E lo so che la maggior parte dei torinesi è entusiasta per le nevicata in città, come si può peraltro ben notare dai vari status su facebook pieni di giubilo e gaudio, tuttavia qualche remora per questo clima da polo nord ce l’avrei anche un po’,considerando che in meno di 24 ore l'amorevole sostanza bianca si trasformerà in temibile ghiaccio causando evidenti problemi..ma questo non sembra essere di interesse generale.
Perché le ho tentate tutte a fare quella che gioca a palle di neve coi nipotini, fecendomi infradiciare la scorsa domenica e rischiando una polmonite, a fare quella che pensa che non vede lora di andare a sciare perchè come si dice in gergo"sai quanta ne ha buttata?",a fare quella che non vede l'ora di sfoggiare le pellice di volpe e armellino la sera perchè questo è il clima ideale ,io però sono contro la pellicce,ma non importa...però poi non ce l’ho più fatta. A me le neve in città non piace. Non piace soprattuto quando stamattina camminando per le strade mi sono resa conto che forse il nostro sindaco ha dato l’ordine di farci sentire un po’ come a Zermatt, con la differenza che invece di andare a sciare , noi si va a lavorare , e per di più senza la giusta attrezzatura anti-ghiaccio. Et voilà, ore 11.00, esattamente davanti al tribunale è successo ciò che ho sempre temuto potesse accadere, ovvero la mia rovinosa “caduta a terra”. Dolore al fianco destro, dolore alla caviglia, dolore al ginocchio e la mano tesa di un baldo giovane dagli occhi blu(talmente blu che nonostante fossi acciecata dal trauma che mi aveva appena colpito non ho potuto non notarli) , mai visto prima, che con sguardo da pena estrema nei miei confronti si è trasformato in gru, e mi ha risollevato strizzandomi l’occhiolino(gesto per cui ,non so perché , ho un debole pazzesco): “attenzione al ghiaccio..”.
Tremante mi sono avvinghiata al suo braccio e con un falsissimo sorriso ho ringraziato per l’aiuto. Poi cercando di darmi un tono e provando a camminare come una persona normale me ne sono andata. Si può ben immaginare lo sforzo estremo che ho fatto per ritornare in me stessa dopo lo spavento e la figuraccia di poc'anzi.. ma noi giovani"easy" siamo bravi a mentire per giuste cause...!
Ciliegina sulla torta ,ad assistere alla triste scenetta è stato il signor Darcy che per mia enorme sfortuna proprio in quel momento è passato per corso Vittorio , e che abbassando il finestrino , invece di salutarmi o chiedermi come stessi , mi ha semplicemente urlato “lasonil Titti, in questi casi Lasonil”.
Non credo di dovermi soffermare sul mio umore attuale: vergognoso e rabbioso contro il mondo e l’universo.
Ginevra si è solo messa a ridere e come consiglio ha dato 10 respiri profondi , lunghi,molto lunghi. e una sigaretta , che anche se fa male, allenta la tensione. Io dalla mia ho la carta di credito, disgraziatamente di nuovo funzionante , indi per cui non vedo l’ora di farmici consolare svaligiando qualche negozio.
Nel dubbio il signor Darcy ha voluto rincarare la dose mandandomi un messaggio per congratularsi coi miei mini-boots regalati dalla cugi per Natale, che approva molto, se non fosse per la suola che ahimè evidentemente non era della migliore qualità.
Alla lettura del pensiero del maledetto è conseguita una sorta di crisi isterica, ma ci vorrà bel altro per piegarmi, dal momento che le sue foto a bahmas con la ventenne sono decisamente più tristi del mio scivolone pubblico di stamane.
E quindi siamo solo a martedì, con il ricordo del we appartenente a un passato remoto e la speranza di quello che deve ancora arrivare a un trapassato futuro. E dire che sabato scorso ci siamo divertiti un mondo ,organizzando una sorta di rimpatriata caicco-style , con tanto di solita tensione fra Viola e Orsetta per il bello e dannato di Paolo Mantelli, che però attualmente è single e per cui non ha fatto infuocare animi di persone apparentemente tranquille,cioè le mie amiche.
C’eravamo quasi tutti, eccetto i miei “amore e odio “ di Giorgio e Andrea.: il primo a st Moritz con una nuova fiamma e il secondo in giro non so dove a fare non so che.
Darcy, bè inutile sottolinearlo era a bere mojitos su una spiaggia carabaica , ma anche se fosse stato qua sono certa non sarebbe venuto…lui o sono feste dove può baccagliare o manco in cartolina avrebbe presenziato. ( sì, ci tiene un sacco a me, è evidentissimo!)Amen.
Ore 12.00
Sono passata davanti la più buona pasticceria di Torino e il dramma ha voluto che mi fermassi e poi colta da una debolezza estrema sia entrata a comprare praticamente tutto quello che era esposto in vetrina…
Ogettivamente questo gesto può definirsi “pensieri di cioccolato”. Realisticamente ,quando una ragazza cede a determinate voglie…marca molto male, soprattutto se non si è “tipa da dolci" come la sottoscritta..
Tua Titti
Ps.
Prego guardare la foto, bè dai ,c'è pure la frutta....!