E' una mattina afosa, sto sudando tantissimo e il banco a cui sono appoggiata mi sembra minuscolo.
La versione di latino è arabo. Non riesco a declinare neanche una parola. Sarà ablativo o dativo?
Sto ferma un'ora a rileggere quelle dieci righe sotto i miei occhi e non ne esco. Penso alla gita scolastica di qualche mese prima in cui si prendeva in giro il cd dell'autista del pullman. Canzoni più brutte non ne sarebbero potute esistere. "Andando degradando compilation". L'avevamo chiamata così.
Torno sulla versione e sento una campanella suonare: consegnare.
Lascio il foglio bianco e mi sento svenire. Vedo già i tabelloni appesi e il mio nome con a fianco : bocciata.
Mi sveglio di soprassalto e respiro. Sono le 4a.m., di luglio 2013, e la maturità l'ho già data 10 anni fa.
Faccio fatica a riaddormentarmi, ma ci riesco.
Il quesito che spesso mi pongo è: perchè quando qualcosa inizia ad andare male, tutto il resto va peggio ancora?
Non so, dopo un incubo del genere non sarebbe andata meglio se avessi sognato poi di andare con il mio fidanzato su un isola sperduta e magnifica dell'oceano pacifico?
No. Stamattina i miei nuovi vicini hanno cominciato a litigare alle ore 6.00, alle 6.15 il bimbo piccolo( immagino piccolo) si è messo a urlare, e alle 6,40 mi sembrava di essere in una scena di un film di Muccino in cui la protaganista sfigata ero io, e non stavo recitando.
Alle 7 ho incontrato mia madre in cucina che invece del buongiorno mi ricordava che se a pranzo avessi preferito le scaloppine al pomodoro invece di una fettina di pollo alla griglia avrei mandato a quel paese tutti i sacrifici per la dieta che da mesi sto facendo, e non ne sarebbe valsa la pena.
Ho poi coronato l'inizio mattinata con il portinaio che mi ha sporto una busta verde-l'ennesima-, e facendomi l'occhiolino mi ha giurato che non avrebbe detto alcunchè ai miei.
L'ho guardata, la busta, e ho promesso odio eterno al mondo intero, con la specifica di una enorme vendetta per quelli che danno le multe, tipo questa qua che ho davanti or ora: da 180euri..
Fai rircoso- mi ha urlato Giorgino al telefono.
Io sono più o meno sull'orlo di una crisi di nervi, ma che ricorso faccio se ho torto?
Il bello degli avvocati è la saccenza. Loro sanno tutto. Hanno la legge in mano, la conoscono, e pretendono di avere ragione sempre e comunque. Se perdono è colpa del giudice, probabilmente corrotto.
Ma te lo faccio io, gratis- ha continuato Giorgino.
(Bè ci manca che mi faccia pagare)
E mentre stavo discutendo con MrDiritto sul da farsi per non regalare allo Stato Italiano altri soldi, la nuova seguace mi chiede: vacanze?
Scuoto la testa, in gola mi sorprende un magone molto difficile da mandare giù, ma con superiorità indico i fascicoli impilati sulla scrivania: troppo da lavorare...
Leggo più attentamente l'ultimo faldone che ho da visionare: fallimento.
Le faccio spallucce, mi accendo una sigaretta con una naturalezza spaventosa e tendendo l'orecchio sento alla radio una di quelle canzoni da "andando degradando compilation".
Sorrido schifata a denti molto stretti.
- Bella questa, eh?- le dico io.
- La mia preferita...-dice lei.
E io, da buon capricorno, capisco che in comune, come avevo immaginato, non ho molto.
Tua Titti
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