L' altro giorno in tribunale ho conosciuto un tipo.
Carino, abbastanza.
Anche simpatico devo ammettere.
Sulla 40ina circa.
Ero in coda, tanto per cambiare, alla sezione xxxx per il deposito della terza 183 cpc.
Il tipo mi fa l'occhiolino.
Io non ci faccio caso. Stavo passando il livello 121 di candy crush, quindi tempo da perdere non è che ne avessi molto, ma nulla.
Questo insisite.
Tossisce. Mi fa gesti strani. Batte il piede. Insomma, scocciata, alla fine alzo la testa.
Ha letto sul mio fascicolo il nome dell'attore, e lui rapprensenta la controparte.
Se fossi interessata, magari, potremmo passare insieme.
Lui ha il numero 96, Io?
Io ho il 125.
Caspita se sono interessata!
Candy crush è caduto miseramente in disgrazia, mentre il tizio col numero 96-nell'arco di un nano secondo- salito per direttissima in pole position.
Entriamo.
Lui è molto cavaliere.
Si precipita a recuperare il fascicolo nell'armadietto del giudice. Per poco non tira giù i 90 faldoni sul fianco, ma alla fine ne esce incolume.
Un po' sudato. Ma sorridente.
Mi fa anche passare per prima.
Deposito. Inserico dei documenti. Li registro. Faccio mettere il timbro sull'originale, sulla copia ufficio e su quella di controparte.
Sento che fuori c'è un mormorio. La gente in coda non ha approvato il fatto che fossimo passati insieme.
Due memorie da depositare, anche se nella stessa causa, comunque occupano del tempo.
L'avvocato mi dice di non preoccuparmi.
"Routine" la definisce.
Lui rimette tutto a posto e con passo svelto e deciso ce ne andiamo.
Non mi chiede il numero di cellulare, perchè comunque è un avvocato d'un pezzo. Però me lo dice. Testuale.
Io sorrido. In questi casi non so mai cosa rispondere.
Però vorrebbe facebook. Ma così, per ridere. Per commentare la Torino by night.
Non capisco se sia una battuta o una constatazione, e nel dubbio non mi pongo ulteriori quesiti al riguardo.
Facebook mi vergogno.
Non posso proprio.
Per il nome che ho, e per i contenuti.
Questa è una persona seria. Mica come me che condivido la foto di due indiani in piazza carignano che fanno giochi di magia.
Il Boss non ne sarebbe fiero, e io non desidero deluderlo.
Dopo un'ora di supplica per il contatto riesco a svignarmela.
Lo racconto in studio.
Simpatico, gentile, ma pesante.
Il Boss mi guarda torvo.
- Spero comunque tu ti sia comportata educatamente. Hai capito chi era quel ragazzo?
- Ma in realtà no. Ha lo studio in piazza Solferino e spesso è a Londra...
- E' il delfino di uno dei Dominus di Big&Vip. Capisci vero...
Congedata dal Boss mi sono rifugiata nella mia stanza.
Ho chiamato Ginevra.
-Gioia, menghia.. ho fatto una spiacevolezza a Don Boss.
-Che ci combinassi a Don Boss? non fallo mai più. Che mi dai penzieri tristi...hai capito?
-Qua è tutto una camorria..tutti picciotti collegati...ma amicizie giuste con persone giuste possono salvarmi. Ciao Ggioia...
Alzo lo sguardo e vedo il Boss che mi sta fissando.
-No ma per ridere...mica ti prendevo in giro..sai il programma squadra antimafia, no? Facciamo il verso agli attori...non sempre eh...a volte...
- I genitori sbagliano per carità..ma essere soprannominato Don Boss, che sono 100% Piemonte puro..ecco questo non me lo meritavo...
Tua Titti
Nessun commento:
Posta un commento