domenica 18 marzo 2012

Sabato




Che il sabato sera sia una sola totale,ovunque, in qualsiasi  città tu sia, ormai non è più un must,è direttamente una gran bella verità!(chi è che lo dice già sta cosa della verità: il mio adorato Battisti?)
Indi per cui a salire ieri in mattinata ho fatto proprio una di quelle mosse che si definiscono: oh yeah!
Ero felice, con i miei cd '80 in macchina,che canticchiavo,a momenti di gusto, altri mangiandomi qualche parola,perchè anche se faccio il possibile, non le so tutte a memoria, e oltrepassato il primo casello autostradale ho sorriso di cuore. Mi sono data anche una botta di vita con gli occhiali da sole alla moda che ho comprato 3 anni fa,e mi sono accesa una sigaretta, così che  la scusa per abbassare il finestrino c'era per davvero e "cherry cherry lady" si è potuta disperdere tranquillamente nella valle! Ho respiarato la mia marlboro, e mi sono sentita libera. Bè sì ,a noi giovani easy di Torino,basta effettivamente poco per sentirci veramente noi!( e anche la cosa del noi è una canzone,n'è?) 
Ho aperto casa e olè,finalmente a Sauze. L'inizio non è stato effettivamente molto armonioso: la portinaia si era dimenticata di accendere il riscaldamento: morale faceva più caldo nel pianerottolo! 
Comunque non mi sono persa d'animo, ho subito messo a 5 (che è il massimo) tutti i termosifoni e prendendo 4 coperte mi sono insaccata sul divano a guardare la tv con un occhio e con l'altro ad ammirare il paesaggio montano dalla finestra. Il genio l'ho raggiunto con la stufetta del bagno che ho installato proprio davanti a me e alle coperte.  Ero nel mio olimpo ormai,mi sembrava che dal rubinetto,perchè in montagna chi beve l'acqua di bottiglia è scemo, scendesse ambrosia, e la nebbia mista pioggia che stava avvolgendo i pini fosse una leggera foschia, quando squilla il cellulare: Viola.
Ramanzina di tre ore  con invito a scendere a Torino all'istante. Poi si è messa di mezzo Azzurra, e per ultima Ginevra.
Ma io sono de coccio, e raramente qualcuno riesce a farmi cambiare idea.
ore 21,45 cena in quota con amici che non vedevo da parecchio.
ore 00.00 non sapevo assolutamente distinguere più il genepì dall'amaro del capo.
ore 00.30 Entro al Tabata e da lontano vedo Darcy.
La mia reazione è stata entusiasmo allo stato puro, che insieme ai cocktails che mi passavano come lemon soda e acqua, si è rivelato in : in vino veritas.
Darcy era con altre persone, ma per fortuna solo uomini,così avvicinandomi non ho rischiato di prendermi gli schiaffi,quelli forse li ho scampati ,ma dopo. 
E' stato carino con me, abbiamo ballato un sacco, ho fatto anche le piroette sentendomi come quelli a ballando sotto le stelle, e non sono nemmeno scivolata o caduta rovinosamente a terra come al mio solito. In cambio ho cominciato a raccontargli che quella volta in cui l'ho visto al Valentino,insomma quando c'è stato quel colpo di fulmine(unilaterale,ma va bè..) io avevo corso per ben 8 km e  dopo scossa dalla fatica ho camminato,ma insomma io sono una gran sportiva. Poi ho continuato col raccontargli altre mie peripezie, tipo a montecarlo quando mi aveva chiesto di ballare allo Zelo's  e io ero in un super imbarazzo. Oppure quando alla  festa India, che avevo dato l'anno scorso che ci eravamo baciati per la prima volta , io ho toccato il paradiso ...non vado avanti per pietà.
Lui in tutto questo?
 Mi sembra abbia sorriso.
Il dramma l'ho toccato quando è arrivata una tizia,che non ho capito bene chi fosse,ma sono abbastanza certa volesse il mio Darcy:  l'ho additata,me la sono fatta presentare, e poi a voce alta l'ho definita: bel cesso!
In quell'esatto momento( sia lodato il cielo!) i miei amici sono venuti per comunicarmi che avrebbero fatto quelli che se ne andavano. Io ricordo solo più 4 curve nel tragitto di casa con cui ho stretto amicizia: particolarmente con una per un buon 10 minuti.
ore 16.00
Stavo correndo sotto la pioggia in un qualche sentiero di Sauze, silenzio, rumore setoso della neve a fiocchi che scende, e la natura che in qualsiasi stagione,se è incontaminata, è comunque bella(di questa ne sono certa: Battisti!).
Alle 18.00 sono tornata, ho chiamato Viola e le ho raccontata del mio "outing" con Darcy . Ho solo una cosa da fare: negare e non ricordare.
ore 20.00
C'è stato " l'addio monti"(questo però è uno scrittore, grande Sandro-oh, io&Manzoni siamo così!), e sotto la neve con una lacrimuccia sono partita. All good things come to an end. (ciao Nelly!)
tua Titti
ps.
Ramadan time,promesso.

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