venerdì 28 febbraio 2020

DAY ONE.

"Chi decide cosa è normale?
La normalità è un'invenzione di chi è privo di fantasia. "


BUONGIORNO MILANO

Giorno 1

Poteva andarmi peggio.
Potevo essere parte integrante di una famiglia che lunedì scorso faceva armi e bagagli e scappava. Sfollava. Magari a Castagnole Monferrato. Come è successo durante la seconda guerra mondiale. Che a quel tempo arrivavano davvero le bombe, i nazisti e le malattie.
Invece no.
Mi è andata bene. Sono tutti rimasti ancorati saldi e felici alla piazza in centro a Torino. Che in casa mia mica hanno ceduto alle lusighe dell'amuchina e delle mascherine di Fendi. E no.
Sarà che in casa mia sono piemontesoni doc e non hanno soldi da buttare. Sarà che dai tempi di mio nonno la regola è sempre stata una : la nave non si abbandona. 
E quindi è scappata solo la ragazza che da ripetizioni di greco a mio nipote. E mio nipote è stato l'unico a capirla e ad appoggiare questo gesto eroico. Amen.
Che poi un momento di scoramento l'ho avuto anche io. Non è che sono la gran giustona di turno/radical chic che indica giudicante il vicino con 40kg di pasta nella dispensa in confronto ai nostri due pacchi di mezze penne rigate da 500gr e uno spaghetto da 250gr.
Mi sono spaventata e sono caduta nella trappola. E che cavolo. Che poi sfido chiunque ad essere rimasto perfetto e intangibile. Le abbiamo lette tutti le catastrofi imminenti. E i servizi dei giornalisti? Parliamone. A chi avremmo dovuto crederere?  Abbiamo fatto tutti un check su ricordi annebbiati che sarebbero potuti essere collegati alla parola chiave del momento: Codogno.
E poi, la tragedia. La consapevolezza che pur annaspando nel rovistare cassetti semi chiusi della memoria  non avremmo mai risolto il rebus del paziente 0. Mai.
Al Signor Elle ho intimato di non azzardarsi ad andare a giocare calcetto lunedi scorso, per dire. Che poi in Lombardia si sa, quella gente mezza pazza e ossessionata dalla globalizzazione, " é un attimo che vieni contagiato"- ho tuonato.
Poteva andarmi peggio. Potevo far durare quel lunedì di convinzione apocalittica per più di sei ore.
E già ero arrivata tardi. Che al supermercato la gente era dal giorno prima che saccheggiava gli scaffali. E io che volevo un hamburgher per una serata cheese&film ho dovuto ripiegare su ovetto e pomodoro che avevamo in frigo. Andata bene? .......
Per il film invece nessun tradimento. Netflix non ci ha abbandonato. Grazie.
Milano scusami. Torino idem.
Passatemi questa debolezza da paura manzoniana e conseguente caccia all'untore .
Alla fine Renzo e Lucia si sono sposati, e noi torneremo lucidi. E torneremo a cena nei ristoranti dei nostri amici. E andremo a comprare in negozi che non saranno solo alimentari. E riapriranno le frontiere, e a fine mese saremo in rosso sul conto non per i sanitari gel mani.
E fra ventidue giorni sarà primavera.
Di nuovo.
Pazzesco eh?










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