Mi chiamo Vittoria Benedetti Tucci .
Mi affaccio a questo mondo oggi.
Mi affaccio a questo mondo oggi.
Ho una storia particolare, ma non credo di doverla raccontare qua.
Posso solo dire Grazie.
Grazie a chi mi ha amata e dato alla luce e a chi mi amerà per sempre.
La mia mamma e il mio papà.
La mia nonna.
La mia famiglia.
E I miei amici che fungeranno da fratelli e sorelle e forse in alcune situazioni da qualcosa di ancora più grande.
In questi anni ho vissute molte esperienze,e non ho probabilmente ancora conosciuto il dolore.
Ho paura a dirlo,ma siamo uomini e come tali destinati a splendere e a piangere,perché senza le lacrime non sapremmo cogliere la bellezza di una risata.
Ciò che sto per scrivere non avrà la consistenza di una roccia su cui le onde del mare quotidianamente si infrangono senza riuscire a scalfirla. No. Sarà un qualcosa di molto più leggero,come una brezza di aria fresca che accarezza la pelle la mattina in primavera.che darà sollievo all’animo perché l’inverno è finito.
Perché la mia vita è bella.perché questi anni non torneranno più, e io desidero scriverli per sempre oltre che nella mia memoria e nel mio cuore, anche nel ricordo di voi gentili lettori.
Nella speranza di farvi sorridere e a tratti sognare… queste forme di vita semi reali e apparentemente facili che poi fondamentalmente così non sono.
Homo faber fortunae suae.
Titti
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