La notte è strana.
Ci sono volte in cui quel suo manto scuro ti avvolge e ti protegge facendoti cadere nei più dolci dei sogni , mentre altre in cui ti ritrovi a combattere ,privo di qualsiasi arma , quel buio , senza riuscire a vedere un barlume di luce neanche in lontananza e sperando solo che il giorno arrivi il prima possibile. E accade che ti svegli in preda all'agitazione per colpa di quella tua piccola mente che durante il sonno stava riuscendo a crearti brutte emozioni e sensazioni.
Si dice che la Notte generò numerosi figli, fra cui Ipno e Tanato , gemelli per nascita , ma opposti per indole. A suo volta il dio del sonno,Ipno ,unendosi con la madre ebbe altri figli , di cui i più famosi sono : Morfeo, Fobetore e Fantaso.
e furono proprio loro a venirmi a trovare la scorsa notte.
Narra la leggenda che Morfeo, nelle sue apparizioni notturne, prendesse le forme delle persone o delle cose sognate. Egli quando inviava sogni popolati da forme umane portava sempre con sé un mazzo di papaveri con cui, sfiorando le palpebre dei dormienti, donava loro realistiche illusioni.
Ma nessuno mi aveva mai insegnato che il secondogenito di Ipno,Fobetore, potesse trasformarsi in incubo e incarnarsi nella figura di Igor, ma accadde.
e ieri mattina, dopo un brusco risveglio , ebbi un incontro peggiore.
mentre stavo ordinando il mio solito caffè al bar, vidi una figura scura nel riflesso dello specchio dietro il bancone. seduto al tavolino di fianco al mio leggeva la stampa, e sorseggiava un cappuccino.Igor era veramente tornato. e non era una coincidenza il suo essere lì, dove c'ero io.
Feci finta di nulla, ma dentro di me il cuore cominciò a battere all'impazzata: con la mano tremante riuscii a portarmi a fatica la tazzina alle labbra e con la poca voce che mi rimaneva ringraziai il mio amico del bar e uscii di fretta.
Non mi era mai successo di correre così veloce verso l'ufficio. e di riconoscere gentili volti in quelle arpie che lo popolavano. ma ieri lo studio era diventato il paradiso terrestre e le gallinelle ,le più belle delle ancelle del tempio della legge.
Analizzai per tutto il giorno il mio comportamento:fondamentalmente stupido perchè : di cosa dovevo avere paura? la coscienza era pulita!
ma l'odio e il rancore che portavo per quel ragazzo era infinito e solo la sua presenza mi suscitava inquietudine.
e se tu avessi provato la mia medesima esperienza, ti assicuro , la penseresti come me. perchè non c'è nulla di peggio che vedere il bene voluto a una persona , buttato per terra e calpestato con tutta l'irruenza del caso. e poi non vado a elencare il seguito...
così chiamai Viola. ma la signora ,qua, era nel letto che stava aspettando la colazione. Tommi per certe cose sa come comportarsi e come trattare una donna facendola sentire una regina. beata lei.
tornando a casa decisi che era giunto il momento di rilassare il mio spirito e dedicarmi al libro che avevo iniziato da un po'.
ma si sa che la sera intristisce l'animo, se è già mal predisposto. così rimasi sulla stessa riga per un'ora. non riuscivo ad andare avanti : pagina 135 , secondo capoverso.
ormai lo sapevo a memoria.
e la disgrazia fu che chiaramente in quel lasso di tempo ,apparentemente inutilizzato, il mio cervellino aveva cominciato a pensare, a pensare e a pensare.
mi ricordai della mia prima volta a Los Angels con mio padre. e mentre lui lavorava io uscivo con Igor. Quello buono.
e mentre mi rammentavo di alcuni aneddoti, involontariamente stavo concretizzando nelle mie sensazioni quel senso di irrequietezza e smarrimento,tipiche di una persona insicura. Ma io non dovevo essere insicura.
Come se non bastasse Orsetta, verso mezzanotte, mi scrisse che lo aveva incontrato mano nella mano con la Pi.
La cosa non mi meravigliò , però una piccola fitta allo stomaco mi morse ugualmente il cuore. Non ero gelosa,come tu puoi immaginare, anche perché della persona che era diventato non ne ero minimamente interessata, ma avevo più che altro l' ansia per la loro alleanza.
Viola finalmente si ricordò di me e mi telefonò. Non c’era piano che potessimo escogitare. Perché non si trattava solo più delle “marachelle” della sfigata, ma del cervello di uno che ne sa e che sa cosa sia la cattiveria.
E infatti stamattina ebbi la prima tragica sorpresa.
Il nonno aveva deciso di nominare un collaboratore per quanto riguardava l’amministrazione di attività che lo stavano seccando. E alle 11.00 mi aspettava insieme alle cugi da lui in villa.
Ho chiuso solo gli occhi e risposto “ Sì nonno, certo.”
stavo guidando dal Tar al Tribunale e ho dovuto tornare in corso Stati Uniti , nel parcheggio davanti a via Morisini per prendere fiato. 1,2,3 un bel sospiro . 1,23 un altro bel sospiro..op op.. ce la faccio!
La Titti forte e disinvolta stava per essere annientata. Tu non puoi capire che cosa provassi io. Io lo detesto. Mi ha fatto violenza psicologica e morale. Mi ha schifato il sentimento di amicizia sincera che gli avevo dato, mi ha…guarda tutto il peggio che puoi credere..lui me l’ha fatto. E io adesso , me lo ritrovavo in casa a ficcare il naso nei nostri affari.
Dopo una breve crisi isterica ho chiamato immediatamente la cugi. Dobbiamo restare unite. Lei e io, anche perché l’altra avrà sicuramente per la testa sia quell’ animatore di Puntacana che il giovincello trovato non si sa bene dove, perciò non avremmo mai potuto addossarle un’altra “gatta da pelare “.
Siamo arrivate alle 10.50 dal nonno, ed ecco che il mostro era già in salotto a bere un succo d’ananas e a raccontare le sue storielle californiane. Ma non era solo, al suo fianco, chi c’era? La Pi. E no , questo è troppo.
La cugi stizzita ha chiesto al nonno di parlargli insieme a me in privato . Quella signorina, con la minigonna e il davanzale di fuori cos’era? La nuova colf?
Ma stranamente, senza dilungarci ,siamo riuscite a estraniare almeno quella cretina!
Igor ha fatto finta di non conoscermi e si è presentato. Non sapevo bene come reagire, cominciare subito con lo sputtanamento o dargli corda. Ho optato per la seconda. Vuole la guerra? Che guerra sia.
Il nonno ci tiene molto alla forma e all’educazione, indi per cui, così coinvolta sarei solo riuscita a uscirne male. Meglio evitare.
Terminato quel tremendo colloquio ho chiamato la mamma. Lei era al corrente delle mie tragiche vicissitudine e con voce ferma mi ha ordinato di restare tranquilla. Ne avremmo parlato con calma a tavola. Ma non dovevo temere di nulla ,perché ero dalla parte della ragione, almeno in questa vicenda. Non come nell’ultima con Pamela Bertucci e il suo cane…
Ahia… pare che la Pi avesse chiesto i danni. Papà, è stato dalla mia, non dovrebbero manco esistere quei cani evidentemente biologicamente modificati…
Sì, forse avevo esagerato , amen. Ma in quel momento non mi interessava molto.
Ore 12.00 Viola è imbufalita. È saltato il we a Capri. La mamma della Pi ha chiamato Tommi per chiedergli di accompagnarla non so dove e non ho capito per quale motivo. Sta di fatto che il poveretto è stato ingabbiato. E Viola anche.
Dopo poco ricevetti la chiamata della sfigata : in matematica non eri brava vero? Occhio ai calcoli ciccia!
A parte che ciccia chiami tua sorella, ma in ogni caso dietro a questo gioco c’era palesemente Igor.
Igor con cui dovrei cenare questa sera insieme al nonno. Ho i brividi.
In tutto questo il signor Darcy è dato per disperso. Strano sto tipo…
Per sicurezza oggi tornerò al Valentino… una giovane sportiva come me, non sia mai che si perda un martedì sera da "runner".. una sana corsa prima della disastrosa apocalisse.
Tua Titti
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