mercoledì 6 marzo 2013

E va bè..

Ho dormito malissimo stanotte. In preda a incubi assurdi, e a sogni paranormali. Sarà il tempo. Come dice mia madre, che qualunque cosa ci succeda, sembra sia collegata, per direttissima, agli agenti atmosferici. Non sto a esemplificare quando nevica. Perchè quando capita, vuol dire che l'apocalisse si sta avvicinando. Però bello: tutto bianco. I tetti, le strade, gli alberi, i balconi...etc.
Oggi piove. Amen.
Pasqua. Ma quando è Pasqua? Quando cade pasqua quest'anno? Organizziamo qualcosa per Pasqua?
Io non lo so. L'unica cosa che so è che è di domenica, come sempre, e poi c'è Pasquetta. Finito.
Le mie cugine, invece, l'unica cosa che sanno è che andranno a Miami. Vuoi venire a Miami con noi Titti? Dai che ci divertiamo! Forse prendiamo casa lì. Ora conviene. Cioè, a noi conviene. Agli altri no. Ahahah.
E con "ahahaha" ho iniziato la mia giornata. Forse avrei preferito con una foto di Cami a Parigi mentre correva come al suo solito. Un'ora ogni mattina. Per iniziare bene, e tenersi in forma.
Qua piove, fa freddo, ho preso un taxi in cui pensavo di non arrivare viva a destinazione causa puzza mai sentita prima. Misto sudore, capello unto, cane morto e non so cosa. Poi ho visto la luce: il palazzo dei Big&Vip. Sono scesa, tenga pure il resto (50 centesimi, non è che lasci mance da gran signora..), perchè non sarei rimasta un secondo di più in quella macchina nauseabonda, e senza manco aprire l'ombrello mi sono catapultata fuori.
Sconvolta e ancora che respiravo con la bocca, mi sono messa buona buona in sala d'attesa. Dai Big&Vip. Per darmi un tono ho preso un giornale, uno di quelli che mai e poi mai avrei comprato, e ho cominciato a sfogliarlo. 4Ruote. A pagina 20 l'ho posato e ne ho preso uno più consono a me: Travel, per esempio. Non perchè viaggi 10 volte al mese, ma almeno avrei sognato un po'.
Finalmente, dopo venti minuti di " alla scoperta della Basilicata", ero arrivata all'inserto "Patagonia"( uno dei miei sogni più nascosti), quando una segretaria, tipo modella canadese, mi ha richiamato all'ordine: " Prego, la stanno aspettando".
Ho preso la mia 24ore, cioè quella che era di mio padre 20 anni fa, e che adesso è diventata "mia", e mi sono diretta verso la stanza indicatami dalla signorina. La sala riunioni dei Big&Vip. Uao.
La prima cosa che ho visto è stata una nespresso enorme, che secondo me, oltre al caffè, avrebbe fatto senza problemi anche il gatorade, e poi il mio sguardo è caduto su 4 finestre enormi con delle bellissime tende bianche.
Ho posato il fascicolo da 10 kg sul tavolo e ho aspettato in piedi.
Entra un Avvocato giovane, seguito da un equipe di pallanuotisti, la classica di quegli studi, e mi fa un cenno che ancora adesso non ho capito se fosse tipo "Ave Cesare" o il saluto del Papa o il cenno della Regina d' Inghilterra..
Sorrido, mi sorride, e in cuor mio prego che non mi faccia accomodare, visto che da dirgli non avevo alcunchè.
"Prego si accomodi". Perfetto, come non detto.
" No ma devo solo lasciare il fascicolo coi documenti, nulla di importante". Lui sembra non ascoltare le mie parole, e mi presenta la squadra azzurra di pallanuoto, che arrivava fresca fresca dall'ormai nota e famosa Columbia University.
40 minuti di conversazione in Inglese. Anzi Slang. Yep.
Esco tramortita. Che ancora adesso non so come abbia fatto a tradurre certi termini, che non avrò tradotto, ma che comunque pare abbiano capito.
Altro che Pasqua a Miami, qua le vacanze è bene che le faccia rinchiusa in un corso 24hsu24h di inglese.
Con la mia teoria sulla due diligence però ho fatto un figurone.
E va bè...

Tua Titti

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