venerdì 4 ottobre 2013

Bene, ma non benissimo

Torino uguale freddo.
Uguale cambio armadio veloce.
Uguale tachipirina in borsa.
Uguale voglia di piumone e film la sera.
Uguale se guardo le foto dell'estate PIANGO.

I brividi che mi percorrono la schiena sono molti e sembra ci tengano ad accompagnarmi per tutto il giorno.
Sono alle prese col carica batteria dell'iphone che funziona solo se messo in una certa posizione.
Considerando che il cellulare muore dopo tre ore, sono obbligata a trovare la giusta cabala.
Direi tranquilla, ma non tranquillissima.
Sento il numero 30 avvicinarsi pericolosamente e ho paura.
Orsetta da Parigi mi comunica che non devo temere, è solo un pro forma quel traguardo, lei ci è passata ed è ancora viva.
Io sospiro.
Vedo seguace1 che ne ha 35 e prego di non diventare come lei fra 5 anni, perchè non me lo merito.
Non è un esempio da prendere, nel senso.
Ho svaligiato varie profumerie nella speranza di fermare il tempo sul mio viso, ma so che è una folle lotta. Più facile sarebbe combattere i mulini a vento.
Da Delper mi soffermo più sui dolci che sulla focaccia. Poi penso a certi vestiti e proseguo lasciando le immagini delle torte alle mie spalle.
Comunque sto fumando meno.
Video games è una canzone che mi mette tristezza.
Seguace1 la canticchia. Io la vorrei sopprimere. La canzone. E anche un po' lei.
Giulia vuole farmi conoscere suo cugino.
Quel cugino genialoide che è tornato a Milano dopo anni di vita all'estero.
La famiglia di Giulia ne va molto fiera. Lo definiscono "la bocca che sa comunicare col pianeta terra, in lungo e in largo".
Un po' giovane per i miei gusti. 27 anni.
Però, perchè no?
Ieri sera sono uscita con Cami.
Avevo voglia di coccole.
Sono tornata col magone a casa.
A lui non piacciono i film idioti, che ovviamente amo io, e con un mattone sullo stomaco mi sono addormentata.
In Via Perrone  comunque non abbiamo tempo per sentimenti nostalgici.
Un nuovo cliente, un latifondista di un certo spessore, ci ha appena coinvolto nella sua guerra contro il Comune.
Il Boss è fiducioso.
Le seguaci e io stiamo facendo ricerche inerenti al caso da stamattina alle 9. Ho gli occhi che vedono doppio.
Il Boss pensa sia giusto così. Solo con la fatica si giunge a risultati sicuri e vincenti.
Ho appena ingoiato l'ennesimo zerinol.
L'unico risultato ottenuto fino ad ora è un sonno masai e il cugino di Giulia che mi ha invitato per un drink stasera.
Ho visto la sua foto su whatsapp.
Sono molto superficiale, lo so. Ma io cono uno che mangia il cono e ha il marsupio non ci esco. Soparattutto se la usa come foto profilo.
Giulia mi ha dato ragione.
Parlare 10 lingue non significa conoscere il mondo. E io vorrei viaggiare. Senza marsupio tra l'altro.
Comunque ne ha anche un altro. Di cugino.
28 anni e in famiglia è definito " ice tropez ".
Meglio, ma non esaltiamoci.
Dare soprannomi sembra sia d'obbligo in casa Valentini.
Gioca anche a tennis, e non porta marsupi.
La cugi mi ha appena mandato le foto delle sue nuove Louboutin. Non è convinta del suo acquisto e per questo è di pessimo umore.
Mi chiede cosa ne pensi vedendo le foto allegate al messaggio.
Penso che non vedo l'ora di vedere Anna, Andrea e Tommi, stasera, bere con loro un bel vodka tonic e ballare un sacco.
E' venerdì, diamine!

Tua Titti

Tua Titti

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