che da due ore sta trapanando il muro alle mie spalle. Io fra un po' lo uccido. Sto impazzendo e il livello di sopportazione si sta abbassando notevolemente ogni minuto che passa. Questione di poco. Pochissimo.
Mi spiace solo per Seguace mediocre che vorrebbe chiedergli il numero, perchè non credo che a fine giornata il soggetto sarà ancora vivo.
Sto invecchiando?
La segretaria mi da ragione, perchè è davvero pesante lavorare con questo rumore assordante.
La segretaria ha 58 anni.
Ieri è stata una giornata molto dura.
La cugi non è riuscita a partire per Parigi per il suo solito giro di shopping sfrenato, e ciò l'ha resa molto giù di morale. Forse andrà a Londra nel fine settimana per distrarsi, ma non sa ancora. Dipende dalla sua nuova preda: il maestro di Yoga.
Se Alejandro accetterà di tenere sabato pomeriggio una lezione privata con lei, quasi quasi...
"Tenersi in forma è importante" - dice lei.
Il come è bene non pensarlo, ma del resto la cugi è la cugi..
Ginevra invece ha ricominciato a bere anche a pranzo.
L'architetto si è fatto risentire e lei come una polla ci è ricascata.
Nonostante le minacce di Orsetta, in cui avrebbe raccontato a tutta Torino alcuni piccoli segretucci, Ginevra continua imperterrita per la sua strada.
Se il maledetto la cerca significa che è interessato. Almeno così prova ad autoconvincersi.
Dal canto mio, nessuna nuova. O meglio, buona.
Cami da Tokyo è piuttosto presente. A volte mi manda foto di ultime conquiste, per lo più di origine australiana, e paesaggi mozzafiato.
Un giorno mi piacerebbe andare in Giappone, magari con le ragazze. Di sicuro non da Cami.
Con Viola mi sono riconciliata. E' tornata quella di sempre.
Ora è a Genova a seguire un paziente. In ospedale.
Forse esistono persone più gravi di me?
Sono in un momento un po' particolare. Sicura e forte delle mie idee. ( raro che non azzecchi alcuni presentimenti) e allo stesso tempo mi sento fragile.
Persino di lei non sarei così contenta di mettere la mano sul fuoco.
Mi ha rassicurato: posso anche scommettere le mie nuove Louboutin.
Per il momento mi sento più tranquilla con le infradito comprate al mercato di Mentone, a cui comunque tengo un sacco.
Mi ha risposto che sono proprio una brutta persona.
Ha rilanciato con la racchetta da tennis.
A quel punto ho preferito rischiare le Louboutin, la racchetta è sacra.
Sentire i suoi discorsi mi ha reso un po' più forte,  e più serena.
Il consiglio principe è stato quello, perfavore,  di non rispondere più ai messaggi di Cami. Perchè se continuo così, a 60 anni, mi troverò zitella e con un album dal titolo" le donne di Cami".
Per iniziare un nuovo capitolo bisogna avere la forza di chiudere direttamente il vecchio libro.
L'occasione sarà questo wend, in cui Anna ha organizzato una delle sue solite feste dai mille volti nuovi conosciuti durante i suoi numerosi soggiorni all'estero.
Le ragazze hanno già comprato l'abito per l'evento e la cugi mi ha appena obbligato a lasciarle carta bianca per quanto riguarda il mio outfit che di recente pare sia trasandato.
Il ragazzo del trapano alle mie spalle ha finalmente finito, per il mattino, e sta andando in pausa pranzo.
Seguace Mediocre l'ha invitato a mangiare con lei nel bar sotto lo studio. I tramezzini tonno e carciofini sono buonissimi.
Io l'ho guardata attonita e ho capito che la ragazza sa il fatto suo, e perfortuna non ci prova col Boss come faceva seguace1.
Orsetta infatti mi suggerisce sempre di essere più "aggressive", che le Belle Addormentate nel 2014 rimangono addormentate e basta.
Dopo questa andrò in pausa pranzo con Ginevra e le terrò compagnia con un bel calice di vino.
Piccole gioie alcoliche possono alleviare tristi momenti..

Tua Titti




lunedì 12 maggio 2014

Siamo una squadra, easy.

Esistono a questo mondo delle regole non scritte.
Regole che si ergono come conditio sine qua non.
Regole che se vuoi far parte della barca di via Perrone non puoi negare.
E queste regole sono lasciar da parte la propria vita e lasciarsi andare con dedizione e allegria ai procedimenti presi in esame dal Boss.
Siamo una squadra.
Ce lo dice sempre il Boss. E noi sorridiamo.
Ci sono state volte che ho fatto fatica. Soprattutto quando ero in "squadra" con seguace1 e sono rimasta con lei fino alle 10 in studio per terminare un " semplice prospettino".
Così l'aveva definito il Boss.
Un "prospettino di 80 pagine".
Viola e le altre quella sera, ricordo perfettamente, avevano organizzato la serata della vita, e gentilmente mi tenevano informata.
Ho dovuto spegnere il cellulare.
Per forza.
Da un lato c'ero io  con la visione della solita acqua dallo slogan " là dove volano le aquile", mentre dall'altra c'erano loro con  tanti bei gin tonic&spensieratezza. Chi se la stava passando meglio, indovina indovinello....
Poi c'è stata la volta che mi hanno affiancata a uno dello studio di Big&Vip per capire meglio le quotazioni.
E' stata un'impresa.
Il quarantenne con le mani più lunghe e veloci della storia.
Sono stata raggomitolata sulla sedia col patema d'animo per tutta la sera, poi ho preso coraggio e sono scappata.
A mezzanotte ho varcato la porta di casa e il Boss mi ha guardato con tanta fierezza.
Ho riassunto la serata dicendo che le quotazioni sono un argomento molto interessante, ma la materia amministrativa di più.
Mio padre ha sorriso e ho sentito un "molto bene" uscire dalla sua bocca.
Per il Boss è importante fare tardi per scopi lavorativamente così nobili, per me è stato un miracolo uscirne intonsa. Però vai a capire la vita quanti punti di vista ti offre...
Quella sera peraltro c'era la cugi che aveva l'uomo della mia vita da presentare.
Ma va bè.
Stamattina mi sono alzata con la telefonata di Ginevra in lacrime per l'architetto che non sente da dieci giorni e che non le risponde al telefono.
Le ho detto di farsi forza, che probabilmente ha la calamita per queste persone che lasciano un po' il tempo che trovano.
Ho aggiunto che "Quando si chiude una porta si apre un portone" e terminato con un triste" Devi amarti di più. Ti stai svendendo, mentre tu vali molto..basta crederci".
Le zitelle sono meno acide, credo.
Mi sono sentita una brutta persona, e a tratti cinica.
Ginevra mi ha ringraziato per le belle parole impregnate di saggezza e ha cercato di cambiare argomento parlando di me.
Eh no. Di me no. "Tesoro, concentriamoci su di te, meglio..io sto benone, sto solo pensando di cambiare città-stato-nazione-pianeta-universo, però, nel senso..sto benone.."
Ha riso. ( Io un po' meno.)
L'ho liquidata con l'ennesimo aforisma del genere " Quando ti inciampi in un no, ricordati che c'è un Sì migliore lungo la strada", e nostalgica sono arrivata davanti a Via Perrone20.
Adornata con occhiali da vista anni '90, mi sono trasformata in una vogliosa apprendista legale.
Il Boss oggi è felice.
Ha commentato per venti minuti alcune notizie del giornale di oggi, chiedendo a ciascuno i punti di vista.
Ce li ha confutati uno dopo l'altro per arrivare al fatto che il suo è l'unico che vale e noi abbiamo annuito.
Del resto siamo una squadra.
Se non la pensassimo uguale, dove andremmo?
Easy.


Tua Titti

venerdì 9 maggio 2014

Non ho (più) l' età.

Sono uscita di casa stamattina e ho visto l'inferno.
Direttamente.
Direttamente senza passare dal famoso tunnel che,  nel mio caso, sarebbe comunque stato privo di luce.
Direttamente con tanto di sfondo rosso e pieno di personaggi mitologici da forme semi umane.
Uno era il postino, l'altro il portinaio.
Alcuni avevano anche taniche di gin tonic in mano, e questi erano i peggiori. ( devo aver intravisto il mio vicino di casa che ha fatto serata come me..)
Anzi, dell'inferno, a dirla tutta, ne ho avuto un assaggio aprendo alle 7.30 gli occhi.
Una volta non sarebbe successo.
Una volta forse però non mi sarei alzata, ma semplicemente girata dall' altra parte.
Alla mia età purtroppo "bisogna assumersi le responsabilità", come dice il Boss- e così tristemente è accaduto.
Trascinata con rassegnazione per via Bertola ho sognato-durante il tragitto- il bar in cui di norma faccio colazione ogni mattina.
Non mi piace il caffè doppio, anzi il "mio solito" è ristretto con tanta schiuma.
Oggi l'ho preso quadruplo- in tazza gigante- senza zucchero.
Effetto zero. (ovviamente.)
In Via Perrone il viso disteso di Seguace-mediocre mi ha dato sui nervi dal primo momento che l'ho salutata. Non parliamo della segretaria tutta pimpante e pronta per la lezione di Yoga in pausa pranzo, che io altro che Yoga..
Le mie amiche si definiscono in purgatorio.
Anna in realtà è fra l'inferno e il purgatorio.
Ha bevuto un gin tonic e un shot di vodka in meno rispetto a me. 
Anche Viola non è in forma smagliante.
Viola che mi manca, a cui manco, e che perdonerò forse nel wend.
Orsetta invece no. 
Lei sta benone.
Orsetta è una tigre.
Lei non è come me che sto maledicendo- da ore ormai- il giovedì sera e i drinks annessi. Lei è forte.
E' riuscita a comprare su yoox due abiti- a detta sua- "carinissimi". Ricevere due grossi clienti. Partecipare a una riunione in inglese e organizzare la pausa pranzo con Ginevra.
L'unico pensiero intelligente che ho avuto io invece è stato quello di cercare un termometro per darmi malata. Stop.
Il Boss mi ha dato il bacio del buongiorno dicendomi " Halo".
Ho pensato: adesso parla pure arabo?


Da via Perrone è tutto.
Mi ritiro in cabina.
Il mare è calmo, ma nel pomeriggio potrebbe arrivare del libeccio e in questi casi è meglio rimanere vigili.
Un tuffo dove l'acqua è più blu potrebbe aiutare, ma un letto di più.
Ci accontenteremo di un divano.
 Passo e chiudo.

Tua Titti


giovedì 8 maggio 2014

Si riparte

I problemi di cuore in Via Perrone sono stati d'animo inutili e sciocchi.
Qua si bada al risultato di vita pratica e vera, soprattutto quando il Boss convoca in sala riunioni il suo harem di seguaci e non.
Una bottiglia di acqua naturale da un litro e mezzo (ghiacciata) sul tavolo e via alle considerazioni dei vari processi in corso. Noi non usiamo i biscotti di delper per addolcire le converasazioni e tanto meno un buon caffè fumante per schiarirci le idee. ( Big&Vip in questo ci battono di gran lunga..)
Seguace mediocre ha preso appunti ininterrottamente durante l'intero monologo del Dominus, che quasi mi sono chiesta se fosse umana. Non ha mai alzato la testa e ha sorriso ad ogni punto toccato dal Boss.
Nel mentre mi sono arrivate varie mail, da Tokio(Cami), da Corso Vittorio( Viola ), da Corso Re Umberto ( Ginevra ) e dalla Gran Madre ( Orsetta ).
Meticolosamente ho risposto a tutti, eccetto a Viola.
Ginevra fra un bicchiere di vino e uno shot di vodka mi ha già suggerito più di una volta di perdonarla.
Ma io sono ferma sul punto e Orsetta è dalla mia.
I capricorni sono persone sensibili e riconquistare la loro fiducia potrebbe risultare più difficile che scalare l'Everest.
La cosa comunque non mi fa piacere e temo che questo mio essere molto severo durerà ancora per poco, considerando che Viola sa come far leva sui punti cardini della nostra neverending amicizia.
Il Boss, che mi conosce come le sue tasche, mi ha richiamato all'ordine vedendo il mio viso rabbuiarsi tutto d'un tratto, mentre stava illustrando la nuova linea d'attacco per la difesa di un cliente, e geniale ha capito che il mood non era perchè fossi contraria alle sue parole..
Per punizione sono stata mandata alle ore 9,30 nello studio Pazzesco in crocetta per parlare con uno dei galoppini del Dominus Pazzesco.
Mi sono sentita così microscopica appena ho messo piede  nel palazzo di  Via Magenta..
Segretarie come modelle di Victoria's Secret e soliti ragazzi dai denti più bianchi della neve che con sorrisi finti ti fanno sentire provenire da un altro mondo.
Il mio per esattezza è il 20esimo.
Il galoppino testa di serie del Dominus Pazzesco mi ha accolto nella sua stanza che credo abbia progettato Renzo Piano o giù di lì, e mi ha offerto "dolcini" di Gerla e capuccino.
Dopo la visione delle modelle ho riufiutato tutto.
Inizialmente cortese si è immediatamente rivelato un fiero maledetto.
Io ho esposto i punti che mi ero studiata a memoria da giorni, e scocciata ho ascoltato la sua voglia di supremazia e predominio nei miei confronti.
La finta umiltà di questi personaggi è un qualcosa di repellente e molto fastidioso.
Dopo due ore sono finalmente riuscita a scappare da quella prigione dorata e tornare sulla terra degli umani.
In fondo Via Perrone, anche se priva di marmi intarsiati di rubini e smeraldi, è ciò che fa al caso mio.
Un po' come  la prima  barca a vela di mio padre: 10 mt di lunghezza, e letti più scomodi di materassi di foglie. Ma certe sere, viverla in rada con un bicchiere di vino, è stato più lussuoso di tante altre esperienze a svariati zeri.
Da Via Perrone è tutto.
Il mare sembra calmo.
Le vele sono issate.
Maestrale in arrivo- dicono- ma noi non ci si arrende..siamo marinai provetti ormai.
La paura è un sentimento che stiamo imparando a combattere, e quando ci si trova in mare è come giocare in casa..
Passo e chiudo.

Tua Titti

mercoledì 7 maggio 2014

Linea occupata

E rieccoci qua.
Sono passati mesi, e di cose ne sono successe molte. Anche troppe.
Ho compiuto 30 anni.
Seguace1 è partita per un anno sabbatico in giro per il mondo.
Il nonno ha obbligato la cugi a rendersi utile per la famiglia. (lavorare tipo..)
Orsetta non ha più una vita dopo esser stata contagiata da un virus tremendo: il tennis.
Viola e io non ci parliamo da qualche mese: ha saltato il mio compleanno per via di un semi sconosciuto che le avrebbe promesso non so cosa..Etc etc etc.
Cami è lontano migliaia di km. E' stato trasferito in Giappone per lavoro. Ho pianto.
Poi quando mi ha risposto che non sono stata l'unica... ci ho bevuto sopra e tratto le mie considerazioni. 
In via Perrone 20 il tempo sembra non passare mai.
Il Boss è sempre più Boss. ( Che paura!)
Sarà l'età che avanza o il segno del cancro che predomina, ma io mi sento sempre più sottomessa.
Alla fine gira e rigira.. e tanto si fa quello che "suggerisce"lui..
La nuova seguace è una ragazza mediocre.
Caruccia di primo acchito. Bella nerd in quello immediatamente successivo.
Le piace la birra, non fa sport, ama la montagna d'estate, adora le Hogan e a volte sfoggia con orgoglio le collanine Ikea che mettevo alle medie.
Non è particolarmente brillante. Spesso persino il Boss rimane un po' spiazzato quando dobbiamo spiegarle certe battute:  tutto sommato comunque innocua. E soprattutto non si dipinge le unghie di strani colori fluo come la cotanta non-rimpianta seguace1.
Ginevra è sull'orlo di una crisi depressiva molto acuta.
Da mesi la stiamo cercando di aiutare, ma l'unico passo che siamo riuscite a compiere è stato quello di vietarle di bere in nostra assenza. ( bene, ma non benissimo..)
Sì è innamorata del suo architetto che però sembra dotato di un dono: sparire.
Dicono che le donne siano complicate, ma gli uomini?
Uno fa il fantasma, l'altro ha venti storie in contemporanea, l'altro vuole l'amante, l'altro ha sofferto e non vuole legarsi, l'altro ha bisogno di una sorella, l'altro è insicuro, l'altro ti prende come la sua migliore amica (dell'asilo direi..), l'altro ti tiene sotto esame per mesi con prove peraltro pazzesche che manco in trincea..,  l'altro non sa cosa vuole davvero, l'altro deve chiedere a mammà se vai bene, l'altro quando beve ti scambia per la prima che capita, cioè.. veniamoci anche un po' incontro.
E io?
Tu-tu-tuuu- tuuuuuuuuuuuuuu tu tu...
Siamo spiacenti la linea desiderata è occupata o non raggiungibile. Forse più non raggiungibile che occupata. Prego riprovare più tardi. O forse mai più.
Grazie. 

Qua dalla barca di via Perrone è tutto. 
Si risalpa e si rimollano le cime.
Cambio.

Tua Titti