martedì 11 novembre 2014

Trentenni e oltre

E' che poi un giorno ti svegli e hai un'età. Qualunque età.
Non dico venti, trenta, quaranta, cinquanta, dico un'età. Un'età in cui ti fai due domande.
Due domande che però non sono a caso, tipo che tempo farà domani, o quanto ha fatto la juve o il toro.
Due domande di tutto rispetto, di un certo spessore intendo, e a quel punto, sì e solo a quel punto, sarà  un gran casino. Perchè puoi mentire a tutti, anche a te stesso- se proprio vuoi scherzarti-, ma allo specchio in cui ti stai guardando fisso da ore, no.
No, perchè poi comincerà a tremare tutto il tuo castello di cristallo, che con tanta cura negli anni hai costruito, e scricchiolerà. Prima scricchiolerà e poi tremerà.
Ma in realtà non è lui che trema,  il castello di cristallo; sei tu. Questo è il vero problema.
Cioè, in questi casi non si fanno sconti. Tipo, il signore che abita in crocetta è più agevolato di Sempronio che vive in corso Belgio. O Tizio di strada Santa Brigida avrà meno problemi di Caio che sta a Pino Torinese. No. 
No, perchè la vita, quella vera, non prevede scorciatoie.
E allora hai due possibilità, o stai con lui o stai contro di lui. Lui che però sei tu, ed è un pasticcio.
Che poi diciamocela tutta, qua a Torino sono poche le persone che cadono in piedi, che dormono ogni notte con visi angelici, che al mattino preparano la colazione del campione ed escono di casa fischiettando e battono le mani a tempo di tic tac.
E' martedì sera, uno strano martedì sera. Uno di quelli che avevi immaginato in un modo, e come sempre è finito in maniera diversa.
Mi piace ascoltare i problemi altrui, molto più che raccontarli.
Da buon capricorno ho sempre la mia da dire e consigliare. Emano sentenze superando spesso il limite di velocità, ma raramente prendo la multa. Questo è sempre perchè sono capricorno, e i capricorni sono persone molto sensibili.
Che poi la storia dell'età è un macchiavellico pensiero per cercare di cristallizzare il tempo. Lo dici a venti pensando ai trenta. Lo dici a trenta pensando a quelli di quaranta e cosi vià.
Ma ho conosciuto diciottenni più vecchi di alcuni cinquatenni, e settantenni più giovani di noi trentenni.
Sarà che la vita va per il verso che deve, e che uno si scervella per capirla quando la soluzione potrebbe celarsi nello sguardo di due occhi grandi e veri che sanno amare, o almeno ci provano.
Sarà che disarmare l'infelicità è un mestiere di troppo pregio per i trentenni  che numerosi preferiscono correre dietro a falsi ideali e finti miti.
Sarà che la ricetta del sorriso  spesso rimane incastrata nelle favole dei ricordi di chi non vuole più nulla, "un trucco da poveri, ma funziona sempre".
Sarà che anni fa ho conosciuto un tipo, un gran bel tipo, uno di quelli che pur aiutandoti con la fantasia non saresti arrivata a tanto. Ecco, sto tipo era stato anni prima campione nazionale di Francia di sci nautico, con sacrifici annessi e connessi. Poi il destino, va' a sapere, gli si rivolta contro. Capita. Capita ben di peggio se è per questo, però per uno che aveva impostato la sua vita e il suo futuro in una direzione, vedersela dirottata all'improvviso è un inferno. Incidente, sta in coma per mesi, si risveglia e deve ricominciare. Da nuovo.
Sarà che come lui altri -sportivi e non-, hanno dovuto ripartire da zero con l'incrollabile tenacia di un giardiniere al lavoro, il mattino dopo il temporale.
E' stato solo un martedì sera alla Lutece, guardando a volte fuori se stesse continuando a piovere, pregando smettesse causa ombrello dimenticato, focalizzato su dubbi e misteri inerenti al campo maschile, intermezzato dal tennis (ovviamente), incorniciato da frivole questioni femminili (perchè oltre a una racchetta c'è di più) e alla fine spensierato.

Non ha poi smesso di piovere, maledizione!

Tua Titti



martedì 4 novembre 2014

Pensieri così..






 ..che vanno  e vengono tumultuosi fra un ombrello bucato e una macchina pronta a farti la doccia mentre cammini a fatica fra le pozzanghere.
 Del tipo che domani in studio mi presento con la cerata e gli stivali di gomma che usavo per raccogliere i pomodori nell'orto in campagna, del tipo che seguace-mediocre stamattina ci ha tenuti durante la pausa caffè a meditare sul polverone moncler che in realtà è tutto una mossa politica, del tipo che almeno una volta al mese mi dico "qualcosa deve cambiare" e mi rendo conto che da anni ormai nulla cambia, del tipo che il Boss passati i 60 anni non è più invecchiato e mia madre sta pianificando, a questo punto, il famigerato botulino, del tipo che su facebook dopo la novità ocaiola di ieri nessuno più ne parla, però la storia delle piume insanguinate a parere di Ginevra è stata montata perchè se no puzzerebbe la giacca, del tipo che dovevo avere una cena importante ieri sera e due ore prima mi è saltata, e quindi mi sono ritrovata davanti alla tv a commentare marco bocci che è sempre vestito uguale da 9 puntate a questa parte, ma comunque sempre un bel vedere, del tipo che vorrei sentire il mio cuore battere forte non solo per la fatica di una partita a tennis ma per qualcuno, del tipo che ho appuntamento fra un'ora al Tar e come in una tragicomica commedia  non avendo l'ombrello ho dovuto comprarlo per strada alla modica cifra di  12 euri, del tipo che la portinaia sta cucinando non so cosa con le cipolle e da un'ora- obbligati a respirare con la bocca- ci sentiamo in apnea, del tipo che in ufficio c'è aria di crisi ma il telefona squilla come non ci fosse un domani, del tipo che mi è arrivata l'ennesima multa e voglio piangere, del tipo che Viola ha perso il cellulare ed esige che gliene presti uno io, anzi il mio, ma se lo può scordare, del tipo che ho litigato con Tommi perchè mi ha preso in giro sul fatto che sono troppo permalosa, del tipo che mi sento in colpa per aver mangiato un panino al Mc e che per altro non ho ancora digerito, del tipo che Orsetta vuole sfidarmi a tennis ed è determinata non solo a battermi ma proprio ad asfaltarmi ( le amiche...), del tipo che odio tutti, e ho pure freddo.
Pensieri così.. che vanno e vengono, tumultuosi e insensati, fra la sensazione di ghiaccio ai piedi e uno starnuto inizialmente lì lì pronto per.. e poi non più.
Sono pensieri cosi, per carità..
E comunque dietro alla palline da tennis non c'è alcun animale maltrattratto, e nessun lavoratore licenziato.
Questo è importante.

Tua Titti

lunedì 3 novembre 2014

Il paradosso del perbenismo

Ok, l'anima del PM di stamattina si sta impossessando di me.
Lo sento. Me lo sento e mi dispiace, un pochino. Non troppo.
Sarà che noi capricorno dopo un po' scoppiamo, che siamo persone sensibili, che riteniamo le sfumature utili solo a dare più sapore a un piatto, che abbiamo dentro un senso di giustizia innato e forse pure esagerato, però quando vediamo/leggiamo/sentiamo cose che voi umani.. ecco, non ce la facciamo più.
Tipo?
Tipo l'allarme dei piumini fatto da oche vive, con tanto di mea culpa e lacrime da coloro i quali si sono scoperti possessori di tale sfregio.
(e  i Vegani? O forse ci sono oche alla soia? Chi lo sa..)
Cioè, quello che mi da fastidio sono coloro i quali puntano il dito, tipo i predicatori del medioevo indicandoti "domus peccatorum" e che nell'armadio avranno asili nido di ermellini  pronti a scaldare il collo dal gelo invernale.
Cioè, preferisco un Renzo che porta all'avvocato 4 capponi -vivi- per pagargli la consulenza, "perché non bisogna mai andare con le mani vuote da quei signori. Per consegnarglieli, Agnese riunì le loro otto gambe, come se facesse un mazzetto di fiori, le avvolse e le strinse con uno spago."
"Lascio pensare al lettore, come dovessero stare in viaggio quelle povere bestie, così legate e tenute per le zampe a capo all'in giù, nella mano di un uomo il quale, agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente. (…) e dava loro di fiere scosse, e faceva sbalzare quelle teste spenzolate; le quali intanto s'ingegnavano a beccarsi l'una con l'altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura."

Che se Manzoni fosse stato dei nostri tempi a quest'ora.. sai quante denunce? Pagine rosse oserei dire...
O meglio: scendiamo in piazza e ci ribelliamo? Tutti a casa?
Partendo da altre cause, chiedo ovviamente scusa alle oche spennate, ma ci sono bambini che cuciono palloni da calcio, ci sono bambini che vengono venduti, ci sono mattanze di ogni sorta e genere, ci sono ragazzine di 12 anni date in sposa a dei vecchi, ci sono pozzi che si chiamano così per scherzo perchè in fondo l'acqua non c'è, ci sono uomini schiavi che non diventano Trimalcione,anzi..etc etc etc..
E poi ci sono i cretini che vendono il moncler, dico io almeno regalalo, in segno di cordoglio alle famiglie delle oche. E con orgoglio lo scrivono a caratteri cubitali, ovunque. Alcuni ostentando con il famigerato cancelletto #iostoconleoche  e altri senza. Perchè non si capisce ancora se piaccia o non piaccia, il cancelletto. O se faccia più #figo dire che lo si detesta o più #cool perchè sei nel settore marketing di non so quale mega azienda.
Poi io non faccio testo, vivo col Boss che nonostante si stia sforzando a stare al passo coi tempi critica molto queste trovate "virtuali". 
Infatti preferisce non installare manco whataspp. Perchè i messaggi vecchio stile sono sicuri e certi, perchè internet è un bel modo di vivere ma una volta che non c'era nulla di tutto ciò si stava decisamente meglio.
Anzi, si stava ancora meglio quando si chiamava a casa per poter parlare con la fidanzata e chiederle di uscire.
Meglio quando a tavola si trovavano gli agnolotti freschi fatti in casa con tanto di ripieno di carne.
Meglio quando..Che potrei andare avanti per pagine e pagine elencando i pregi di allora e i difetti di adesso. Applaudendo un po' a destra e un po' a sinistra. Che vincere facile non è assolutamente difficile.  E siamo tutti d'accordo, però non abbassiamoci a fare  il gioco dell'oca.
Oca peraltro pure spennata.

 Tua Titti


lunedì 27 ottobre 2014

La regola dell'addizione


Ciascuno di noi ha un odore.
Spesso, almeno a me capita, associamo alcuni ricordi o perone a diversi profumi.
Una sorta di dejà vu. 
E così mi è capitato stamattina: l'inverrno alle porte.
Camminavo per Via Bertola e l'ho captato. Inconfondibile.
L'ho sentito dal mio umore funereo. L'ho sentito  vedendo foto di alcuni amici che pubblicano montagne innevate con scritte " powder soon" "amo la fresca" " adesso si ragiona" etc etc.. L'ho sentito perchè qualcuno mi ha chiesto se avessi voluto riproporre per Natale una festa. L'ho sentito perchè stamattina sono uscita di casa col cappotto. L'ho sentito perchè fra 3 mesi compio gli anni e mi sembra impossibile stia capitando a me.
L'ho sentito perchè i tuffi a bomba in mare aperto, poco stilosi ma molto appaganti lo assicuro, sembrano ormai appartenere a una vita fa. E soprattutto l'ho sentito quando poc'anzi mi ha chiamato la nota compagnia telefonica rompiballe per chiedermi se fossi stata interessata al "christmas phone".
Che tristezza.
Il Boss all'udire " no grazie ho già un contratto" si è catapultato nella mia stanza urlando.
Basta!
Il Boss, c'è da dire, ha anche le sue ragioni, visto che paga come un banchiere per tutta la sua famiglia la bolletta di due telefoni ogni mese.
Un componente sono io, per cui tanto allegro capisco non lo possa essere.
La cugi dice "money is just a paper", ma lo scrive solo in chat. A mio padre non oserebbe.
Viola e Anna sono abbastanza allegre invece. A fasi alterne si intende, come è giusto che sia nel nostro universo. Ma meglio di me.
Hanno compiuto gli anni: il chè vuol dire molte riflessioni sulla vita e brindisi piuttosto alcolici come scusa.
 Mi viene da ridere.
Con loro ho trascorso periodi folli. Sotto tutti i punti di vista.
Siamo passate attraverso molteplici  fasi:
- Gazelle e Stan Smith
- Hanno ucciso l'uomo ragno, e One more time
- DrMartens e Barracuda
-  Hennessy e Berbeda ( o Barbeda, mai detto giusto credo)
- Seminari diritto Privato e esame opzionale di statisitica
- Zebra e Cave
- Convivenza, e sonodi nuovo single
- Nycity e Torinochenoia
- Rosè fresco in estate e Barolo in baita
- Sono stata tradita e perdonare non è facile 
- Vorrei essere Adriana Lima e prossima vita rinasco Ivanovich 
- Che bello l' Amore, e starò sola per sempre
- Adoro il cibo, e mangio 3 nigiri salmone massimo al giorno
- Vacanze faraoniche, e chi ci ospita questa estate?
- Mi piace l'uomo maturo, e Anche i giovani non sono male
- Sono stata eliminata al primo turno della racchetta d'oro e sono arrivata ai quarti
- Vorrei una famiglia con 3 bambini, e ma ci sposeremo?
- Lo sci è lo sport più divertente del mondo e toccatemi il tennis e sarò capace della qualunque 
- Vodka e Gin ( ma anche tutto il resto in realtà)
- Vorrei un bravo ragazzo tranquillo e senza troppi hobby e se non fa almeno 3 sport fra cui il tennis non lo degno di uno sguardo
- Ho voglia di ballare come una matta, e Senza tavolo non metto piede in disco
- Amo Cami e per me non esiste più Cami
- Mascara rossetto cipria smalto etc sempre in borsa,  e solo con il burrocacao
- W le gastronomie che risolvono le cene senza fatica e sono iscritta a 2 corsi diversi di alta cucina
- Foto di ieri e foto di oggi


Ieri:, a partire da destra in basso: Viola, Allegra, Anna, Ginevra, Orsetta, Giulia, Azzurra e io.
Oggi, cominciando dall'alto a sinistra: Azzurra, Ginevra, Io, Orsetta, Anna, Viola, Giulia e Allegra.

Scambiando gli addendi il risultato non cambia. Easy.


Tua Titti




giovedì 9 ottobre 2014

Il "deal breaker"

Da quando Giorgino di Big&Vip mi ha detto che si sposerà non lo sopporto più.
E' diventato come uno di loro. Uno di quegli avvocati che se la tirano e che infilano ogni 3 parole qualcosa in inglese. Mi viene da dire " ma parlate come mangiate", poi noto che sono tutti rachitici, e allora sto zitta.
L'ultima è stata di qualche mattina fa durante la pausa caffè.
Un tizio, un collega di Giorgin, raccontando del suo traferismento a Londra si è sentito in dovere di comunicarci che quello è stato il suo "deal breaker" con la ragazza. 
Grasse chiassose risate.
"No humor no happiness" mi ha sibillato Giorgino vedendo la mia faccia.
"Stai diventando una zitellaccia, e dire che non sei manco così vecchia.."
"Due che si lasciano fa ridere?".
Ok, per distrarmi mi sono iscritta a un corso di cucina con Ginevra e Tommi.
Uno di quei corsi da "Torino beine" mica pizzi e fichi. Talmente "BEINE" che ho dovuto chiedere un prestito al Boss, giusto per capirci.
La lezione introduttiva è stata molto interessante.
Lo  chef ci ha accolti, anzi prima ci ha squadrati, poi ci ha accolti, e infine ci ha messo in una sala del 700' su un divano che solo a guardarlo avevamo paura a sgualcirlo.
Una chiaccherata prima di accedere alla cucina.
Mani curate, voglia di creare e allegria: ecco gli ingredienti base per la riuscita di un buon piatto.
Perchè?
Usciti dal corso Ginni Tommi e io per cinque minuti non abbiamo aperto bocca.
Ci rimangono le grandi e curiose  aspettative sui nostri futuri compagni di questo "cammino culinario" come l'ha chiamato lo Chef.
Per quanto mi riguarda, sono giunta pure io al "deal breaker" con iniziative di cotanta genialità.
C'è il Bimbi di mia cugina, di Giulia, e tante gastronomie..perchè complicarsi?
E' molto triste, me ne rendo conto.
Ma Torino è grigia, fa freddo e sui campi da tennis stanno montando i palloni, cioè..

Tua Titti

ps. Ringrazio tutti coloro che hanno espresso solidarietà per la scelta del miglior gelato di Torino.
E' bello non sentirsi soli...  ;)

martedì 7 ottobre 2014

Non siamo tutti uguali,forse..

...che non sto dicendo di aver scoperto l'acqua calda.
Del tipo che la cugi è alta, mentre io non arrivo manco al metro e sessantacinque. Che Azzurra è castana con gli occhi verdi, mentre io ho i capelli neri, gli occhi neri, e la carnagione perennemente abbronzata. Che Orsetta neanche dopo un mese alle Maldive riuscirebbe a diventare così..nel senso, non che sia un problema..però essere sottoposta alla classica domanda dopo 30 anni che vivo a Torino, e tutta Torino sa delle mie origini...
Ecco, ma non era questo.
E' che per un capricorno come me accettare diversi punti di vista, che alla mia ragione appaiono inconcepibili è un qualcosa di strano e difficile.
Capire chi tradisce, chi si accontenta, chi si lascia per apparenti sciocchezze senza lottare, chi pensa che la moda sia tutto perché forse ha solo quello, chi pugnala l'amico per un momentaneo capriccio, chi sorride con un coltello fra le labbra, chi asciuga con la storia che il tennis è lo sport più bello del mondo, chi ha mille amanti, chi si piange addosso e resta nel suo piccolo regno, chi sa solo criticare, chi osa dirmi che Fiorio non è il gelato migliore della città e comincia con Marchetti, Grom, il Siculo etc....ecco, ma come si fa?
Che poi non esiste un giusto e uno sbagliato, ma solo un "io penso così e l'altro cosà".
Del resto dietro a un tradimento protrebbe esserci una frustrazione, dietro all'accontentarsi una necessità di equilibrio, dietro al lasciarsi senza lottare una mancanza di forza esauritasi nel tempo e così via. Per la storia del gelato purtroppo non trovo valide giustificazioni nel pensarla diversamente da me, però approfondirò.
Perché in fondo quei colori che ho spesso usato come figure retoriche in vari discorsi, non erano solo bianco e nero. Erano tinte accese che avrebbero dovuto colare la vita degli sposi, sposi oggi arancioni, domani gialli, e dopodomani ancora azzurri.
Tuttavia  mi è capitato di non capire più certi discorsi, certe riflessioni e certi modi di agire. Che non erano poi nulla di pazzesco, se non imbevuti di quella sostanza chiamata leggerezza. Ma per me comunque troppo. E alla fine ne sono uscita con un macigno nello stomaco.
Ok, mi sono inoltrata in quei discorsi da Briget Jones, versione nerd, e ce ne vuole ( ma nulla è impossibile a un capricorno meteopatico).
Il "lo fanno tutti" "lo dicono tutti" "lo pensano tutti" è stato come uno schiaffo secco e sonoro, perché se l'eccezione conferma la regola, allora sono io quella sbagliata.
Perché Torino è quella città strana, che se non la conosci te ne innamori, ma se la vivi la puoi anche odiare. Ma alla fine "Torino non è un luogo che si abbandona"(F.Nietzsche). E io sono qua.
Ci sono quei momenti in cui capisci che la vodka è la tua unica vera amica. Perché sai con chi hai a che fare e se ne abusi dove finirai.
Che poi la tradirai -a distanza di anni- con un buon prosecco, che è meno calorico, forse, e meno dannoso, sempre forse, ma l'età suggerirà cotanta saggezza.
Altre volte invece ti accorgerai di essere sushi dipendente in ugual misura ai corsi di yoga che non ho mai condiviso. ( Anna scusa, lo so. So che un giorno verrò pure io a fare Yoga. Un giorno.)
E poi farai della mentalità vegana il tuo credo, pensando con nostalgia alla polenta e salsiccia in montagna.. ma no! Tu resterai ferma sulle tue idee, fino a quando conoscerai forse uno che ama l'albese in quel ristorantino in san salvario, che è un po' scrauso, ma forse proprio per quello ogni boccone avrà un sapore sempre più buono, e così oplà, ecco il tuo bis appena ordinato.
E allora davanti alla decisione di cambiare racchette ( le vendo, sì le vendo le mie amate Head. per info non esitate- scusate la comunicazione di servizio), davanti alla litigata per capire se sia migliore la cucina giapponese o cinese, ricordandoci però che siamo a Torino e dopo aver cenato a Cancun nulla pare abbia più gusto(questa è dell'ultim'ora, ma va bè..), davanti alla scelta di tornare a Torino dopo 7 anni a Lugano di mio cugino, davanti a una persona che lotta ogni giorno per salvare una famiglia in cui dice di non aver mai creduto, davanti a un amico disoccupato con due lauree,  davanti a mille cambiamenti e tesi portate all'onor del mondo, forse non siamo tutti uguali.
Forse.
E forse pensarla diversamente non è così male.
Ora un bicchiere di vino.
Grazie.

Tua Titti

lunedì 8 settembre 2014

Aiutati che il ciel ti aiuta

A Torino fa caldo.
In via Perrone si schiatta.
La gioia effimera nel riabbracciare la adorata città è durata meno di 48ore.
Il tempo di gustarmi due calici di vino, un calamaro ripieno e una partita di tennis. Stop.
Azzurra sta già pensando alle vacanze invernali e questa volta pure io vorrei tradire la via lattea per luoghi stranieri. Luoghi ovviamente che non osano come farebbe la cugi fra Aspen e St Barth. Luoghi magari che- dopo 30 anni di totale fedeltà- potrebbero anche non chiamarsi Sauze d'Oulx, che a forza di scrivere "la tortina 2000 è la più buona del mondo" o " we love ciao pais" dovrebbero pagarmi i diritti.
Domani il meteo prevede tuoni e lampi.
Io sono stramazzata al suolo nel recepire la possibile circostanza di pioggia. Perché domani ci sono le finali. Le finali del mio torneo di tennis. Quel torneo che è più lungo di due grandi slam. Quel torneo che quando si entra in campo ci si ricorda: boia chi molla. Quel torneo che se fossi in confidenza inviterei anche il Papa. Quel torneo che spesso è una buona scusa per fermarsi e bere un calice di prosecco e scambiare due parole su nuove tecniche di gioco e non. Quel torneo per cui asciugo chiunque mi passi sotto tiro e tramite cui riesco a coinvolgere la maggior parte dei miei amici. Quel torneo che un giorno avrà la scritta Torino sulla terrarossa ( forse esagero?).
Mentre mi diletto al pc percepisco che seguace mediocre sta canticchiando una filastrocca incomprensibile.
A me sta venendo il mal di testa.
Il Boss ci sta per scaraventare una caterva di fascicoli da leggere entro un' ora. Ci aveva avvisato prima della pausa pranzo.
Io ora ho sonno.
Seguace mediocre continua alternando acuti e note stonate.
La guardo:" Tu giochi a tennis?"
" Giocavo..guarda, me la cavavo piuttosto bene..il servizio soprattutto.."
Il Boss -come da copione- entra, e mentre Mina dei poveri sta inventando non so cosa, le sorride e le dice:" Si vede che hai il braccio da tennista"
Lei: " Facevo qualche torneo da piccola, effettivamente ero molto portata.. poi..poi ho dovuto scegliere..in molti mi vedevano come una promessa.."
Io: " Ma è meraviglioso! Ritieniti iscritta al mio! Inizia il 30, per caso vuoi anche fare il doppio misto?"
Seguace mediocre mi ha guardato sconvolta e ha smesso di cantare.
Aiutati che il ciel ti aiuta.

Tua Titti

domenica 7 settembre 2014

Cose dell' amore (arabo per me)

Non pensavo potesse accadere a me. Proprio no detto in tutta sincerità.
E soprattutto non pensavo potesse accadere a questa età.
Torno dalle vacanze e ricevo una telefonata: Giorgino di Big&Vip, quello con cui per mesi e mesi durante l'anno ogni lunedì avevo appuntamento a pranzo nella trattoria dietro lo studio, e non per essere pesante ma che mi ha fatto una corte spietata, a volte anche inopportuna, ma comunque piacevole, ecco, questo personaggio qua a giugno ha conosciuto una collega e la scorsa settimana le ha chiesto di sposarsi.
Lei, 35 anni, ha detto sì.
Io, 30 anni, ci sono rimasta.
Intendiamoci, non sono gelosa, però due domande me le sono fatte.
L'amore è una cosa che si mangia? che si beve? che si scherza?
A volte, e questo alla mia psicologa all'epoca l'avevo detto, mi sento piccola, mi sento che non so più alcunché, che la storia di costruire, conoscersi, volersi, desiderarsi in maniera profonda e vera, sia per l'appunto solo una storia, e forse pure noiosa.
Perché, insomma, chi ci crede più?
Poi per fortuna fuoriesce il capricorno che c'è in me, quello testone, che se per disgrazia sa di aver ragione non te la fa passare liscia, e allora riagguanto la storia di prima e  la proietto nella realtà. Però, che fatica.
L'architetto di Ginevra, definito "Ghost" da tutte noi per via delle sue misteriose sparizioni infrasettimanali, si è rimesso con la fidanzata precedente, e sono felicemente incinti al 4 mese.
Una triste notizia appresa da facebook sullo status del delicatissimo professionista, con tanto di 121 commenti di amici e di lui che ringrazia commosso ad uno a uno.
Ginevra quel giorno avrebbe dovuto vederlo per scegliere insieme una meta esotica.
Attualmente  non sa se partire per l'India per un viaggio esoterico o chiudersi in casa armata di vodka e clinex.
In ogni caso prima di lasciare l' Italia, apro piccola parentesi, le ho imposto di uscire a cena con me e le altre che l'avremmo portata in San Salvario in un ristorante appena aperto che a detta mia e di Orsetta trattasi di  "ri-ve-la-zio-ne".
Poi se farà la brava le permetteremo di invitarci da Homu.
L'aspetto conviviale è importante. - chiusa parentesi.
"E tu, a che punto sei?".
E io sono sempre un po' incerta nella risposta, perché non capisco mai se la frase, che è sempre la stessa dopo Darcy, dia più soddisfazione o più dolore.
Al Boss sicuramente più la prima visto che, come la spada di Damocle, sente il costo di un matrimonio gravare sulle sue spalle, e la cosa spesso  lo rende piuttosto indispettito verso questa usanza, definibile "sciocca e fatua".
Ma io lo tranquillizzo, che trovare qualcuno che la pensi come me, che desideri i miei stessi sogni è ancora un'impresa ai limiti della fantascienza e pure piuttosto utopica.
Sono attorniata dalle mie cugine che hanno convissuto, e loro sì che sanno cosa vuol dire l'amore, e che sanno darmi lezioni di vita al riguardo.
Attorniata da quelle che non hanno convissuto e ciò nonostante pure loro sanno il vero significato dell'amore. Anzi, molto più delle prime.
Attorniata da quelle che hanno fatto un po' e un po' e a maggior ragione padroneggiano l'argomento nettamente meglio sia delle prime che delle seconde.
Non parliamo poi della cugi maggiore col matrimonio alle spalle e due pargoli che di notte sembrano angeli e di giorno posseduti. Lei è il Guru. Lei, che è vissuta.
Infatti, ogni volta che chiedo consigli, realizzo il secondo successivo che avrei dovuto evitare.
Certe cose non si chiedono.
Che poi ne esco più confusa di prima, perché sono sì cose semplici, ma complicate allo stesso tempo.
Sono cose che capitano e che a sorpresa arrivano. 
Sono cose che a seconda di ciascuno vengono vissute in un modo o in un altro, ma senza un verso.
Non esiste una cosa giusta e una sbagliata.
Sono cose che a Torino, Milano, NewYork, Londra, possono andare in una certa direzione esattamente nella stessa misura, come no.
Sono cose strane, cose particolari, cose da augurarsi,  cose belle.
Cose, insomma, che se le vivi:  "Uao."
Cose dell'amore.

Tua Titti



lunedì 19 maggio 2014

Quotidianità

Dormire fa bene.
Collassare alle 23.00 e dormire 7 ore fa bene. Anzi: benissimo.
Non mi capitava da mesi.
Mi sono alzata quasi allegra. Un evento, considerando che oggi è lunedì.
E io detesto il lunedì.
Peccato per l'incontro in via Bertola di mia cugina.
Un po' la patisco. Sempre perfetta. Io non proprio.
Un paio di stivali di gomma, bucati a questo punto visto che mi sento le calze marce, contro delle Manolo introvabili in Italia.
Capelli con la coda per evitare di assomigliare a re Leone contro una chioma profumatissima e ondulata.
Trucco soft acqua e sapone  contro una passata di tonico veloce e a posto così.
Tristezza.
Il Boss è un uomo semplice, apprezza questo mio essere a volte un po' wild. Oggi però ho esagerato.
In riunione c'era un Advisor di una banca e uno scagnozzo di Big&Vip.
Un tizio che se avesssi incontrato per strada non ci avrei manco fatto caso, lo scagnozzo intendo. L'advisor, poveretto, è una buon anima dall'accento piemontese di 55 anni. A tratti anche simpatico.
L'altro, lo scagnozzo, appena ha aperto bocca ho capito immediatamente. Da Milano l'avevamo fatto arrivare.
Ogni due parole non è mai mancata la frase in inglese.
Il Boss l'ha definito " il classico ragazzetto arrogante".
L'ha lasciato terminare e come al solito ha iniziato la sua filippica di 2 ore in cui ha stremato il "ragazzetto" confutandogli punto dopo punto fino a farlo quasi piangere.
Divino- ha sussurrato seguace-mediocre al termine del monologo del Boss.
Io devo ancora capire se diventerà una lecchina come seguace1 o ci sarà possibilità di entrare in confidenza.
Sono uscita dallo studio rimanendo col dubbio.
In tribunale sono stata lì lì per commettere qualche atto violento.
Nei confronti di uno che voleva superarmi in coda, e di quello davanti a me che ha raccontato la sua vita al cancelliere dall'età di  16 anni. Anno in cui si è sposato per la prima volta.  E io sempre in coda.
Ho avuto il tempo di scaricare la batteria del mio cellulare.
Cami è partito alla volta di Shangai.
Darcy mi ama, io però non più.
E Giorgino di Big&Vip rassegnandosi al mio rifiuto, mi ha sostituito con una collega.
Lunedì a pranzo sola. (poverina!)

Tua Titti

martedì 13 maggio 2014

Piccole gioie

C' è tanta allegria e spensieratezza in Via Perrone.
Telecamere e antifurti ultimo grido vengono impiantati in ogni stanza come rose e tulipani in un giardino.
E' primavera.
Il Boss entusiasta. Noi, un po' meno.
Seguace mediocre trova carino il ragazzo che da due ore sta trapanando il muro alle mie spalle. Io fra un po' lo uccido. Sto impazzendo e il livello di sopportazione si sta abbassando notevolemente ogni minuto che passa. Questione di poco. Pochissimo.
Mi spiace solo per Seguace mediocre che vorrebbe chiedergli il numero, perchè non credo che a fine giornata il soggetto sarà ancora vivo.
Sto invecchiando?
La segretaria mi da ragione, perchè è davvero pesante lavorare con questo rumore assordante.
La segretaria ha 58 anni.
Ieri è stata una giornata molto dura.
La cugi non è riuscita a partire per Parigi per il suo solito giro di shopping sfrenato, e ciò l'ha resa molto giù di morale. Forse andrà a Londra nel fine settimana per distrarsi, ma non sa ancora. Dipende dalla sua nuova preda: il maestro di Yoga.
Se Alejandro accetterà di tenere sabato pomeriggio una lezione privata con lei, quasi quasi...
"Tenersi in forma è importante" - dice lei.
Il come è bene non pensarlo, ma del resto la cugi è la cugi..
Ginevra invece ha ricominciato a bere anche a pranzo.
L'architetto si è fatto risentire e lei come una polla ci è ricascata.
Nonostante le minacce di Orsetta, in cui avrebbe raccontato a tutta Torino alcuni piccoli segretucci, Ginevra continua imperterrita per la sua strada.
Se il maledetto la cerca significa che è interessato. Almeno così prova ad autoconvincersi.
Dal canto mio, nessuna nuova. O meglio, buona.
Cami da Tokyo è piuttosto presente. A volte mi manda foto di ultime conquiste, per lo più di origine australiana, e paesaggi mozzafiato.
Un giorno mi piacerebbe andare in Giappone, magari con le ragazze. Di sicuro non da Cami.
Con Viola mi sono riconciliata. E' tornata quella di sempre.
Ora è a Genova a seguire un paziente. In ospedale.
Forse esistono persone più gravi di me?
Sono in un momento un po' particolare. Sicura e forte delle mie idee. ( raro che non azzecchi alcuni presentimenti) e allo stesso tempo mi sento fragile.
Persino di lei non sarei così contenta di mettere la mano sul fuoco.
Mi ha rassicurato: posso anche scommettere le mie nuove Louboutin.
Per il momento mi sento più tranquilla con le infradito comprate al mercato di Mentone, a cui comunque tengo un sacco.
Mi ha risposto che sono proprio una brutta persona.
Ha rilanciato con la racchetta da tennis.
A quel punto ho preferito rischiare le Louboutin, la racchetta è sacra.
Sentire i suoi discorsi mi ha reso un po' più forte,  e più serena.
Il consiglio principe è stato quello, perfavore,  di non rispondere più ai messaggi di Cami. Perchè se continuo così, a 60 anni, mi troverò zitella e con un album dal titolo" le donne di Cami".
Per iniziare un nuovo capitolo bisogna avere la forza di chiudere direttamente il vecchio libro.
L'occasione sarà questo wend, in cui Anna ha organizzato una delle sue solite feste dai mille volti nuovi conosciuti durante i suoi numerosi soggiorni all'estero.
Le ragazze hanno già comprato l'abito per l'evento e la cugi mi ha appena obbligato a lasciarle carta bianca per quanto riguarda il mio outfit che di recente pare sia trasandato.
Il ragazzo del trapano alle mie spalle ha finalmente finito, per il mattino, e sta andando in pausa pranzo.
Seguace Mediocre l'ha invitato a mangiare con lei nel bar sotto lo studio. I tramezzini tonno e carciofini sono buonissimi.
Io l'ho guardata attonita e ho capito che la ragazza sa il fatto suo, e perfortuna non ci prova col Boss come faceva seguace1.
Orsetta infatti mi suggerisce sempre di essere più "aggressive", che le Belle Addormentate nel 2014 rimangono addormentate e basta.
Dopo questa andrò in pausa pranzo con Ginevra e le terrò compagnia con un bel calice di vino.
Piccole gioie alcoliche possono alleviare tristi momenti..

Tua Titti




lunedì 12 maggio 2014

Siamo una squadra, easy.

Esistono a questo mondo delle regole non scritte.
Regole che si ergono come conditio sine qua non.
Regole che se vuoi far parte della barca di via Perrone non puoi negare.
E queste regole sono lasciar da parte la propria vita e lasciarsi andare con dedizione e allegria ai procedimenti presi in esame dal Boss.
Siamo una squadra.
Ce lo dice sempre il Boss. E noi sorridiamo.
Ci sono state volte che ho fatto fatica. Soprattutto quando ero in "squadra" con seguace1 e sono rimasta con lei fino alle 10 in studio per terminare un " semplice prospettino".
Così l'aveva definito il Boss.
Un "prospettino di 80 pagine".
Viola e le altre quella sera, ricordo perfettamente, avevano organizzato la serata della vita, e gentilmente mi tenevano informata.
Ho dovuto spegnere il cellulare.
Per forza.
Da un lato c'ero io  con la visione della solita acqua dallo slogan " là dove volano le aquile", mentre dall'altra c'erano loro con  tanti bei gin tonic&spensieratezza. Chi se la stava passando meglio, indovina indovinello....
Poi c'è stata la volta che mi hanno affiancata a uno dello studio di Big&Vip per capire meglio le quotazioni.
E' stata un'impresa.
Il quarantenne con le mani più lunghe e veloci della storia.
Sono stata raggomitolata sulla sedia col patema d'animo per tutta la sera, poi ho preso coraggio e sono scappata.
A mezzanotte ho varcato la porta di casa e il Boss mi ha guardato con tanta fierezza.
Ho riassunto la serata dicendo che le quotazioni sono un argomento molto interessante, ma la materia amministrativa di più.
Mio padre ha sorriso e ho sentito un "molto bene" uscire dalla sua bocca.
Per il Boss è importante fare tardi per scopi lavorativamente così nobili, per me è stato un miracolo uscirne intonsa. Però vai a capire la vita quanti punti di vista ti offre...
Quella sera peraltro c'era la cugi che aveva l'uomo della mia vita da presentare.
Ma va bè.
Stamattina mi sono alzata con la telefonata di Ginevra in lacrime per l'architetto che non sente da dieci giorni e che non le risponde al telefono.
Le ho detto di farsi forza, che probabilmente ha la calamita per queste persone che lasciano un po' il tempo che trovano.
Ho aggiunto che "Quando si chiude una porta si apre un portone" e terminato con un triste" Devi amarti di più. Ti stai svendendo, mentre tu vali molto..basta crederci".
Le zitelle sono meno acide, credo.
Mi sono sentita una brutta persona, e a tratti cinica.
Ginevra mi ha ringraziato per le belle parole impregnate di saggezza e ha cercato di cambiare argomento parlando di me.
Eh no. Di me no. "Tesoro, concentriamoci su di te, meglio..io sto benone, sto solo pensando di cambiare città-stato-nazione-pianeta-universo, però, nel senso..sto benone.."
Ha riso. ( Io un po' meno.)
L'ho liquidata con l'ennesimo aforisma del genere " Quando ti inciampi in un no, ricordati che c'è un Sì migliore lungo la strada", e nostalgica sono arrivata davanti a Via Perrone20.
Adornata con occhiali da vista anni '90, mi sono trasformata in una vogliosa apprendista legale.
Il Boss oggi è felice.
Ha commentato per venti minuti alcune notizie del giornale di oggi, chiedendo a ciascuno i punti di vista.
Ce li ha confutati uno dopo l'altro per arrivare al fatto che il suo è l'unico che vale e noi abbiamo annuito.
Del resto siamo una squadra.
Se non la pensassimo uguale, dove andremmo?
Easy.


Tua Titti

venerdì 9 maggio 2014

Non ho (più) l' età.

Sono uscita di casa stamattina e ho visto l'inferno.
Direttamente.
Direttamente senza passare dal famoso tunnel che,  nel mio caso, sarebbe comunque stato privo di luce.
Direttamente con tanto di sfondo rosso e pieno di personaggi mitologici da forme semi umane.
Uno era il postino, l'altro il portinaio.
Alcuni avevano anche taniche di gin tonic in mano, e questi erano i peggiori. ( devo aver intravisto il mio vicino di casa che ha fatto serata come me..)
Anzi, dell'inferno, a dirla tutta, ne ho avuto un assaggio aprendo alle 7.30 gli occhi.
Una volta non sarebbe successo.
Una volta forse però non mi sarei alzata, ma semplicemente girata dall' altra parte.
Alla mia età purtroppo "bisogna assumersi le responsabilità", come dice il Boss- e così tristemente è accaduto.
Trascinata con rassegnazione per via Bertola ho sognato-durante il tragitto- il bar in cui di norma faccio colazione ogni mattina.
Non mi piace il caffè doppio, anzi il "mio solito" è ristretto con tanta schiuma.
Oggi l'ho preso quadruplo- in tazza gigante- senza zucchero.
Effetto zero. (ovviamente.)
In Via Perrone il viso disteso di Seguace-mediocre mi ha dato sui nervi dal primo momento che l'ho salutata. Non parliamo della segretaria tutta pimpante e pronta per la lezione di Yoga in pausa pranzo, che io altro che Yoga..
Le mie amiche si definiscono in purgatorio.
Anna in realtà è fra l'inferno e il purgatorio.
Ha bevuto un gin tonic e un shot di vodka in meno rispetto a me. 
Anche Viola non è in forma smagliante.
Viola che mi manca, a cui manco, e che perdonerò forse nel wend.
Orsetta invece no. 
Lei sta benone.
Orsetta è una tigre.
Lei non è come me che sto maledicendo- da ore ormai- il giovedì sera e i drinks annessi. Lei è forte.
E' riuscita a comprare su yoox due abiti- a detta sua- "carinissimi". Ricevere due grossi clienti. Partecipare a una riunione in inglese e organizzare la pausa pranzo con Ginevra.
L'unico pensiero intelligente che ho avuto io invece è stato quello di cercare un termometro per darmi malata. Stop.
Il Boss mi ha dato il bacio del buongiorno dicendomi " Halo".
Ho pensato: adesso parla pure arabo?


Da via Perrone è tutto.
Mi ritiro in cabina.
Il mare è calmo, ma nel pomeriggio potrebbe arrivare del libeccio e in questi casi è meglio rimanere vigili.
Un tuffo dove l'acqua è più blu potrebbe aiutare, ma un letto di più.
Ci accontenteremo di un divano.
 Passo e chiudo.

Tua Titti


giovedì 8 maggio 2014

Si riparte

I problemi di cuore in Via Perrone sono stati d'animo inutili e sciocchi.
Qua si bada al risultato di vita pratica e vera, soprattutto quando il Boss convoca in sala riunioni il suo harem di seguaci e non.
Una bottiglia di acqua naturale da un litro e mezzo (ghiacciata) sul tavolo e via alle considerazioni dei vari processi in corso. Noi non usiamo i biscotti di delper per addolcire le converasazioni e tanto meno un buon caffè fumante per schiarirci le idee. ( Big&Vip in questo ci battono di gran lunga..)
Seguace mediocre ha preso appunti ininterrottamente durante l'intero monologo del Dominus, che quasi mi sono chiesta se fosse umana. Non ha mai alzato la testa e ha sorriso ad ogni punto toccato dal Boss.
Nel mentre mi sono arrivate varie mail, da Tokio(Cami), da Corso Vittorio( Viola ), da Corso Re Umberto ( Ginevra ) e dalla Gran Madre ( Orsetta ).
Meticolosamente ho risposto a tutti, eccetto a Viola.
Ginevra fra un bicchiere di vino e uno shot di vodka mi ha già suggerito più di una volta di perdonarla.
Ma io sono ferma sul punto e Orsetta è dalla mia.
I capricorni sono persone sensibili e riconquistare la loro fiducia potrebbe risultare più difficile che scalare l'Everest.
La cosa comunque non mi fa piacere e temo che questo mio essere molto severo durerà ancora per poco, considerando che Viola sa come far leva sui punti cardini della nostra neverending amicizia.
Il Boss, che mi conosce come le sue tasche, mi ha richiamato all'ordine vedendo il mio viso rabbuiarsi tutto d'un tratto, mentre stava illustrando la nuova linea d'attacco per la difesa di un cliente, e geniale ha capito che il mood non era perchè fossi contraria alle sue parole..
Per punizione sono stata mandata alle ore 9,30 nello studio Pazzesco in crocetta per parlare con uno dei galoppini del Dominus Pazzesco.
Mi sono sentita così microscopica appena ho messo piede  nel palazzo di  Via Magenta..
Segretarie come modelle di Victoria's Secret e soliti ragazzi dai denti più bianchi della neve che con sorrisi finti ti fanno sentire provenire da un altro mondo.
Il mio per esattezza è il 20esimo.
Il galoppino testa di serie del Dominus Pazzesco mi ha accolto nella sua stanza che credo abbia progettato Renzo Piano o giù di lì, e mi ha offerto "dolcini" di Gerla e capuccino.
Dopo la visione delle modelle ho riufiutato tutto.
Inizialmente cortese si è immediatamente rivelato un fiero maledetto.
Io ho esposto i punti che mi ero studiata a memoria da giorni, e scocciata ho ascoltato la sua voglia di supremazia e predominio nei miei confronti.
La finta umiltà di questi personaggi è un qualcosa di repellente e molto fastidioso.
Dopo due ore sono finalmente riuscita a scappare da quella prigione dorata e tornare sulla terra degli umani.
In fondo Via Perrone, anche se priva di marmi intarsiati di rubini e smeraldi, è ciò che fa al caso mio.
Un po' come  la prima  barca a vela di mio padre: 10 mt di lunghezza, e letti più scomodi di materassi di foglie. Ma certe sere, viverla in rada con un bicchiere di vino, è stato più lussuoso di tante altre esperienze a svariati zeri.
Da Via Perrone è tutto.
Il mare sembra calmo.
Le vele sono issate.
Maestrale in arrivo- dicono- ma noi non ci si arrende..siamo marinai provetti ormai.
La paura è un sentimento che stiamo imparando a combattere, e quando ci si trova in mare è come giocare in casa..
Passo e chiudo.

Tua Titti

mercoledì 7 maggio 2014

Linea occupata

E rieccoci qua.
Sono passati mesi, e di cose ne sono successe molte. Anche troppe.
Ho compiuto 30 anni.
Seguace1 è partita per un anno sabbatico in giro per il mondo.
Il nonno ha obbligato la cugi a rendersi utile per la famiglia. (lavorare tipo..)
Orsetta non ha più una vita dopo esser stata contagiata da un virus tremendo: il tennis.
Viola e io non ci parliamo da qualche mese: ha saltato il mio compleanno per via di un semi sconosciuto che le avrebbe promesso non so cosa..Etc etc etc.
Cami è lontano migliaia di km. E' stato trasferito in Giappone per lavoro. Ho pianto.
Poi quando mi ha risposto che non sono stata l'unica... ci ho bevuto sopra e tratto le mie considerazioni. 
In via Perrone 20 il tempo sembra non passare mai.
Il Boss è sempre più Boss. ( Che paura!)
Sarà l'età che avanza o il segno del cancro che predomina, ma io mi sento sempre più sottomessa.
Alla fine gira e rigira.. e tanto si fa quello che "suggerisce"lui..
La nuova seguace è una ragazza mediocre.
Caruccia di primo acchito. Bella nerd in quello immediatamente successivo.
Le piace la birra, non fa sport, ama la montagna d'estate, adora le Hogan e a volte sfoggia con orgoglio le collanine Ikea che mettevo alle medie.
Non è particolarmente brillante. Spesso persino il Boss rimane un po' spiazzato quando dobbiamo spiegarle certe battute:  tutto sommato comunque innocua. E soprattutto non si dipinge le unghie di strani colori fluo come la cotanta non-rimpianta seguace1.
Ginevra è sull'orlo di una crisi depressiva molto acuta.
Da mesi la stiamo cercando di aiutare, ma l'unico passo che siamo riuscite a compiere è stato quello di vietarle di bere in nostra assenza. ( bene, ma non benissimo..)
Sì è innamorata del suo architetto che però sembra dotato di un dono: sparire.
Dicono che le donne siano complicate, ma gli uomini?
Uno fa il fantasma, l'altro ha venti storie in contemporanea, l'altro vuole l'amante, l'altro ha sofferto e non vuole legarsi, l'altro ha bisogno di una sorella, l'altro è insicuro, l'altro ti prende come la sua migliore amica (dell'asilo direi..), l'altro ti tiene sotto esame per mesi con prove peraltro pazzesche che manco in trincea..,  l'altro non sa cosa vuole davvero, l'altro deve chiedere a mammà se vai bene, l'altro quando beve ti scambia per la prima che capita, cioè.. veniamoci anche un po' incontro.
E io?
Tu-tu-tuuu- tuuuuuuuuuuuuuu tu tu...
Siamo spiacenti la linea desiderata è occupata o non raggiungibile. Forse più non raggiungibile che occupata. Prego riprovare più tardi. O forse mai più.
Grazie. 

Qua dalla barca di via Perrone è tutto. 
Si risalpa e si rimollano le cime.
Cambio.

Tua Titti