giovedì 19 marzo 2020

I’m your man





Diciamocelo più spesso.E anche più forte.E urliamolo.Che saper volere bene per davvero è un dono. 







Il signor Elle sta meglio. E io sono tornata a ballare in bagno mentre mi strucco. 
Ho anche fantasticato sulla mia amata Torino, sui suoi viali e i suoi romantici ponti. E non vado avanti che ho la lacrima facile da un po’ di giorni a questa parte. E lo so e lo sento che sta lottando come un leone, la mia sempre amata Torino, perché è dura, e la stringo fortissimo, e abbraccio chi è in trincea e combatte con gesti solidali di meravigliosa portata. 
E poi ho visto in video chat  il mio adorato gatto che sornione è a malapena riuscito a farmi un miagolio stiracchiato e svogliato sotto gli ordini di mia madre “Minnie saluta Ilaria”. 
Immagino Minnie. ( non vedeva l’ora)
E va be’.
Oggi poche parole che domani vorrei saltare la famosa corda e preparare una torta per il signor Elle, e vincere a carte definitivamente così, il sempre Signor Elle, capisce che a scala 40 non scendo a compromessi. 
E stanotte vorrei provare l’emozione di addormentarmi prima delle cinque e levarmi i brutti pensieri che da quasi un mese mi stanno  pugnalando lentamente. 
Sono qui a Milano dal ventotto febbraio, e in questa ultima settimana ho saputo di cinque persone a me vicine che stanno passando l’inferno e a cui auguro di cuore di uscirne il prima possibile, e alla fine anche solo la parola di questa tragedia fa quasi paura a sussurrarla. E non lo farò. E continuerò a stare a casa studiando in quante rate potrei suddividere il costo del tapis roulant della technogym. 
La techno però pare nn faccia pagare a rate. Ecco.
Intanto consiglio una delle canzoni più belle che conosca. 
I’m your man di Leonard Cohen. 
È con questa canzone che me la ballo alla sera sognando un tramonto e una spiaggia dalla sabbia tiepida e luccicante. 
È con la prima nota che i colori della mia fantasia disegnano noi amici una sera d’estate in qualche dehor a scambiarci battute e a prenderci in giro. 
Ma torneremo. 
Oh se torneremo.
Certo che lo faremo. 
Nel mentre mi permetto di suggerire anche la versione rivisitata di I’m your man. 
Qua sotto il video, e tante scuse della casa per  il signor Elle, ma il signor Pattinson che dice di essere i’m your man - lasciatemi dire- in questi momenti aiuta. 
Ciao Signor Pattinson. E grazie. 





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