mercoledì 16 ottobre 2019

Felicità a momenti.


 "Dicono che il mondo è di chi si alza presto.
Non è vero.
Il mondo è di chi è felice di alzarsi”.
E ora disquisiamo sulla felicità.



Come quando pensi di aver finalmente trovato l'uomo della tua vita e dopo sei mesi- sei dico- capisci che è solo l'ennesimo disonesto, narciso, traditore, bugiardo, fallito etc etc etc?
Nulla di personale si intende, sciocchezzuole vissute tempo addietro e su cui sorrido al pensiero- tengo chiaramente un pupazzetto woodoo sul comodino, just in case- e spilli, e aghi, e cosucce semplici, cose così.
Però la vita va avanti, e io e Igor- il pupazzetto- pure.


Si sa, almeno con me funziona così.
La notte, il buio, il grigo, il freddo, la pioggia e chi più ne ha ne metta evocano quelle strane sensazioni nostalgico tristanzuole.
Ieri era perfetto. Per le strane sensazioni.
Torino diluvia.
Singhiozza a tratti alterni ricordi e realtà superate. Come, onestamente, non lo so neppure io. Però è passato. E indietro non si guarda. E oggi c'è di nuovo il sole.

Questi mesi, e lo sussurro, profumano di felicità.
In alto i calici per i nuovi inizi. Di qualunque natura essi siano.
Ci vediamo venerdì?
Che un buon motivo per brindare, qua a Torino, è sempre gradito. Che noi, ragazze bollicine&gin tonic, ne abbiamo fatto un cavallo di battaglia in qualsiasi situazione.
E' solo mercoledì, saprò aspettare.

Mi piace il verbo Fluttuare.
Mi riporta a un'immagine di serenità. Di mondo sospeso e protetto. Come dovrebbe essere un sogno, un desiderio, una volizione. Che fluttua nella nostra mente, leggera e fragile.
Come un bambino appena nato. Inconsapevole della realtà che l'ha appena abbracciato, e non colpevole dello stato sociale in cui è stato catapultato. Perchè dove nasci è solo una gran botta di culo.
E  ne convengo.

 Sono a dieta ferrea. Sono stata in Sicilia e poi in Provenza. Non aggiungo altro. Dico solo otto. Otto chili presi in tre mesi. Praticamente un record. E non mi resta che benedire quel gran bravo ragazzo del mio personal e l'inventore del tapis roulant.
Ma il messaggio di mammà che chiede cosa voglia per pranzo mi riempie sempre il cuore.
La mia attuale risposta un po' meno.
Merluzzo al vapore e zucchine bolliti.

 Adoro i baci.
La sensazione è non solo di felicità. Ancora di più.
Mi fanno impazzire.
Di qualunque genere.
Sciocchi. Frivoli. Passionali. Lunghi. Alla francese. Sulla fronte. Rubati. Timidi.
Solo una cosa: che si sappiano dare.
Che la pala del ventilatore a tutta gallara fa molto anni ottanta e poca sostanza.

Potrei andare avanti per ore. Per pagine. Per filosofie e figure pittoresche.  E chissà che un giorno non termini il famoso libro a cui da anni sto lavorando.
Il telefona squilla. Viola da Marsiglia.
Registrata ViMarsiglia.
Quando siamo felici facciamoci caso.










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