Ci sto provando da qualche settimana, ma ogni sera torno sconfitta.
A smettere di fumare.
Nonostante qualche cretino mi dica che " la vita senza vizi non è assaporare la vita", vorrei fare come mio padre 20 anni fa, che della vita ha saputo cogliere gusti e profumi senza la noia del tabacco. Ma io non sono mio padre, ed è tutto più difficile. Perchè io sono la bambina che nascondeva i pacchetti di sigarette nei cassetti della biancheria di mia madre, e lui quello che posando la stecca sul tavolo della camera da pranzo diventava il mio eroe.
In studio ovviamente seguace1 non si pone problemi sul fattore danno-sigaretta e fuma come una dannata disperata. Perchè se le si toglie anche quello.. poco le rimane.
Intanto da Parigi tutto ok.
La cugi tramite istangram ha postato talmente tante foto che anche a me è sembrato di essere lì. Con lei. Col mondo che ti dice che anche se tutto va storto lo spettacolo continua. E se ti fermi sei morto.
Poi a chi riescano a vendere favolosi abiti da xxxxx zeri, bè questo è un'altro discorso. Perchè la cugi, pur dispondendo di un bel cognome in banca, comunque non è la sorella dell'Emiro di Dubai...
Però bello.
Un giorno ci andrò pure io. A queste famose sfilate parigine. In cui pare che la creatività fondendosi col sogno diventi realtà.
Un giorno. Sempre che il mondo esista ancora.
Ancora come quelli della Grande Associazione che chiamano a casa per chiedermi se voglio fare un 'offerta, ringraziandomi intanto per quella di 25euro dello scorso Natale. Il 21 dicembre.
Ancora come la tizia che si licenzia ballando alle 4 di mattina a Taiwan e tutto il mondo ne parla. Compresa me. E i dominus di Big&Vip che l'hanno definito un "gesto lussuoso". Lussuoso nel senso che "beata la signorina di 25 anni che si può permettere di mandare al diavolo un lavoro". E negli occhi dei vari scagnozzi ho letto il chiaro messaggio" qua da Big&Vip, se vuoi portare la pagnotta a casa stai zitto."
E il Boss in accordo coi Dominus l'ha paragonata alla Smart. Che lui ce l'ha con quella macchina.
Un aggeggio che costa una barca di soldi, ed è utile solo per la città. Perchè fino a Alba sarebbe già pericoloso.
Ancora come la Barilla, che dopo il fattaccio di qualche giorno fa..chissà se i miei nipoti arriveranno a 30 anni a vedere un attore di Hollywood diventare mugnaio? ( Io appartengo alla metà degli italiani che senza pasta: Vuoi che muoro?.. per cui : Tu. Io. Barilla. Una cosa sola. Fedele Sempre. - Niente di personale si intende. Questione di sopravvivenza.)
Ancora come la passione per il tennis e di Open e di Federer, e dello sport in generale. Nautico meglio.
Ancora come le unghie di seguace1 che prego sempre che un giorno si decida a tenerle naturali, che il blu shock mi crea una certa inquietudine.
Ancora come la madame torinesi che coi loro gioiellli regalano un certo bagliore incontrandole. Più tenerezza quando aprono bocca. Per l'accento piemontese.
Ancora come la segretaria che, da cosa ho sentito entrando stamattina in studio, sta correndo un alto rischio di botte dal vicino di casa. Che se sapessi il cognome del vicino di casa lo contatterei per aiutarlo. A darne tante.
Ancora come mia madre che telefona per chiedermi consiglio sul cosa far preparare per pranzo senza però ascoltarmi, perchè tanto la spesa l'ha già fatta.
Ancora come il portinaio che alle nove di mattina mi chiama sul cellullare dicendo" c'è posta per te." E intendeva l'ennesima multa. E io voglio buttarmi giù da un ponte.
Ma questa storia, degli ancora, non ci riguarda per il momento. Non ancora.
Qua in Via Perrone siamo una ciurma reale su una nave vera, e per attraccare usiamo cime e àncora. Soprattutto l' àncora se il tempo è brutto.
Qua da Torino è tutto.
Meteo incerto, vento nostalgico e nubi arroganti sulla zona sud est di via Bertola.
Il Boss però ci insegna che il piano B c'è sempre.
Levatevi che la stiamo per buttare.
L' àncora.
Tua Titti
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