La furbizia è l’intelligenza degli stupidi.
Quando ero piccola fra i giochi frequenti c’era il solito ritornello:
cosa sceglieresti fossi su un’ isola deserta?
cosa sceglieresti fossi su un’ isola deserta?
Oggi, e non a caso, ho guardato il Signor Elle e ho chiuso gli occhi.
Ho immaginato.
Ho immaginato la famosa isola deserta e le necessità di cui senza potrei impazzire.
Be’, inizio col non scendere a compromessi sul cibo.
Penne rigate ( che quelle lisce- abbiamo già visto - nemmeno in tempi bui la gente se le fila) e spaghetti.
Mozzarella fior di latte ( la bufala mi ha un po’ stufato ), basilico e pomodori.
Olio.
Avocado e carote.
Acqua in bottiglia-rigorosamente in vetro- e due vini. E con i vini opto per un rosso e un bianco, e al diavolo l’avarizia.
Per il rosso desidero la barbera che il mio amico Signor D - invasato com’è sul tema- mi ha gentilmente fatto conoscere recentemente a una pranzo nelle Langhe, e per il bianco lo Sharis di Felluga che il proprietario del ristorante sotto casa a Torino, il tanto gentile signor F, mi fa trovare puntualmente senza che manco debba chiedere.
Poi della musica. Per canticchiare sotto il sole e perché no, anche per ballare.
Eh sì, senza musica la vita ne perde, e allora che Battisti e Dalla e Vecchioni e Ligabue e De Gregori e Jovanotti e Pausini e Nannini e Vasco e chi più ne ha ne metta ( solo italiani grazie, e comprendetemi ) continuino a tenermi compagnia, anche laggiù, su quell’isola sperduta.
E poi la tappezzerei tutta, sempre la suddetta isola, di foto. Della mia famiglia e dei miei amici. E di ricordi. Di albe e di tramonti. Di viaggi e di attimi catturati per caso.
E poi mi porterei qualche video e audio stupido condiviso con amiche. Sì esatto proprio quelli di whatsapp. Dei gruppi intoccabili che abbiamo tutti. Audio del tipo che da fuori se qualcuno li sentisse proverebbe pietà per il contenuto. Probabilmente scuotendo il capo e stringendosi le spalle.
Eppure.
Eppure certi momenti necessitano di una fiera puerilità con cui sorridere e allargare il cuore, perché sapersi alleggerire per riposarsi anche solo per brevi istanti è un privilegio per pochi. Se capite cosa intenda.
E poi alla sera, oltre alle stelle, vorrei vedere anche qualche film. Perché non tutte le notti avranno le stelle che brillano e a me il buio buio non piace.
Non sono ragazza da Kill Bill, preferisco quel gran culo di Cenerentola per dire. Poi Jerry Maguire, e Cocktail, e Top Gun. E Un’ottima annata e Quattro matrimoni e un funerale e Ti presento i miei. E Armageddon e Le parole che non ti ho detto. E Genio ribelle e Le ali della libertà. Mercoledì da leoni e il Padrino. Miami Vice, Il Gladiatore e Alexander. E infine, per concludere, un timido Tin cup. Che chissà che mi innamori definitivamente del golf, oltre che di Kevin Costner, un giorno.
E poi lasciatemi dei libri.
Saramago e Coelho. I dialoghi con Leucó e Oceano. Allende e Tamaro. I promessi sposi, e Murakami . E anche dei Topolino. Dal numero 1 che non ho mai letto a quelli di oggi. Quei Topolino che al solo pensiero mi rivedo in campagna seduta su un dondolo con la pila di giornalini davanti e pronta ad affacciarmi frettolosamente sul mondo, incosciente e curiosa.
E poi?
E poi un giorno, finito l’esilio, perché nella mia fantasia l’esilio finisce a una certa, tornerei a casa. Felice e grata. Soprattutto grata.
Bella immagine vero?
Ora cambiamo le carte.
Tolgo in primis la solitudine e aggiungo il Signor Elle.
Che non è cosuccia da poco, peraltro. Il mio Signor Elle.
Tolgo la benedetta isola deserta e aggiungo una casa a Milano con comfort annessi e connessi.
Tolgo l’eventuale cagionevole vita selvaggia e aggiungo la salute delle persone che amo.
Tolgo la libertà singola di fare ciò che voglio e aggiungo quella famosa tendenza al bene comune. Tendenza di utopici studi filosofici, per intenderci.
Tolgo il tot di tempo e aggiungo venti giorni.
Riapro gli occhi e torno alla realtà.
Un solo desiderio.
Italiani, basta cazzate ?
L’ho detto.
Scusate, ma in questa vita e in questo mondo, non so voi, ma io ho davvero tanto da perderci. E non ci sto.
#stiamoacasa
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