Ci sono cose che voi umani non potete capire,ci sono cose che voi mortali non saprete mai,ci sono cose che voi Torinesi non vivrete nemmeno per un secondo.
Tutto vero,tutto maledettamente vero.Anzi in parte. E forse vale solo per me.
Era una sera bellissima, in un ristorante bellissimo(in realtà una piola scrausissima,ma va bè),con una compagnia bellissima. Ciò che non era bellissimo era il texano al mio fianco che, per non so quale motivo, aveva per forza voluto sedersi alla mia destra. E in onore di sto tizio si parlava in inglese. Ascanio sfoggiava il suo slang, l’altra il suo British accent, quell’altra ancora appena arrivata da “Edinbra” sfoderava lo scozzese e io mi arrabbattavo a cercare di carpire almeno il senso dei discorsi, con sorrisi,smorfie, accenni di evidente consenso quando vedevo sorridere a una battuta, e così per la prima parte della cena. Poi il Texano si volta verso di me, e guardando la bottiglia di vino,prendendola in mano, mi dice: And Titti where do you live?
Allora, già io ero agitata che sto slang era arabo, già non ero proprio totalmente a mio agio, e insomma in una situazione difficilissima per cui io non è che avessi proprio ascoltato lo spelling lettera per lettera, e ostentando anche una certa disinvoltura,sporgendogli il mio calice per farmelo riempire ben bene,perché era quello che voleva dirmi, ho risposto un fiero : oh yes!
Titti where do you live? E io : oh yes!
Bè mi sembra logico!
Comunque ho superato anche l’ostacolo lingua straniera. Dopo aver incrementato tanta gioia e ilarità per la mia ignoranza, la settimana successiva mi sono iscritta a un corso di 3 mesi a Miami. Ora dovrei saper rispondere: I live in Torino.
Ma c’è un’altra cosa che attualmente mi fa capire che non ce la farò mai : il mondo di internet, social network e tecnologia.
Quando i miei nipotini mi hanno chiesto : ma tu twitti? Perché non twitti? E Pinterest, ci sei su Pinterest? Molla Facebook, i nerds sono su Facebook( e a me facebook piace un sacco!)..Ecco, ho capito che un universo parallello si stava delinenando e io non ne facevo assolutamente parte.
Ci ho provato, su twitter ci sono andata, ma non ho saputo usarlo: figurati twittare, che già il vocabolo non mi lascia pensare a nulla di buono . A Pinterest, che non so manco se si scriva così, ho chiesto la password, e dopo qualche giorno mi è arrivata, perché mi sa che quelli di sto sito se la tiracchiano e ti fanno aspettare,sempre per la storia che se la tirano. Io però paziente non mi sono sconvolta per la modalità, mi sono sconvolta nell’aprire il sito . Ho aperto e richiuso .
Poi mi è arrivata la richiesta di iscrizione su Badoo. Già un sito che ti chiede l’amicizia è losco, ma io ho pensato : questi qua sanno quanto valgo, sanno chi sono, per quello sono interessati a me..
Sì, ecco sono interessati a me nel senso: a delle polle come me!
Felice mi sono iscritta, perché lì è tutto facile, e poi?
E poi c’è stato Macho78 che mi ha chieso “mi mandi foto in topless?”, poi Persico-occhi-blu che mi ha chiesto “ vuoi sentirti donna stanotte?” e infine Wolf90 che mi ha detto “ Bellezza ma lo sai che tuo padre è un ladro?”. A quest’ultimo ho risposto,e di gran fretta,perché va bene tutto, ma dare del furfante a mio padre,anche no! E lui, felice per la mia reazione, ha subito aggiunto: Bellezza, te lo dico perché è vero, tuo padre è un ladro perché dal cielo ha rubato due stelle e te le ha messe al posto degli occhi!”.
Bon, dopo questa ho capito che forse Badoo non faceva al caso mio.
E mi spiace da matti essere tagliata fuori, ma io umana capisco i miei limiti. Sono felice con msn,che non usa più nessuno, con Skype che invece è molto cool, con facebook che tanto ci vanno tutti,soprattutti quelli che dicono che non ci vanno, e infine con la mia posta elettronica che ho da quando avevo 12 anni, perché all’epoca ero un sacco avanti!
Poi insomma, che non sia amica della tecnologia,questo si sa, ma se vogliamo comunicare senza twittare,skypare,facebookare,pintererare credo si possa, e a tratti lo considero pure più sano. Meucci,per la cronaca,è stato inventore mica da poco, no?
In Telephone, I Trust.
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