martedì 17 marzo 2020

Da domani dieta.


Il Signor Elle e io siamo delle brave persone. Davvero.
Gran brave persone.
Ci tengo a precisarlo, perché quello che sta accadendo, da venti giorni a questa parte, proprio non me lo so spiegare.
Il fatto è questo: il Signor Elle è sempre più in forma mentre io sempre più con forme. E dire che viviamo sotto lo stesso tetto e facciamo le stesse cose. Non è - peraltro - che abbiamo tante diverse opzioni.
Non mi fraintendete, la so la storia del metabolismo veloce lento medio etc etc,  metabolismo con cui  sono già arrabbiata da parecchio, ma una legnata così proprio non me la aspettavo.
La notte poi dormo molto poco, e la cosa mi rattrista parecchio. Tuttavia in tanti - ho saputo- soffrono del medesimo problema in questo periodo.
Della serie: non sono sola. Ma a me succede anche di peggio; se mi addormento per miracolo alle undici alle quattro poi ho gli occhi sbarrati e care cose. Diversamente tiro avanti tipo after, ma senza after. Fino alle cinque.
Il signor Elle mi ha soprannominato il faro della notte.
Carino?
Poi provo invidia. Sì, recentemente provo una profonda invidia per tutti quelli che “approfittano” del momento per riscoprire sè stessi. Che meraviglia. Cullati da libri giapponesi e ditirambi in onore a Dioniso. Intervallano brevi momenti per dileggiare sui social l’ignoranza dilagante di oggi giorno, e più realisticamente gente come me che l’amico ( copiato e incollato da Wikipedia) Fëdor Michajlovič Dostoevskij è rimasto bello inserito in libreria a casa  a Torino, e invitando il popolo a spegnere la televisione e a connettersi con il divino.
E io?
Io addormentata alle cinque di mattina mi alzo sconvolta alle otto e mezza. E già non inizio benissimo. Dopo una mezzoretta parte una video chat con le amiche e parliamo delle ultime notizie sul virus. Io ovviamente sono avvantaggiata avendo avuto l’intera notte per collegarmi con Tokio- Los Angeles - Berlino.
Poi il dramma. Mi trascino sul tappetino comprato su Amazon per la modica cifra di 36€ e cerco di ricordarmi i bei tempi in cui il riscaldamento pregustava l’ora di massacro e dieci km di corsa.
Ad oggi, al decimo addominale mi sento già Rocky Balboa all’ultimo round, ma io non sono Silvester Stallone.
Scoraggiata?
A seguire il momento che preferisco: la doccia.
Doccia che ho trasformato in Terme di Saturnia. Doccia di venti minuti di puro benessere fra sali orientali e balsami amazzonici. Che se non ne uscirò magra almeno sono certa che avrò una pelle pazzesca.
Utile?
Per il resto il Signor Elle e io stiamo alla grande.
Giochiamo a carte. Ridiamo un sacco. Ci facciamo gli scherzetti. Abbiamo insegnato ai nostri genitori le chiamate video. In più io, personalmente, mi differenzio progettando  spesso pomeriggi costruttivi e gratificanti ( senza successo chiaramente), ma del resto chi sono io per interrompere un sogno utopico?
Poi scambio con fervore immagini satiriche di gente che usa peluche a forma di cane per uscire. Inveisco contro le persone che compaiono a passeggio nei tg. Conto i giorni da quando non vedo un viale alberato o anche solo una semplice strada. Diciotto. Ho comprato anche una corda per saltare. Mi alleno di nascosto a Monopoli con l’iPad per le partite serali e bevo tisane. Tante tisane.
E fin qui tutto a posto.
Poi c’è questa foto. Che è di ieri sera.
Gateau di patate in crosta con prosciutto e formaggi misti in preparazione.
E ho rovinato tutto.
Le ripetizioni alla Balboa e gli squat alla Adriana Lima.
Da domani dieta.
Lo prometto.






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