Via Perrone si sta tingendo di colori grigi, sempre più grigi, quasi neri.
La pioggia scende imperterrita e non concede tregua alla primavera, che timida cerca di farsi spazio senza successo.
Stamattina ho avuto un risveglio che mi ricorderò per un bel po'.
Il campanello di casa è suonato fortissimo, alle 7.15.
Ho aperto in fretta e furia, quasi spaventata, e ho visto il portinaio con uno sguardo torvo e una lettera in mano. Per me, indirizzata proprio a me.
Lunga e stretta. Rettangolare e verde. Che con prepotenza si è inserita nelle mie mani.
La guardo e capisco che una lettera del genere non mi è assolutamente nuova. A pensarci meglio ne vedo ogni giorno di lettere così. Le compro pure a volte. Per gli altri però.
Intanto Andrea mi sta scrivendo che le sue foto del torneo di tennis a cui sta partecipando non si vedono.
Io adesso davanti ho un'altra busta, sempre verde, più grossa, e ben nascosta fra i fascicoli che dovrei leggere entro le 14 di oggi.
Una scritta imperante ha fatto sì che mi capaltussi alle 10 in via Bellezia 4.
Ho chiamato Giorgino dello studio Big&Vip con un groppo in gola. Forse ho bisogno di un avvocato.
La sua voce calma e pacata mi ha tranquillizzato, per 5 minuti. Poi la tachicardia è ricominciata.
Soliti Avvocati..
" Stai tranquilla. Qualunque cosa sia tu non devi preoccuparti. Quando vedranno il timbro proveniente da Big&Vip, i tuoi avversari cominceranno a tremare. Sei coperta. Respira a lungo che noi siamo qua per questo. Per far valere i tuoi diritti. bla bla bla bla..."
In Via Bellezia mi sono messa in coda con persone di tutte le età e non solo. Ma comunque uniti nella disgrazia comune di trovarci lì, insieme. Ho anche riso ad un certo punto, con un tizio che mi scherniva dicendomi che ci sarebbe stata la possibilità mi portassero in galera. Ho riso per altre battute, non per questa, quella della galera intendo. Che nel giro di un secondo ho richiamato Giorgino per comunicargli che nel caso sarebbe dovuto correre in mio aiuto, subito.
GLI UFFICIALI GIUDIZIARI.
Che paura.
Ho assistito la scorsa settimana a uno sfratto nei pressi di Caluso. So di cosa si tratta.
Però a me, che intestato non ho manco un mq, cosa avrebbero potuto portare via?
Ho riflettuto parecchio mentre ero in coda. La signorina Pi mi ha denunciato? Ho fatto un torto a qualcuno?
Ho rubato e non me ne sono accorta? Mi porteranno via la macchina? Finirò sui giornali?
Intanto il monitor in alto segnava i numeri con una lentezza esasperante e io non ne stavo davvero potendo più.
Un signore ha cominciato a raccontarmi la storia della sua vita e alla fine ha concluso chiedendomi quanti figli avessi.
Nessuno. Non sono neppure fidanzata.
Mi ha invitata a cena.
Magari anche no.
Finalmente è il mio turno.
Andrea spazientito dalle mie non-risposte ha iniziato a bombardarmi su whatsapp, perchè era un peccato davvero non ci fossero le sue foto.
Ho spento di scatto il telefono e imbelle ho fissato lo sportello e la signora che avrebbe dovuto emettere la sentenza sul mio destino leggendo il contenuto della lettera.
Quindi?
Tempo 30 giorni dalla data della notifica, e aprire il portafoglio.
In questi uffici si chiede solo una cosa.
Pagare. Ovvio.
Morale.
In galera non ci dovrei finire. La macchina è ancora mia. La fedina penale è intonsa. Mio padre non verrà a saperne mai nulla. Il nonno non dovrà pagare alcuna cauzione. La nonna non mi disereda. E io ho imparato che le multe si devono pagare nell'esatto istante in cui si prendono.
Ho richiamato Giorgino, e credo stia ancora ridendosela della grossa. L'aveva capito da subito, ma aveva preferito lasciarmi la suspence. Classica ironia forense...
284euro e care cose.
Azz...
" Con quella cifra, aggiungendo qualcosina...avresti potuto comprarti un bel paio di Louboutin, peccato...kiss kiss tua cugi!
"Ma a Parigi quindi non vieni? 250 euro è il costo dell'hotel per 3 notti...devi dirmelo però..che ti rimpiazzo..ASAP! Ginni.."
"Paga le multe veloce, e scaraventati a mettere le foto sul sito...prima ovviamente accertati sia venuto bene! Andre."
Ah, gli amici...
Tua Titti
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