che se avessimo avuto una "cosina così".. sarebbe andata sicuramente meglio..
L’abbiamo aspettato, sognato, sperato, anelato..e infine è arrivato. Il ponte del 1 maggio.
Insieme al ponte è arrivata al nord pure la pioggia, così diceva il meteo, e dunque gran parte dei torinesi è rimasto in città. Ma noi, giovani donne dal cuore impavido, non ci siamo date per vinte e con 4 valigie a testa, più sacca-prodotti abbiamo salutato l’autostrada dei fiori alle ore 16.00(che sempre molto educata da il benvenuto superato lo svincolo per Piacenza, se non sbaglio).
28 anni di vita alle spalle,10 da maggiorenne,3 dopo il quarto di secolo..direi che qualche esperienza dovrei averla vissuta(e imparato anche qualcosa), no?
A parte l’italiano, che se il mio prof di latino e greco mi leggesse si metterebbe le mani nei capelli perché la licenza poetica che mi piglio nel non preoccuparmi di pronomi,ripetizioni,punteggiatura etc non è cosa da sottovalutare, e io soprattutto non mi chiamo Ugo (per fortuna) ma nemmeno so’ parte della famiglia Foscolo, ma va bè..
E quindi dicevo, quando sono partita per questo famoso e tanto sospirato ponte.. il mio umore “forse” non era dei migliori. E nonostante la sigaretta che mi accendevo di tanto in tanto, abbassando il finestrino per far sentire Ginevra come su una coupè cabrio( in tutto ciò noi eravamo sul celeberrimo subarozzo di mia madre,che di coupè e di cabrio non aveva nulla a che spartire,però la fantasia è gran cosa!), e le canzoni intonate di Nek, perché a sto giro “Laura non c’è” è stato il pezzo forte, insieme a “io non ho l’eta”( col ritornello in cui ci ho creduto veramente tanto:lasciami vivere un amore romantico), il mood era e rimaneva dei peggiori.
Ma si sa,come dice la mia adorata nonna, che proprio quando tutto sembra essere nero, ecco che ad un certo punto il mondo si colora…
Lei è stata la mia amica dal pugno duro, io la mano molle.
Lei con tanta pazienza mi ha preso sotto la sua ala e mi ha tirato su. Io che volevo lasciarmi andare e crogiolarmi nelle mie litanie Angie-style e loveOfMYLife-way (poi perchè ho sta mania della colonna sonora triste in questi momenti devo ancora capirlo!!)rimanevo imbabolata ad aspettare non so che santo e che se avessi ascoltato da subito “you can win if you want” sarebbe andata meglio (forse)..
Lei che mi scattava foto per cercare di darmi un tono, io che mi mettevo gli occhiali neri tipo vedova allegra, ma senza aver avuto marito.
E alla fine,stremata, ce l’ho fatta : ho ritrovato il sorriso!Ginevra una lacrima(con soffiata di naso annessa per amplificare il suo stato d'animo) dalla commozione e ci siamo godute questi tre giorni meravigliosi. Ci siamo godute il cigolio delle cime contro la banchina, ci siamo godute “le voci” dei gabbiani, ci siamo godute il rosè che finalmente sono riuscita a bere dopo mesi di astinenza (perché anche questo è degno di nota), ci siamo godute il paesaggio francese della provenza, ci siamo godute il sole, le nuvole e la pioggia,perché tanto il mare col bello o brutto tempo è sempre e comunque meraviglioso.Ci siamo godute i profumi, la boulangerie della piazzetta, il pain au choccolat che anche se sono a dieta,al diavolo, la soup de poisson che è stata un qualcosa di impressionante talmente era buona, e prima di ogni cosa ci siamo godute le peripezie col famoso “tender” che io chiamo gommone o canotto, perché il wally di 52 metri non è ancora presente nel patrimonio della mia famiglia(e mai lo sarà,mi sa..).
Lei mi guarda : sei sicura che possiamo usarlo?
Io: ovvio (ostentando anche una certa stizza per la domanda)
Lei: ok,prendo gli asciugamani?
Io: ma sì prendi quelli nuovi di mia madre..
A Portofino c’era la regata Pirelli, noi la regata ce la siamo fatta sul “tender”(se fa più figo lo chiamo anche io così) con un mare forza non so cosa, con gli asciugamani dispersi fra cap martin e mentone causa colpo di vento, con i 20 cavalli truccati dello zodiac che a fatica ci hanno assistito in maniera miracolosa, con un cigarette che si è affiancato per darci una mano( siamo tornate in porto,trainate, comunque sane e salve), con un rosè stappato per ringraziare i baldi giovani(anni 23 uno e 22 l’altro,che al loro fianco ci sentivamo le carampane in villeggiatura), e con un cin per capire che non è l’alcol a far sorridere, ma un ‘amica che c’è (a differenza di Laura di Nek,tiè!)
Tua Titti
Ps .
Avvistato Darcy al Jimmy’z, con una bionda dalle gambe mozzafiato(ma di viso proprio nulla di che,anzi a tratti bruttina..) e con il suo solito fare ha fatto finta di baccagliarmi. Poi l’ho perso in pista che si dimenava in un twist tutto suo, visto che c'era "welcome to st tropez",(benissimo così),con altre modelle di non so quale felice nazionalità..
Morale : le persone non possono cambiare,al massimo migliorare…per quanto riguarda Mr D. ..è un caso senza speranze( a lui ci piacciono solo top model!),amen!
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