giovedì 28 giugno 2012

28 giugno, che bel giorno è oggi!

Oggi è un giornatone incredibile. Di quei giornatoni che se guardassi l’oroscopo avrei 10 stelline su ogni ambito: amore-salute-lavoro (per scaramanzia non lo guardo però. Mi piace essere certa sia così, e bom..)
In primo luogo è il compleanno di un sacco di persone, il mio papà, Allegra, il papà di Vi, la nonna di Orsetta, la zia di Azzurra etc.. per fare qualche nome. Che come ben si sa, per me, il giorno in cui si è nati è sacro. Cioè toccami tutto, dimenticati anche il mio nome, il colore dei miei capelli, che sono una donna, fammi nascere in portogallo, insomma fai quello che vuoi,ma il compleanno no. Non farmelo perché ci rimango male. E quindi figurati oggi. Fosse per me andrei anche dalla nonna di Orsetta e le farei una festa a sopresa, anche a lei. E al papà di Vi non so che farei, ma qualcosa insomma mi inventerei. 28 giugno. A me mette un sacco di allegria, respiro l’estate, sogno le vacanze, anelo a un we tutto sapore di sale e mare, insomma sto na favola( ho anche deciso di comprarmi un costume Vilebrequin,che quando arriverò alla cassa avrò un malore sicuro, però al diavolo l'avarizia!). Che anche se non sono oggi io la principessa a me fa uguale, non mi cambia, anzi la meraviglia la vedo proprio nei panni dei sudditi (di quel regno utopico che mi autoimmagino),che come ben si sa si hanno meno magagne a differenza di quelli che fanno i ricchi, ricchi veri intendo, non quelli come noi che per fortuna siamo mortali.
Però, che bel giorno oggi, (né)?!?
 E poi per la prima volta anche il bar sotto l’ufficio ha  comprato l’estathè. Estathè di cui sono letteralmente drogata e felicemente addicted e che sorseggiandolo mi fa venire alla mente una miriade di ricordi. Ne ho comprate 10, di lattine. Ne ho già bevute 3. Ho guardato l’apporto calorico che più o meno fa un piatto di lasagne (che ho mangiato ieri sera tra l’altro) e ho continuato a scolarmelo fregandomene altamente. Perché all’estathè al limone i no non si dicono. Mi ricordo la lattaia sotto casa di mia nonna che alle 5 del pomeriggio mi rincorreva per darmi la fiesta e il bicchierino con cannuccia dell’estathè, perchè era quella la vera merenda da campione (all’epoca nuotavo), non quei panini troppo sani che le mamme boyscout davano ai miei compagni. No io no ( ciao Vasco) , no, noi in famiglia siamo sempre stati fan della ferrero, e quindi  al pomeriggio c’era un labirinto di merendine preconfezionato da cui non se ne usciva mai. E va bè, ma io non è che sia cresciuta meno sana degli altri bimbi, anzi, gli altri mi guardavano la merendina famelici, che io per paura di doverla condividere divoravo in meno di 5 secondi, e quindi rassegnati al sesto secondo, mentre io cercavo di capire se mi fossi ingozzata o anche questa volta ne fossi uscita illesa, un po’ tristanzuoli aprivano il loro panino dalla stagnola, tutto rattrappito, e a fatica si portavano alla bocca quei bocconi di simil prosciutto per nulla invitanti  e  così si finiva che dopo 3 giorni di queste scenette da fame nel mondo, che io sistematicamente raccontavo a tutta la famiglia,  mamma mi rifilava due merendine in più nella borsa da regalare ai miei amichetti. Amichetti che entusiasti della generosità di mia madre arraffavano veloci, e che non si è mai capito perché le loro madri si ostinassero con quella crusca e maionese che era ovvio non li rendesse felici, ma vai a sapere cosa frullasse in testa alle signore di strada san vito dal lato sinistro..  
Noi meno pretenziosi di viste dall’alto, di verde oro e rubini, di cani da guardia e leoni imbalsamati da saloni, in centro, pieno centro, siamo cresciuti fra rumori di tram e kinder delice (che dopo la fiesta è sempre stata la mia seconda scelta).
Ma torniamo a oggi, che sto constatando che il destino esiste davvero. Non che abbia mai pensato non esistesse, però con un po’ di razionalità due calcoli te li fai anche, e a me è venuto fuori che incredibilmente le mie stelle porta fortuna sono proprio quei nati sotti i segni che a parole ho sempre detestato : cancro e gemelli. A parole, perché con ciascuno, in pratica, percorrerei un arcobaleno intero fino a trovare l’introvabile pentola d’oro. Ma si sa, alla fine sta storia dei segni, oroscopi, disegni astrali, destini scritti sulle mani, futuri dipinti sul fondo di una tazzina di caffè.. sono tutte una marea di cavolate. Quello che conta  nella vita è solo una cosa : cuore+cervello. (che non è il fritto misto piemontese!). 
Tua Titti

martedì 26 giugno 2012

L' (in)Felicità di essere donna...(sto a scherzà..)

Non so in realtà perchè in questo momento sto pensando a questo, questo che è la fortuna di nascere uomo e il colpo di non genio a essere donna. Anche perché volevo scrivere di tutt’altro, ma poi devo aver visto qualcosa, qualcosa che deve avermi spiazzata e per cui  mi ritrovo adesso a fare questa distinzione.
Sarà che sto facendo la sauna prolungata nella mia stanza e meno male che non ho uno specchio altrimenti potrei sul serio spaventarmi guardando l’immagine riflessa che sono io?
 Sarà che i miei piedi sono più gonfi di quando sul volo cancun-parigi ho dovuto chiamare l’hostess perché dalle gambe in giù stavo esplodendo e quella,come madonna, mi ha risposto”i’m sorry, je suis desolée , lo siento, perdoname..etc..”, che anche io cosa vado a disturbare la poveretta col carrello in mano che stava passando a distribuire caffè, manco fosse il genio indiscusso della medicina, che se lo fosse stata non si sarebbe trovata sul mio stesso volo a fare quello che stava facendo, la hostess.
Sarà che oggi dovendomi svegliare presto ho preso per davvero il primo vestito decente nell’armadio e me lo sono infilato abbinandoci un paio di ballerine di un colore disgustoso  e che mi guardavano con aria di sfida del tipo”facciamo a gara di chi arriva prima in udienza?” e solo grattandomi il polpaccio mi sono resa conto che forse sarebbe stato meglio un bel paio di pantaloni? O sarà una foto di un tizio che conosco mentre gioca a golf, intitolata “ after a bad night in disco”,di quelle seratacce che il mattino dopo io di norma rantolo nel letto maledicendo minuto per minuto l’andamento del mio comportamento alcolico, e per cui mi definisco moribonda, e col cavolo che avrei avuto un  sorriso smagliante come quello là che sembrava appena uscito dal parrucchiere ed estetista.
Lassù ora mi è tutto chiaro, sono maschilisti. Non è che voglia cadere nei soliti clichè : la donna ha meno vantaggi dell’uomo, l’indipendenza della donna ce la siamo dovuta guadagnare col risultato che adesso il portafoglio a cena lo tiriamo fuori ma siamo sempre considerate donne,  donne letto con tono di inferiorità. Che balli,matrimoni, feste, cocktail, vernissage sono una gran bella cosa (se ti chiami rockfeller), ma se sei un’anima mortale tipo me devi arrabbattarti come meglio puoi, perché qui a torino sono tutti pronti a ricordarsi che eri vestita uguale anche lo scorso mese, mentre gli uomini con uno o due investimenti sono a posto così per la vita. Che la storia dei capelli lunghi e maquillage sono una gran rottura mentre l’uomo al risveglio è sempre al top e con un occhiale scuro ha risolto tutto. Che la tipina slavatina a parole è la ragazza ideale, ma che poi in pratica le Paris Hilton della situazione vincono sempre. Che quella settimana al mese la vorremmo tutte eliminare dalla storia di questa mondo e invece siamo condannate e ne capitano sempre di ogni, compreso il cambio umore, voglia di mangiare anche un bue intero, e depressione allo stato puro. Che piangere per un film demenziale mi sta stancando, ma non lo faccio apposta (ci sono riuscita in pausa pranzo guardando la scena finale di baciami ancora, e sembravo una vita tagliata, che poi c’era da piangere a guardare quel bellone di Accorsi che limona la Puccini? Ma va bè..), e secondo me è tutta una cosa femminile. Che se mi si chiede qual è il dottore di cui hai più paura? Io ti rispondo che il dentista è un comico mentre ciò che temo maggiormente è l’estetista (che non è un dottore), perché provare per credere e non scendo in particolare scabrosi…
 Che gli uomini per certi versi vivono meglio, perché non ci arrivano proprio e sono meno sensibili..per cui beata ignoranza.. Che da un po’ di tempo la mia 500 ha strane spie che mi si illuminano e nonostante l’abbia portata dal carrozziere 100 volte, queste mi ricompaiono (e  io non ne so assolutamente il signinficato) e per cui ogni volta che guido prego( e la vivo malissimo) perché se mi si ferma sono spacciata con annessa crisi d’ansia e di panico matematiche,e se fossi uomo questo non succederebbe perché tutti i miei amici sanno sempre cosa fare in queste situazioni e io no. E per ultimo, che non ho capito la teoria che si millanta” è la donna che sceglie”, perché a dirla tutta io e tante altre avremmo anche già scelto(Darcy è da 2 anni che me lo sarei sposato tipo..), ma a me, a meno sia pazza,  sembra andata diversamente… 
A parte ciò, felicissima di essere donna… certe gioie effettivamente gli uomini non saranno mai degni di esserne a conoscenza…
Sì ochei, la critica alla ragion pura la scrivo un'altra volta, n'è... (ciao Immanuel)
Tua Titti

lunedì 25 giugno 2012

Amarcord ( grande Federico!)- da Rimini 1932 a Torino 2012

Ore 00.00 con beautiful girl come colonna sonora penso a stasera, 10 anni fa.
Qua da radio nostalgia i ricordi stanno riafforando.
La piazza, che continuo a vedere dalle mie finestre, è uguale, forse all'epoca passava ancora al tram,  e quando alle 5 mettevo la sveglia per ripassare scienze era più facile svegliarmi per il rumore.
Continua a fare tanto caldo, credo che anche nel giugno 2002 più o meno fosse così.
L'ansia per la maturità era tanta, ma dopo il 31 maggio( un bacio che non scorderò mai),per me sarebbe pure potuto cascare il mondo, che mi sarei spostata solo un po' più in là (ciao Raffaella!)
Avevo un ragazzo che mi mandava le buonanotti ogni sera, ed è colpa sua se spesso tengo ancora il cellulare sotto il cuscino, per sentire meglio  il biiip del mitico ericsonn blu elettrico all'arrivo del messaggio tanto desiderato.( li scrivevo tutti, anche i "sì sono sotto,scendi", in un quadernetto arancione che custodisco con tanta cura in cassaforte,e che lascio lì, perchè se lo apro..potrei anche commuovermi, e attualmente sono a posto così!)
A 18 anni non me ne importava un beneamato del tennis, e il lunedì sera mi inventavo dei ripassi di storia mai avvenuti per andare in piazza vittorio col mio ragazzo e i suoi amici.
Non pensavo a cosa fosse più o meno "in" , facevo la coda per entrare in disco, pagavo l'entrata nel locale senza preoccuparmi degli omaggi, mi vestivo senza badare agli stilisti e la maggior parte delle  persone che frequentavo era molto semplice e per cui più vera.
Le mie Amiche, c'erano allora e ci sono, devo constatare, ancora tutte adesso. (alla facciaccia delle lunatiche torinesi che cambiano faccia ogni mese e anche amicizia!)
Nel 2002 non c'era ancora facebook e  probabilmente era meglio. Non si postavano foto che potevano creare gelosie o dubbi, non si esprimevano i sentimenti con gli "status" e si giudicava meno.
A quest'ora forse stavo assaggiando il mio primo mojito, e stavo capendo che era buonissimo e che mi sarei drogata solo più di quello per un intero anno( perchè comunque rimanevo capricorno anche allora e per cui buona abitudinaria e fedele)
Qua a Torino si andava a ballare all' hennesy, che adesso non so manco più se esista o l'abbiano demolito.
Al mare ad Alassio ogni sabato si andava al thailandese, e non c'era verso di cambiare.
10 anni dopo sembra sempre  tutto molto più bello, e forse lo era o forse no. Ma sì, in fondo l'importante è guardare il cielo e capire che "non sono mica coriandoli" (ciao Aurelio)
A Rimini comunque non sono mai stata, e mi piace sognarla così come appare nel film.
 Guarda quante ce ne sono, oh. Milioni di milioni di milioni di stelle. Ostia ragazzi, io mi domando come cavolo fa a reggersi tutta sta baracca. Perché per noi, così per dire, in fondo è abbastanza facile, devo fare un palazzo: tot mattoni, tot quintali di calce, ma lassù, viva la Madonna, dove le metto le fondamenta, eh? Non son mica coriandoli...
 



Più bella cosa di te..( Gigi che para il rigore o Diamanti& i suoi tatuaggi?)

Lunedì chiama venerdì, cambio.
Lunedì chiama venerdì, cambio.
Lunedì chiama.. zzzz..msmzmzmsmmzzzzz.. nessuna risposta.
Venerdì non riceve.( maledizione!!!)
-Qua a Torino tutto a posto (come a ferragosto). Nel senso che la temperatura è praticamente la stessa, o forse anche più calda.( con la differenza che ad agosto mi auspicherei bene  di essere al mare e non nei pressi di via cernaia a boccheggiare come adesso..)
-33 gradi, umidità( questo lo percepisco senza neanche dover contattare il bollettino meteo perché i miei capelli sono cocciante style), e un vento così caldo che mi sembra di essere a Dubai.
-Ieri sera tanta gioia per le strade torinesi, corso vittorio sembrava via roma nei peggio sabato pomeriggi davanti a zara, o dove volete voi..
- L’italia come ben sanno tutti è passata battendo l’inghilterra (tiè!)
- I post su faccialibro(compreso il mio) inneggiano al cucchiaio di Pirlo(che per chi nn lo sapesse è stato la modalità del rigore e nient’altro!!)
- Maledetti bucatini con pomodorini,mozzarella e basilico di Orsetta: sono partita con un “assaggino”, e ho finito con “da qua, che faccio il tris..”!( però che goduria la pasta...!)
- I tatuaggi di Diamanti in fondo non sono niente male, o forse lui non è per nulla male. ( ciao Diamanti, se hai carta penna e vuoi segnare:  il mio numero è 333.....)
- Giulia ha dato il meglio di sé coi commenti durante la partita, talmente tanto che qualcuno l’ha scambiata per una ultras!
-A Gigi consigliamo( perchè la partita l'abbiamo vista con concentrazione e in assoluto silenzio!)di cambiare colore della tshirt perché il verde non gli dona particolarmente ( e se posso, gli consiglierei una delle mie magliette un po’ “ yo yo” comprate nel mio negozio preferito di fianco alla nespresso in via roma che di yo yo ha ben poco, però va bè..)
- In ogni caso : ”we love Gigi”(ciao Space!) per l’amor del cielo, e “grazie di esistere”(ciao Eros), e se la vuoi rimettere verde, carissimo Gigi, la maglietta, non importa.. tu puoi tutto!(scusate la comunicazione di servizio)
- In studio l’aria condizionata non funziona, e per darmi il contentino mi hanno rifilato un pinguino, che non è un pinguino anche se me l’hanno fatto passare come tale, che mi spara un venticello tiepido che sinceramente mi fa solo lacrimare gli occhi…
- Sto invidiando tutti i miei amici che in questo momento hanno o una vista mare, o che vivono al mare e uscendo alle 18.30 potranno buttarsi in acqua a sguazzare alla mia facciaccia che invece avrò un incontro ravvicinato con un “terrarossa” ( devo amarlo tanto, ma proprio tanto.. il tennis!)
- Da Torino è tutto. A risentirci. I ricordi YES I SPLASH  di sabato a Paraggi ( che era Bergeggi ma fa nulla, perchè io amo tanto Paraggi e anche il Carillon peraltro..), sono bei ricordi, ma lontani.
Tua Titti





martedì 19 giugno 2012

Plus ça change, plus c'est la meme chose..

E’ solo per dire che qui a Torino passa il tempo, ma noi, in fondo, si rimane noi.
Che organizzare per vedersi, chiaccherare, spettegolare, esporre problemi che sembra siano questioni di vita o di morte, mette sempre allegria, anche se ancora alle ore 18.00  con una pila di atti da leggere sopra la scrivania( io adesso per esempio..). Che pensare a uno spritz nello stomaco rasserena un sacco, perché nella mia dieta è consentito. Che ho voglia di vestirmi carina e anche di truccarmi un pochino. Che pensare alle vacanze, ovunque le farò, mi fa sognare. Che io sono abitudianaria, lo so e si era capito direi, e non me ne dispiaccio, perché in piazzetta maria teresa tutto sommato ci sto tanto bene e ci metterei le tende tranquillamente, io-la mia sedia-il mio tavolino-le mie amiche e un bicchiere davanti. Che non vedo l’ora inizino i saldi per saccheggiare i negozi, tanto vista la crisi anche quelli più cari arriveranno al 50% secondo me e chissà che mi possa permettere qualcosa di nicchia pure io, se no va bè, zara fa molto radical chic e io dopo il birrozzo mi sento così yo yo che spacco. Che le risate soffocate di oggi pomeriggio per una pubblicità di raz degan mi hanno fatto sentire terribilmente adolescente e mi è piaciuto molto. Che se anche fra poco verrà quasi matematicamente il diluvio universale, oggi sono felice e nulla potrà cambiare il mio stato d'animo. Che al diavolo i  perbenisti, gli  ipocriti, i  bigotti e gli  invidiosi… ma come si suol dire: ça va sans dire, mes amis… e qui a Turin c’è di tutto, da via Po a strada del nobile, da corso duca a corso unione, da via bertola a via delle betulle, dal lingotto a viale thovez, da mirafiori a revigliasco, basta saper scegliere…
How many vodka sauer? ..................;)

Tua Titti

lunedì 18 giugno 2012

Italia 2 - Irlanda 0 (olè!!!!!!)

-Qua dalla piazza è tutto ochei.
-Non ne capisco nulla di calcio, ma ho urlato gooooal con Cassano,  e ancora più forte con Balotelli.
-Mio padre ne sa più di me e non pensavo. (cioè, del tipo che ad un certo punto ha gridato: o o o occhio alla punizione..)
- io : ma che è sta punizione? già sentita, ma non so quando si faccia (qua abbiamo un' istruzione in merito e una retorica di livello, lo so)
-Papà, cugini, e cognati mi hanno zittito: cara grazia fossi ammessa alla visione.
- io incasso e googlo : punizione.
-E' stato bellissimo; bambini in festa, cognati e cugini che si abbracciavano, birre a go go( tra cui quelle giapu che abbiamo provato a rifilare insieme alle altre perchè non sappiamo cosa farcene e il take away non capisce che preferiamo  ci mettano più soya al posto)
-Mia madre continuava a dire che se non ne facevamo 3, di goal, non passavamo.
-Il numero 4 della nazionale irlandese secondo me non è da buttare via.
-Secondo la zia, Balotelli è maleducato.
-Mio cugino le ha risposto che però è bravo, che la rovesciata era stile holly e benji.
-Alle parole holly e benji mi sono subito ritrovata: i capitani li so tutti.
-Mi hanno obbligato a bere birra all'inizio del secondo tempo: l'ho fatto per causa del caldo africano che aleggiava in salone e mi sono sentita molto yeah!
- Anche Thiago comunque non è dispiaciuto nè a me nè alle altre donne presenti "in campo".
-Non vedo l'ora di quando l'italia giocherà in ucraina, mi sento ferratissima, ora so anche la rimessa laterale.
- La storia del fuori gioco e dei tre che devono stare in difesa se no non vale, non mi è ancora tanto chiara, ma ci lavorerò.
-I bambini vogliono dipingersi la faccia tricolore perchè l'hanno vista in tv. il papà ha dato l'ochei, mia cugina gli ha fatto segno: ti taglio la gola, ma prima li lavi e li fai tornare umani.
-Abbiamo fatto amicizia coi dirimpettai che con finestre aperte urlavano più di noi, e ce ne voleva.
-Devo ammettere che è stato un lunedì sera strepitoso, e il calcio, visto così come in casa mia da veri italiani medi, è il top.
-Mi è spiaciuto per "qualcosa di personale" con Michelle e Robert,  ma : Italia 2- film/Irlanda 0.
-Ora mi hanno proposto di scendere per fare "due passi" in centro e battere qualche cinque con gli altri della "cumpa".
- Io che so' easy, scendo,birrozzo tshirt e jeans..
-Del resto alla famiglia i "no" non si dicono.

Tua Titti


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La felicità sta nella vita da griglia

E va bè, qua devo ammetterlo, abitare dall’altra parte del Po ha un suo perché.
Che ochei che il centro&C  secondo me sono il top, comodo per tutto, nel senso, hai dimenticato il latte, pane, prosciutto (hanno aperto in via principe amedo un negozio che vende solo prodotti “from pig” che sto male da quanto è buono, ma io sono a dieta e quindi “guardo e passo”..)? No problem, scendi  in tuta 1 minuto e torni felice, quello successivo, con spesa in mano; e qui non ce n’è. Perché poi penso alle mie amiche che si definiscono “campagnine” (che vorrei direi che viale thovez e dintorni non so cosa abbiano a che fare con la campagna, ma  non importa) e che comunque hanno un bell’ handicap se per disgrazia scoprono che nel frigo manca qualcosa (in realtà l’esempio mi rendo conto che  potrei farlo anche per il calzolaio, ferramenta etc, e alla fine finisco sempre sul cibo.. però a posto così) e quindi devono mettersi in macchina, fare curve, e se nevica spalano, etc etc.. bello sbatto… però però…vivono nel verde. Che meraviglia! Respiri felicemente più pulito, scopri le felici meraviglie del creato nel giardino, coltivi il tuo orticello, anche lui felice,(e questo è gran cosa!), il cane scorazza felice, i fiori crescono felici, insomma è tutto un mondo felice.
Effettivamente io o i pranzi li faccio sul tetto (molto comodo immagino) o ciccia. E adesso, che fa un caldo africano, stare in casa con 80000 gradi non è tanto allegro, lo so. E so anche che la gioia della griglia è una cosa esagerata.
Hai presente se metto la griglia sul balcone?  A parte che i vicini, che com’è noto sono subito pronti a metterti i paletti per depistarti con segnalazioni di abusi di vario genere, e poi come faccio ? Griglio fuori, mangio dentro, affumico i tappeti,tende, stanze che mia madre mi toglierebbe il saluto per tutta la vita, perché un affronto così sarebbe davvero tanto? E no.
E allora c’è stato il compleanno da Orsetta, con grigliata in giardino, tanta verde, serenità e felicità.
E poi mi sono resa conto che io e i vegetariani siamo proprio su due linee totalmente diverse. Cioè, la gioia che ti da un boccone di carne, mi spiace tanto per loro, ma è una cosa irrinunciabile. E io li rispetto, perché quando pesco in mare(raramente ma è successo,giuro), io poi sono quella(classico standard)che il pesciolino lo ributta in acqua, con tanto di parenti e affini che indiavolati vorrebbero affogare pure me, me che però sono irremovibile.. però la griglia è proprio un momento bellissimo. Di tanta unione e di tanto piacere. Poi mi trasformo in un piacere  ancora più armonioso quando a tavola cominciano a comparire vassoi pieni di ogni ben di dio, e soprattutto se alla griglia non ci sono dovuta stare io, che per fortuna credendomi tutti un disastro in quanto donna, mi lasciano sempre seduta, e io ci sto molto volentieri. Però, che momenti.
Eravamo ieri a mezzogiorno tutti insieme, seduti, sorridenti, sotto il verde, un grigliatore eccezionale, e tanti commensali ancora più eccezionali per la gara a magnare.
Io mi sono comportata bene, questo me lo merito come riconoscimento, ho solo divorato 4 bruschette(anche loro grigliate) con pomodorini e basilico, 5 pezzi di frittata alle cipolle (oh, è domenica, maledizione!), un “assaggino” di insalata di farro e verdurine, e poi per dignità non ho contato gli spiedini, che rubavo pure  a Viola, quando si girava. Ma è stato fantastico. Poi va bè, non volevo bere vino, ma come fai con cotanta allegria e felicità intorno a dire di no? ( infatti non l’ ho fatto!)
Quando un giovane torinese easy si sente felice?
Ieri, fra uno spiedino, un bicchere di vino, e gli amici intorno.
Ah no, ho dimenticato il tiramisù, che non si griglia, ma si ingurgita con entusiasmo uguale!!!
Ormai, a 30 anni la vita da disco, che non disdegno per l'amor del cielo, passa in secondo piano, soprattutto quando il 18enne di due sabati fa mi ha dato del lei, e il buttafuori mi ha chiesto se stessi aspettando mio figlio..
Grazie di cuore,
adesso da qua al prossimo mese dovrò correre 10 ore ogni giorno e giocare al famoso tennis per altrettante (praticamente mi drogherò di polase)..
Tua Titti

mercoledì 13 giugno 2012

E' un duro gioco, ma qualcuno deve pur farlo!

E un post glielo dedico,ma sì ci sta.
Già che “fracasso”, con gli staus:  ho perso, ho vinto, ho pareggiato, maledetto rovescio, che forte il servizio, match point, etc etc.. alla fine ne scrivo. Perché è la mia ricetta della felicità, perché quando torno a casa vincente (quasi mai) o  perdente (praticamente sempre) mi sento meglio: provare per credere.
Sarà la vecchiaia,credo. Che però non sono ancora così vecchia,diciamocelo.
Ma col tempo vedo che mi accanisco su tutto, non mollo più, al risultato ci voglio arrivare e se non ce la faccio divento una di quelle suocere frustrate e incattivite col mondo. L’ ho notato e me ne dispiaccio parecchio. Per fortuna però, di norma, il traguardo lo taglio, nel bene o nel male. L’ho tagliato la scorsa settimana giocando a tennis, arrivando in campo stile gladiatore che si volta verso Cesare e fa il saluto: AVE, MORITURA TE SALUTAT. Io l’ho fatto diverso, tipo : ave amici, perditura tennis ve saluta. E poi, per sbaglio, abbiamo vinto.
Eravamo marito io, e due big del terrarossa.
Che poi, c’è anche da sottolineare, che noi non siamo quelli che si vestono perfetti, con gonnellini, vestitini ultimo grido, fascia al braccio, al polso, in testa e se potessimo anche nel cervello.
A noi basta un pantoloncino, una maglietta scrausa (che fa anche più vintage) e la racchetta. E così lo scorso mercoledì mi sono presentata, che se magari mi facessi anche più carina, caso mai incontrassi un Darcy di turno, mi guarderebbe anche, invece di fare la solita allegrona spara battute di turno, che poi di battute non ne faccio perché arrivo già tesa.
Ho dato l’anima talmente che, non per eccessiva modestia, gli spettatori mi avrebbero preferito a Nadal.
Non per bravura ovviamente, ma se qualcuno fosse venuto a vederci per forza di cose alla fine avrebbe tenuto per me, perché come avresti fatto a voltare le spalle a una disgraziata che pur di prendere la pallina scattava più veloce di un ghepardo? Ennò, non avresti potuto.
E non avresti potuto  perché c’era da affezionarsi anche alle mie espressioni, di quando sbagliavo, e ho sbagliato un sacco, e con occhi mortificati non ce la facevo neppure a guardare marito, ma solo il terreno. E in questo modo ti sarebbe venuta voglia di urlarmi “dai spacca tutto”, ma forse è andata meglio così, perché poi mi sarei distratta e sulla scia della concitazione generale avrei voltuto strafare   e non me lo posso permettere, perché non sono della federazione tennis, e i miei servizi li avrebbe presi anche mia nonna. I rovesci forse no. 
E allora i due big hanno riproposto la rivincita, e io ho un sacco paura, e marito non c’è neppure, e quelli si saranno allenati anche di notte.
Perché i big, sono appunto big, e io lo so  che mi faranno vedere le stelle, non alla “ehi dude,i’ve got the stars”.. ma “oh shit, i’m a L”. E allora ho implorato Andrea, che anche lui è un super big, che non ha mai voluto giocare con me perché si sarebbe annoiato(sai no, l’amicizia conta..), ma ora che sono migliorata quasi ci sta, e me ne rallegro da matti, perché è come se al mio fianco avessi un Achille, ma senza problemi al tallone. E io, anche se fossi l’amico Patroclo, che poverino era il nerd della coppia, avremmo buone probabilità di vittoria. Tanto poi i greci hanno primeggiato sui troiani. ( da che parte stare non sbaglio mai, soprattutto se con me ho Andrea che se lo faccio perdere sono una donna morta.)
Perché ochei che ti sto a raccontare che Torino al tramonto, mentre giochi al Caprera con vista Po, è il top del top, però mentre sei lì, pensi proprio a quello?  O  che l’importante è partecipare e che si gioca per ridere? Io rido se vinco, se perdo, dopo un’ora e mezza in cui all’inizio ho la mano tremante e la bocca asciutta, e alla fine non ho più fiato e mi sono trasformata in una maschera di sudore e sconvolgimento, mi rimane anche un po’ lì, poi va bè , io sono easy,come tutti noi giovani di Torino,  e con un bicchiere di vino ti passa tutto, o anche con uno spritz, però insomma.
Ma il tennis è proprio bello. Non c’è nulla da fare. E lo so che ormai va di moda il golf, (e Andrea è anche super big del golf, anzi più big ancora e fa una testa a tutti su ste benedette partite, che non si chiamano partite, lo so), e  che fa anche più gruppo, che fai a gara con l’handicap, che quelli giusti giusti di Torino sono tutti golfisti perché è da gran signori, che le partenze sembrano siano  per le maldive e ti immagini tutta la squadra a malpensa a fare il check in pronti al decollo,mentre in realtà è solo l’ora in cui inizi,  e ti senti un idolo incontrastato con la mise che indossi, e con il ferro più valido, e con le storie del 18 buche più cool  della tua vita, etc etc..
Però noi tennisti, ma sì in fondo io mi inglobo nella categoria, e quindi noi tennisti dicevo, abbiamo un nostro perché, un fascino comunque, e anche se  più che di palline gonfie, racchette nuove e puntualità in campo non possiamo parlare, però dai salvateci, noi allegri giocatori infrasettimanali e del week-end, che in fondo siamo pur sempre grandi sportivi, soprattutto quando chiediamo scusa per un nastro e un punto rubato, e voltandoci facciamo l’occhiolino al partner e sussurriamo
” yessssssssss!!!!!!!”.
E’ un duro gioco, ma qualcuno deve pur farlo.

Tua Titti.

ps. Comunicazione di servizio: ho Cami (che sta con me,nel senso, e specifico, in campo) per sabato, e accetto da qua a domenica qualunque sfida, l'importante è allenarsi per la prossima settimana, che i Big li conosco, e non hanno avuto piacere lo scorso mercoledì a giungere al loro risultato, e non vedono l'ora di riacquistare la supremazia..(aiuto!!!!)

martedì 12 giugno 2012

Ci vuole tanto coraggio (con sta faccia da caciotta,mannaggia!)

C’è tanta paura nel mio animo. Ma sarò coraggiosa. (e ce ne vuole tanto di coraggio)
Perché, e questo è per gli uomini, c’è una cosa che potrebbe portare una ragazza al limite di un gesto estremo, e con gesto estremo intendo ingurgitare 3 litri di vodka in segno di ribellione(mai arrivata a tanto, lo giuro), e sarebbe peggio di una scappatella scoperta.
Il parrucchiere.
I capelli sono sacri. I miei capelli lo sono.
In casa c’è festa, nel mio cuore tanta tristezza.
Mia madre sponsorizza il trattamento e il taglio. Sì, il taglio. Taglio che dovrebbe avvenire fra giovedì e venerdì.
Perché li taglio?
Non mi sento cambiata, non lo faccio per un nuovo look, non ho dato di matto, ma prima o poi bisogna farlo. Tutti lo dobbiamo fare.
Io l’ho vista quella del piano di sotto come l’ha conciata er mejo di Torino : fa spavento.
L’ho vista l’amica di mia madre che all’opposto va dai cinesi perché è incrociata fra un genovese e uno scozzese e tanto pensa che siano tutti uguali i parrucchieri : uno scherzo della natura.
L’ho vista il gran genio della mia vicina come l’hanno resa accattivante : Moira in confronto è pettinata timidamente.
L’ho vista mia nonna, uscire punk perché aveva sussurrato: un qualcosa di moderno.
L’ho vista mia cugina uscire con le lacrime agli occhi e cellulare alla mano per avere immediatamente un appuntamento con l’avvocato (mio padre), pronta a intentare una causa.
Ma io voglio dare fiducia al mio parrucchiere. Perché gli voglio un sacco di bene, insomma lui sa che più di x centimetri non si deve azzardare, sa che non faccio tinte (che carina mi facessero bionda..), sa che la frangia prima dell’estate non si deve manco menzionare, sa che non guardo nessuna foto di giornali, perché tanto anche se vedessi Julia con l’acconciatura della vita, a me starebbe diversa e forse dovrei guardare Cameron, lo so, perché ha il viso tondo come il mio, mentre l’altra ce l’ha ovale, però poi a me piace un sacco Demi, quella dei tempi di Striptease, non di adesso che poveraccia ha una certa ed entra ed esce dalle cliniche perché dopo essersi mollata con Aston non riesce a riprendersi, ma io mi chiedo anche lei cosa pensava quando si è sposata il ragazzino, che tra l’altro al mio fianco non starebbe manco male, perché tornando ai tempi d’oro anche io ballo dopo la doccia col phon in mano mentre mi asciugo i capelli e quindi quasi quasi, però poi mi viene in mente che il mio idolo incontrastato di bellezza è la Catherine, solo che se mi faccio pettinare come nella maschera di zorro, poi forse dovrei comprarmi il vestito argentino, ma se mi concio così, esco felice è vero, però la gente mi guarderebbe come pronta per il carnevale di Rio(tanto il brasile ce l’ho), e allora mi dico che anche in Entrapment starei bene, ma la tutina aderente da occhi di gatto non posso metterla per andare in tribunale..e allora mi fermo. Stop.
Lo guarderò negli occhi, lui capirà, e 3 centimetri, fai 4 perché così fino a ottobre nessuno mi soffierà sul collo, cadranno sul pavimento.
Ci vorrà coraggio, e tanta pazienza(amen).
Tua Titti

Ho visto una mia amica canticchiare, e ora non ne esco più..

Da qualche tempo vedo cose che davvero voi Torinesi e non, sapete manco possano esistere.
Ho visto una cugina (la maggiore, non la grangiustona di Londra) fare le valigie( cioè non proprio lei in persona) e caricarsi i marmocchi per partire per il mare. E’ stata un'immagine fantastica, bambini imballati nei seggiolini, lei mummificata come ramsess III nel sedile di fianco al guidatore ad aspettare la colf e un marito che sconvolto continuava a fare tetris per riuscire a far stare i vari trolley.
Ho visto dei prezzi di determinati vestiti(parlo di magliette e canotte) in determinate boutiques e se falliscono sta bene, perché non credo siano state cucite con la lingua in diamanti e rubini!!!
Ho visto il semaforo di corso Vittorio all’arco (per la svolta sul ponte da corso cairoli)diventare verde assieme a quello dei pedoni che attraversano la strada,e mi sono sempre chiesta chi sia stato il genio che l’ha inventato e soprattutto perché non sia mai stato modificato il timer visto che ogni volta si rischia da tirar sotto qualcuno!!
Ho visto mio padre accennare un passo della macarena per un affare,pare, andato a buon fine. ( Mio padre non ha mai ballato in vita sua, se non quella famosa volta che si è baccagliato la mia mamma all’età di 25 anni.)
Ho visto una cancelliera in tribunale essere gentile con me.(yahoooo, yabadooo)
Ho visto ( e sentito) quello del 4 piano recitare il ruolo di Cannibal , stamattina alle ore 6.53,mentre suonava all’impazzata al nostro citofono. Non era successo alcunchè, se non una perdita durante il diluvio universale di stanotte, sopra il suo letto. (immaginatevi le benedizioni che l’Avvocato gli avrà mandato).
Ho visto me e Orsetta dare spettacolo in campo ieri sera, e combattere” like a real race girl”.
Ho visto le avversarie con la vittoria in mano ( 5-0 per loro, effettivamente mi sarei sentita pure io sicura) e tremare arrivate al 6-6.
Ho visto la pasta, quella buona, che dopo la partita mi chiamava a gran voce per farsi cucinare, e io chiudendo gli occhi, ho preso gli zucchini e li ho messi a bollire.
Ho visto me ballare davanti allo specchio del bagno come fossi al 400 a Dubai e ho capito che il sangue sudamericano è il top.
Ho visto ( in sogno) una borsa, che non è la Falabella, materializzarsi in camera mia ed essere unica al mondo ( era proprio un sogno!)
Ho visto delle aragoste pronte a farsi grigliare, ma che facendomi pena non sono riuscita ad ammazzare e le ho lasciate nell’acquario.
Ho visto Palazzo Carignano illuminato sotto la pioggia essere  più lugubre del castello in transilvania di dracula.
Ho visto l’articolo di Massimo stamattina, e ochei che non capisco una mazza di calcio e non so dove giochi Balotelli(e non me ne può importare di meno), ma mi sono innamorata del senso che voleva trasmettere.
Ho visto dall’ultimo piano di palazzo Madama una Torino che è davvero magica.
Ho visto troppe marlboro nel posacenere sulla mia scrivania e ho deciso che bisogna fumare meno e ridere di più.
Ho (ri)visto determinate situazioni che ho vissuto e sono spiacente ma certe ferite nessuno riuscirà a cancellarle.
Ho visto delle foto sul maledetto facebook che mi hanno dato una crisi di nervi impagabile, e mi sono messa a ridere perché ogni volta cado nella trappola dell’infantilismo.
Ho visto un prodotto magico che dovrebbe rimodellare il viso a 10 anni fa.
(poi) Ho visto il mio conto in banca, e magari lo compro il prossimo mese.
Ho visto una mia lettera (in inglese) che ho mandato ieri per “lavoro” a un tizio di NewYork per mio padre, e sto pregando che vada in posta indesiderata e non la legga mai.
Ho ri(visto) un paio di album del signor “green eyes” e ho capito che l’anno scorso mi sono immedesimata nel ruolo di “magnifica occasione perduta”.
Ho visto tutti i miei amici giocare a golf e nonostante i “sacrosanti” che rompono,con le partenze e i ferri e tizio caio e sempronio, ho deciso che andrò pure io in campo, così poi potrò dire la mia liberamente, perché la magia di Roger “nessuno la può” ( se non Albertone ai bei tempi).
Ho visto un capricorno essere pessimista e un pesci cinico, e ho capito che il vincitore sarà sempre colui che continuerà a sognare e a sperare.(modestamente noi, della gran categoria).
Ho visto( ma questo da mo’) sul giornale le facce di tutti i nostri soliti vecchi politici e se cambiassimo il sistema sostituendoli con dei giovani vinceremmo tutti al superenalotto.
Ho visto la mamma entusiasmarsi per il guacamole che ho prodotto personalmente  l’altro giorno e ho capito che la cucina messicana, dopo quella giapponese, non ci è più nemica.
Ho visto il video di Bruce in dancing in the dark di qualche tempo fa, ed era proprio un gran figo.
Ho visto un uomo, ieri pomeriggio finito il lavoro, tendermi un braccio per proteggermi da una macchina che era troppo vicina al marciapiede.
Ciò che si vede non conta, ciò che si sente e percepisce è cosa di valore ben più importante.

Tua Titti ( I- I- I follow, i follow you deep sea baby..)

lunedì 11 giugno 2012

Rosè sole e mare(allafacciacciadiTorinoconlapioggia)

Parliamoci chiaro, io quando parto non sono quella che “ butta due cose in valigia a caso, tipo costume pareo e infradito” e con il primo indumento che si ritrova stroppicciato sulla poltrona di camera sua si scaraventa in macchina e mette in moto.
No.
Anche perché, poi di norma, sti beati soggetti qua, che mettono niente perché pensano di essere dei bei geni poi ti si accollano per tutto il we chiedendoti in prestito fra un po’ anche le mutande,dopo lo spazzolino,il dentrificio,il phon, la pochette, i sandali, lo smalto, la pashmina etc..,visto che ovviamente a meno tu sia a tarifa ad agosto, la sera non esci in pareo e bikini, ma uno straccio di vestito dovrai pur metterlo.
Venerdì pomeriggio ho fatto la valigia più microscopica della storia, della mia storia. Cioè una borsa sola per 2 giorni. Mia madre si è commossa, il portinaio, anzi il figlio del portinaio perché il di lui padre attualmente è infortunato, mi ha fatto l’applauso mentre la caricava sulla subaru…e papà da Misano mi ha mandato le congratulazioni.
A Torino pioveva, il meteo dava lampi, il lato pessimista del capricorno si stava facendo largo, il signor Ti, buon anima, l’ho salutato per sempre, Darcy mi ha mandato una cartolina da Miami con scritto “ se cambi idea ti aspetto”, ma io non la cambio,Marito si è dato alla macchia  e non svolge manco più la funzione da supporto psicologico perché non risponde al telefono, e Carlo Valle mi aveva  suggerito un buon piatto di spaghetti allo scoglio per ritrovare il sorriso. Io sono allergica alle cozze e alla vongole. Ha rilanciato con la proposta delle trofie al pesto e tanto aglio, io per carità so che l’aglio fa bene, e ammetto che mi piace anche ( a me quasi nulla rimane sullo stomaco), tuttavia gli ho gentilmente ricordato che avrei voluto avere non il vuoto attorno causa alito mortale…quindi no food no smile.
E alla fine eravamo due gemelli,un cancro, un acquario e io, un capricorno.
Oppure potrei metterla sul: si sono ritrovate una chanel, una falabella, una balenciaga, una miuccia e il solito buon vecchio Yves.
O anche : è stato un incontro fra una bionda alta, una mora alta, una castana media, e due 1.64 cm bionda e mora. Va bè, ma a me e al cancro non è che interessi molto il fattore statura, nel senso, ci avessero dotato di qualche centimetro in più  non ci sarebbe andata male, però anche così siamo più che fiere, e soprattutto con l’aiuto di Stuart  e Christian ai piedi ce la siamo cavata da gran signore.
Resoconto del we:
-Partenza con mio umore funereo( ma questo le due gemelli non lo sapevano).
-Sistemazioni valigia nel bagagliaio, tutte e 3 perfette di misura quasi uguale (le gemelli hanno cominciato a fiutare che qualcosa non andasse)
-Rtl e rmc come colonna sonora al posto dei miei cd ’80 ( la preoccupazione verso Millesimo stava salendo di secondo in secondo negli sguardi delle mie gemelline..)
-Tappa Autogrill con mio rifiuto a un capri e a un icaro( le gemelli si sono rese conto del mio umore)
-Grigliata di carne in autogrill (le due gemelli, visto come marcava, si sono buttate sul cibo)
-Carramba che emozione: ritrovo con il cancro e l’acquario, sempre in autogrill, a cui noi siamo molto affezionate(le gemelli hanno tirato un sospiro di sollievo perché tanto non sarebbero state sole con me)
-A mezzanotte eravamo su una terrazza a monaco a bere un drink,con la promessa di andare a letto filate appena finito.
-All’una e mezza braccia al cielo, il jimmy’z era nostro, e anche la vodka.
-Il giorno dopo, alla facciaccia delle previsioni meteo, sole pieno in cielo, neanche una nuvola su di noi (ciao Pupo), e mille tuffi dove l’acqua era più blu (ciao Lucio!)
-Momento tonificagluteo perchè anche se quasi 30anni, noi abbiamo molto piacere a farcene dare 25. e diciamo che l'acqua di cap d'ail si prestava bene per l'acqua gym vista la temperatura "fresca"..
-Con un bicchiere di Rosè in mano( perché in fondo una delle gioie della vita secondo me, che sono ragazza profonda, è proprio il Minuty), con “i follow you” di sottofondo( bellissima canzone dal testo inizialmente ostico a me al Cancro,ma che dopo due ore veniva  recitato come l’ave maria, dominandolo anche negli accenti e acuti), con due piroette (che ci stanno sempre)che brillavano di luce propria vista la lucentezza del nostro corpo data dai prodotti Guerlain( la linea terracotta solari sarà la svolta dell’estate 2012), ballavamo tanto felici in spiaggia.
-I miei occhi, la sera, hanno rincontrato quelli del signor “green eyes” che avevo conosciuto l’anno scorso in una serata indimenticabile.
-Il signor Green Eyes mi ha riconosciuto, io ho fatto la scena “ehi i know you..” un po’ sorpresa, lui è stato molto gentile, Orsetta presenziando alla mia performance da premio oscar, che la Nicole è una dilettante al mio confronto, voleva, penso, sotterarsi visto che l’avevo puntato da un ‘ora più o meno..ma va bè..
-Le mie amiche sollevate dal fattore “green eyes” hanno organizzato quel classico momento che “chi non farebbe?” : shooot time!
Oggi è lunedì, il solito lunedì dopo la domenica, a Torino è nuvolo misto sole, fa freschetto, la settimana la vedo lunghissima, ma se mi volto indietro so che posso chiudere gli occhi e rivivere questo we spettacolare… e quando mi ricapita?
Sole rosè mare..e sei in pole position!( anvedì come siamo easy..noi giovani di Torino..)
Tua Titti

giovedì 7 giugno 2012

La volpe sta all'uva come io sto alla Falabella(quindi mi attacco)

Eravamo io, la falabella(che con me ha nulla a che vedere), le Louboutin ( che invece qualcosa vorrei avere a che vedere) e poi tutto d’un tratto è arrivato, come d’incanto, Yves (che per fortuna negli armadi di mia madre si trova bene).
C’era una volta una volpe furba e presuntuosa… oppure : c’era una volta, o meglio, ci sono adesso io che non potendo comprare questa famosa borsa ho deciso che effettivamente non è granchè…
Lo scrivo perché è incredibile, ce l’hanno tutti, uomini informatevi! Volete far felice la fidanzata? Volete accalappiarvi una tipa? Volete far pace con la moglie? Prendetene e usatene tutti, che questo è il miglior rimedio degli ultimi mesi: segnatevelo, nome e magari anche costo, che non trovandosi negli scaffali del dìxdì ha un prezzo non indifferente..
Ma non sto scherzando, in tribunale non parliamone, è una gara a chi ha il colore migliore in pendant con il tempo, per strada sembra che le regalino perché ho visto ragazze averne una sulla spalla e l’altra a mò di sacchetto per la spesa, nel mio palazzo ci manca solo più il portinaio, che però è un gran macho e quindi si rifiuta, ma il dubbio secondo me l’ha avuto pure un po’ lui, perché la ramazzata alle scale con una falabella ha sempre un certo fascino...Ma il massimo l’ho toccato poc’anzi, quando la mia amica del bar si stava arrabbiando con suo marito perché invece di regalarle il modello più grande le aveva preso quello piccolo; io ho abbassato gli occhi, mi sono guardata allo specchio e un po’ tristanzuola, sospirando, ho elegantemente( a testa alta sempre, anche in questi momenti di evidente umiliazione) posato a terra la mia mitica “24h the bridge” classe 1989,  che avevamo regalato all’avvocato, perché all’epoca era il top, all’epoca.
A mio padre ho provato, così ma per ridere, a dirgli di questa novità eccezionale sul mercato mondiale e lui credendo si trattasse di cibo mi ha fatto capire che attualmente devo ringraziare che mi abbia portato da Los Angeles le famose cavigliere per la corsa a prova di gluteo tonico e a posto così.
Va bè, le mie cugine sono state le prime, ma già da mesi, e non una a testa, ma di ogni colore, perché giustamente lei, questa famosa Falabella, è come fosse l’accessorio da abbinare al tuo umore, se sei triste la usi nera, se sei allegra te la metti chiara, se sei rock la metti di pitone, se sei casual grigia e via dicendo. Poi ci sono state le mie amiche, tutte “falabellate” , e poi io che, solo per staccare ovviamente, tipo quel jack che era uscito dal gruppo, uso la borsa vintage di Ysl di mia madre (che secondo me è un gran pezzo, e soprattutto non mi è costata un occhio della testa). Yves la uso a volte di sera, perché in realtà di giorno, dopo l’addio a Miuccia che poveretta non ce la faceva più, ho comprato nel mio negozio di fiducia una sostituta che di Miucca però ne faceva 1/10, ma fa un gran figurone comunque. E’ un po’ grossa, lo ammetto, talmente che a pensarci, se sul fondo ci attaccassi due ruote, potrebbe diventare trolley.. e come dice mia madre: il genio è nella praticità delle cose. Ora, se lo facessi mi sembrerebbe un po’ eccessivo, mi sembrerebbe di sfidare le regole dell’equilibrio femminile, che anche se sono tagliata fuori dal mondofalabella, vorrei essere sempre definita una “bella signorina”, perchè la falabella ti fa,appunto,bella.
Qualche mese fa, quando Viola me la metteva sotto il naso, io le facevo spallucce, perché ai suoi giochetti non casco. Ieri però, quando Orsetta raggiante  mi ha detto che il suo fidanzato l’aveva “falabellata”, un po’ ci sono rimasta male, perché mannaggia, lei e io eravamo un sacco d’accordo che ormai era passata, che ormai era inflazionata, che ormai faceva quasi nerd mettersela. Ieri mi sa che ha cambiato idea. Sorrisone, descrizione stile Shakespeare che parla dell’amore per Giulietta, e io ascoltavo.
Sono tornata a casa e guardando la mia povera Yves, l’ho stretta fra le mie braccia, forte forte, e con un po’ di commozione l’ho rassicurata, che meno male che sono capricorno, fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella povertà e nella ricchezza, nella boutique e al mercato, al mare e in campagna, anche se un po’ fuori moda.. ma si sa, il vintage è quello che vale.
Ora, parliamo di cose serie:
Anyone vuole regalarmi una falabella?
La accetto di tutti i colori, di tutti i modelli, e anche usata (così continuo con la linea vintage),e assicuro che so dare soddisfazione nei ringraziamenti,soprattutto quando scarto un pacco che sembro la bambina posseduta da anime immonde di qualche film horror …
Maledizione!

Tua Titti

mercoledì 6 giugno 2012

Ma che bel mese giugno!

Giugno è un bellissimo mese (quando c’è il sole).
Lo è sempre stato,almeno per me, da quando sono su questa terra, che mettendola così sembra sia la sorella di ET  che per sbaglio è caduta in volo su Torino..
A giugno sono nate Orsi, Azzurra, il mio papà, insomma un sacco di gente,  e sempre a giugno finalmente ritrovo il sorriso, vuoi per la temperatura mite(il caldo africano del prossimo mese non alberga ancora nella nostra camera da letto), vuoi per il fatto che si comincia a pensare alle vacanze( hai ancora il lasso di tempo per sceglierti la "cumpa giusta")o vuoi perché immaginarsi  al mare mette comunque allegria (sguazzare in acqua sentendoti sirenetta e non un balenottero: priceless).
Nel mio caso le vacanze vengono prese in considerazione un po’ più seriamente a partire dai primi di luglio, tuttavia già ora.. due calcoli economici non costano e sognare mete faraoniche non fa male, sperando ovviamente di non arrivare alla conclusione che anche celle ligure non sarà poi così malaccio.
E poi giugno  è il mese in cui la scuola finisce.
 Se devo essere sincera alle elementari o alle medie non è che mi importasse molto, ero nel mio paradiso incontaminato, coi miei amici altrettanto paradisiaci e quindi quasi mi scocciava quando verso il 10 ci si salutava con un arrivederci a settembre.
Partivo per la campagna con mamma e nonna e  lì giacevo per un buon mesetto. Poi si andava con papà al mare a giocare impara a fare il tuffo di testa, tuffo che ho dominato solo verso gli 11 anni, perché prima chepaura!! , e poi dal 19 agosto fino al 15 settembre ci si rinsediava in campagna insieme alla nonna, di nuovo. Gli astucci e la cartella nuova si compravano ad Asti,che dalla campagna dista 10 minuti, e quindi di norma i miei erano i più nerds ( mi ricordo di un agghiacciante lupo alberto che se la ghignava malignamente, per dire..).
Le novità più belle infatti ce le aveva quel negozio in centro a Torino, ma visto che noi dovevamo assaporare i colori e odori della campagna fino all’ultimo, non ne potevo usufruire e abbiamo sempre puntato sulla simpatia e praticità.
Ginni, Orsetta, Rossie e Moglie erano sempre al top, e puntulamente ogni anno acquistavano 5 centimetri, fino alla terza media in cui più o meno erano già alte 1.70. Io, nel mio piccolo, acquistavo inizialmente qualche centimetro, poi dopo qualche tempo si parlava solo più di millimetri, quindi non se ne parlava più.
Al liceo invece la fine della scuola era una gran festa. Tutto una novità. Il primo anno abbiamo imparato il significato “ l’uovo del primino”. E sì ,perché quelli più grandi e di altre scuole venivano puntualmente da fine maggio a lanciarci le uova davanti all’uscita , con la perpetua (la celeberrima Maria) che con le mani in testa dava l’allarme chiamando i sacerdoti più forzuti(che non mi pare ce ne fossero) per soccorrerci, poi  tutto questo prodigarsi è terminato nel esatto momento in cui un ragazzo dell’istituto San Giuseppe, sbagliando mira, l’ha presa dritta in fronte: dramma. Frittata alla Perpetua ore 12.00.
Verso i sedicianni abbiamo progettato le nostre prime vacanze solo ragazzi, (noi siamo andate a caprera perché mia madre e quella di Orsetta hanno preferito un villaggio clubmed a una casa affittata chissà dove, perché saremmo state più protette…-i miei figli non li manderò mai da soli in un villaggio med,almeno a 16 anni!)
Poi c’è stato il “giugno della “matura”: voglia di studiare zero, voglia di uscire tanta, voglia di trascorrere il tempo con il fidanzato troppa.
Quell’anno ho visto l’apocalisse dirottarsi su di me, quando ho litigato ferocemente con un professore spiegandogli dettagliatamente l’ideologia politica mia e della mia famiglia,che evidentemente era opposta alla sua. Con una media rasente l’ 8 in quasi tutte le materie, con nessuno asterisco mai nelle mia vita, con un punteggio 18 su 20 di partenza, pare abbia sballato totalmente l’esame scritto. ( lo zainetto di lupo Alberto non l’avevo più, ma evidentemente le “stratos” ai piedi  non erano bastate a fargli capire che i figli di papà con cui prendersela erano altri, e soprattutto non nella mia classe o scuola.)
A maggio ero quasi certa di passare con 95 su 100 minimo… sono passata con 79 su 100. Ma l’istruzione non è assolutamente politiccizata, no.. per l’amor del cielo!
Superato l’orrore scolastico, a luglio, le mie vacanze anelate sono iniziate. Grecia, Sardegna e poi 1 mese ad Alassio( che non ero mai stata) a casa dell’allora mio fidanzato. Il più bell’agosto della mia vita, che Muccino se volesse intervistarmi potrei dargli spunto per un nuovo film, magari  meno cinico.
E oggi apro la finestra della mia stanza e sento i ragazzi della scuola davanti ridere e ad ogni campanella che suona battere le mani. Noi ovviamente tutto questo rumore non potevamo farlo: per andare in bagno si alzava la mano, per comunicare col vicino ci si lanciava i bigliettini col radar per non rischiare intercettazione del mentore, per avere la parola si chiedeva timidamente al prof per non causargli crisi di nervi, e se la campanella tanto amata suonava, ma la lezione non era ancora finita, si stava muti e si aspettava con composta educazione che il disgraziato finisse il suo inutile monologo a cui nessuno ormai stava prestando più attenzione.
Adesso probabilmente  anche nella mia scuola si saranno adattati in chiave moderna agli usi e costumi folcloristici dei giovani d’oggi, come le  minigonne, orecchini( non piercing per carità!), leggero trucco etc.. e soprattutto  sono certa che gli studenti,anche se di altra generazione,  proveranno  le nostre stesse identiche emozioni del  famoso ultimo giorno di scuola, anche se tatuati e vestiti ultimo grido..
Ma che bel mese giugno!

Tua Titti

martedì 5 giugno 2012

Le partenze..

Tutti prima  o poi partiamo.
C’è chi parte per un viaggio, c’è chi parte per lavoro, c’è chi parte per non pagare più le tasse in Italia, c’è chi parte per ritrovare sé stesso, c’è chi parte per scappare  o semplicemente c’è chi parte per un semplice fine settimana fuori porta.
E’ partito Darcy, per sempre.( forse)
Tutti bene o male abbiamo avuto un/una Darcy nella nostra vita (non come il mio, almeno lo auguro) , ma comunque quella persona idealizzata, idolatrata, adorata come un piccolo buddah che fondamentalmente non si meritava tutte queste enormi attenzioni da parte nostra.
Oppure anche quel Darcy sotto forma di fidanzato/a ufficiale con cui pensavi di costruire una famiglia e sfornare fantastici pargoli futuri re del mondo, ma che  un giorno svegliandoti e vedendolo al tuo fianco capisci  che altro che compagno per la vita, quello è uno straniero nel tuo letto e neppure troppo simpatico.
 Ma questa oggettiva e meravigliosa riflessione, la prima, quella della versione Darcy piccolo buddah,   di norma viene elaborata tempo dopo, quando voltandosi indietro ci si chiede come cavolo sia potuto succedere che ci siamo fatti mettere i piedi in testa per così tanto tempo,( però è accaduto). I giudici altrui, non terzi e manco imparziali che millantano che solo ai pazzi capitano certe cose: o non sono umani o è gente che è caduta in piedi e quindi non sa, per cui non vengono presi in considerazione, da noi  poveri mortali! ( a cui invece è accaduto tutto e senza sconti)
Il dramma, a mio avviso, di queste situazioni è che, quando il Darcy di turno si pente e capisce il valore di cui si era portatori, a te di default non fa più caldo né freddo  e,per esempio, a noi  della gran categoria capricorni scoccia parecchio perché una bella vendetta ci avrebbe tanto fatto piacere.(Peccato di nuovo) Ma ormai è troppo tardi e nonostante si dica che l’indifferenza sia  la miglior arma/scudo, non siamo capaci a far soffrire un qualcuno a cui siamo stati legati in maniera anche utopica e così ci ritroviamo con in mano un pugno di fumo e l’amaro in bocca. Amen.
Darcy mi ha mandato dei fiori lo scorso mese, scusandosi per tutto, e vista la mia non-reazione ha deciso di accettare un lavoro all’estero per far sì che il tempo potesse magari sistemare le cose.
Il tempo però non è un cantiere ricostruisci-sentimenti, ma semplicemente un mezzo per riequilibrare quella pace interiore che era un po’ scomparsa, ma niente di più.
I gran signori sono quelli che voltano le spalle e vanno dritto per la propria strada, i nobili, invece, augurano il meglio con un sorriso( io non sono nobile), mentre la gente comune sospira con un leggero bruciore di stomaco, ma sollevata capisce che finalmente il calvario è finito e si ritrova già al terzo giorno: la resurrezione.
Ma in fondo queste partenze mettono comunque un po’ di malinconia, perché noi dal cuore passionale siamo sensibili e mettere un punto è come decidere di sacrificare una parte di sé stessi, anche se la più brutta, ma pur sempre nostra. Però lo si fa.
Per quanto riguarda l’italiano che pensava di condividere il letto con la siciliana e che un giorno alzandosi mette a fuoco che la signorina è scozzese, in quel caso lì ci si augura ci si lasci senza rimpianti e rimorsi, che in fondo sputare nel piatto in cui si è mangiato per mesi non è affare da veri gentleman…
Per quanto riguarda noi, giovani easy di Torino, partiremo con un sorriso smagliante per un w-e tutto sapore di sale-sapore di mare, previsioni permettendo…
La squadra sarà composta da una bilancina, un cancro, 2 gemelli e un capricorno(indovina chi?).
In questo caso nessuna malinconia, ma solo voglia di fare mille tuffi a bomba( e questi mi vengono benissimo), un giro sulle ciambelle( sperando di non scorticarci) e magari un banone ( che però se cado non risalgo più, azz..)
Non tutte le partenze vengono per nuocere….;)

Tua Titti

lunedì 4 giugno 2012

Beati prodotti



La bellezza della vita sta nelle cose semplici.
La gioia si ritrova nei piccoli gesti.
Un sorriso sincero potrebbe cambiare l’umore funereo di una  giornata iniziata male.
Continuo?
No.
Io&tutte queste gran belle verità ci siamo già affrontate e comparate un sacco di volte, e sì , il mio cuore si è allargato spesso commuovendosi davanti a quell’essenziale che è invisibile agli occhi, tuttavia stamattina, quando mi sono alzata “normale” , in un atto ho trovato il piacere vero e proprio. Meglio della crema muller-fatelamoreconilsapore che dalla pubblicità pare sia una cosa da estasi( che io non l’ho mai assaggiata, ma sinceramente se veramente accade tutta la solfa recitata in tv, io la metterei negli scaffali dei sexyshop), meglio di un piatto di pennette pomodoro e basilico( che per me attualmente è un miraggio causa programma Ciao Cibo), meglio della rientrata in vigore della taglia 40 sul tuo corpo ( bè no, quando mi rientreranno certi jeans che so io, potrei far scoppiare fuochi d’articifio), comunque il senso è: meglio di tutto!
E quell’atto lì è stato la svolta che ogni mattina mi darà la forza di uscire felice e spensierata di casa, che mi metterà armonia e pace coi sensi, e che mi farà davvero sentire davvero Donna.
Atto peraltro che consiglio a tutte le mie amiche e non, per ritrovare la giovinezza interiore, la fanciullina che non è più in noi, la freschezza di dire ancora “io valgo”, come la Shiffer nella reclam della l’Oreal, che però non c’è più lei come testimonial da un pezzo perché forse non vale più tanto..ma va bè, la Claudia,anche se bionda, ammetto che sia sempre una tipa  veramente ochei..
E oggi è stata la prima volta per me, cioè stamattina, e quasi mi vergognavo, perché a chi me l’ha consigliato ho chiesto una marea di  suggerimenti etc , giacchè la paura di sbagliare qualcosa e non arrivare al traguardo era effettivamente tanta e viste le alte aspettative non avrei mai voluto sbagliare..
Poi non volevo che nessuno mi disturbasse, perché la mia amica iniziatrice mi aveva detto che bisogna concentrarsi molto su se stesse e facendo determinati massaggi manuali bisogna applicare una certa pressione in certe zone e un’altra in altre.. Poi mi ha descritto tutta una cosa da fare rotatatoria con l’indice in alto, con il pollice sotto, con  il mignolo a destra ..che alla fine ero davanti allo specchio molto seria  a seguire step by step il da farsi per garantirmi il sicuro risultato vincente..
Di cosa sto parlando?
Ladies and Gentleman : del nuovissimo siero Guerlain dona luce!
Il top sul mercato, provare per credere….e 10 anni in meno di default! (quasi mi propongo per la pubblicità!)

Tua Titti!



Liz vs Paris (e vince Robin)



Che le cene/mini party in casa siano una magnifica cosa è vero, e da qua non si scappa, tuttavia che il giorno dopo, quando ti alzi, ti vorresti dare mille schiaffi vedendo il disastro che compare alla tua vista è sensazione altrettanto uguale..
Viola e io ci siamo rimboccate le maniche, e abbiamo cominciato a lavare, a lavare e a lavare. Abbiamo rimpianto un po’ di non essere figlie di due magnati russi attrezzate da colf orientali e maggiordomi latino americani , perché in quel caso lì ce la saremmo presa più comoda e sicuramente sarebbe stato meno stancante, ma comunque l’abbiamo superata abbastanza brillantemente, nel giro di quelle due ore in cui abbiamo maledetto il non avere a disposizione un’impresa di pulizia domenicale..
E vorrei tantissimo poter fare l’equazione del tipo: io sto alle mie cenette come Paris (Hilton) sta alle sue(sempre che le faccia).. purtroppo però mi viene meglio farlo con altri personaggi, sicuramente più simpatici, non che Paris sia una musona per carità, ma senza dubbio “diversi…
Sabato mattina infatti mi sono sentita Robin Williams in Mrs Doubtfire, e  notare: non sto dicendo Liz Taylor in  “ Cleopatra”,che mi piace anche di più rispetto alla bionda  ne “ i suoi hotel”, e anzi, se da Hollywood si inventassero un remake con Aston e Orlando nelle parti di Giulio Cesare e Antonio non sarebbe per nulla male,invece di propinarci la versione di Titanic in cui ti sembra di annegare insieme a Di Caprio e la Winslet, che sinceramente passi il primo,ma l’altra..
 Ma tornando alla signorina Doubtfire, forse ero più carina, perché è vero che mi ero risparmiata i collant 80 denari color carne, e la maschera di plastica facciale,ma i grembiuli stile voglioandareavivereincampagna e impacco d’argilla in viso  avevano un loro perché ben profondo e radicato. Mi mancava, ora che ci penso, la fascetta in testa per tenere i capelli legati, ma per il resto, con  la postura da massaia ero totalmente immersa nel ruolo “casalinga doc”. Fierissima ho preso i 2 polpi, perché anche se ero a Torino avevo piacere di far gustare ai miei amici qualche delizia “marittima”,quando però erano ancora nei contenitori, poi un po’ meno fieramente ho raccolto tutte le forze che avevo in me e li ho presi in mano. C’è stato un atoconvicimento piùttosto importante, poiché  dire che sia  godurioso cucinarli mi riesce un po’ difficile, ma si sa.. la prima volta non è detto che piaccia sempre…
Non continuo il proseguio di me e i polpi, viscidi, con pelle ben attaccata, con tentacoli che sembravano ancora vivi, con un peso morto pazzesco, e con la consapevolezza che quando ho queste genialate dovrei capire che sarebbe meglio lasciar perdere, perché non sono quel tipo di madama  seduta su una poltrona con gambe accavvalate, bicchiere di succo di pompelmo alla mia destra, cestino di primizie alla sinistra e ragazza al servizio a cui indicare il da farsi in cucina…
La beffa è poi  quando gli invitati, tipo marito, ti guardano e ti dicono,”ma sei sicura che l’hai fatto tu?”, ecco, lì ti spiace un sacco perché a) come mai si dubita delle tue capacità? b) vorresti dire, no qst ideona non è stata mia e non ho perso tutta la mattina a parlarmi da sola dicendo” dai che sono finiti, dai che è l’ultimo tentacolo, dai che diventerai una mamma(un giorno) che cucina da dio..”
Viola in tutto ciò ha preparato l’insalata di riso. Pare sia stata una delle rare volte in cui si sia avvicinata ai fornelli, indi per cui, sì, mi ha fatto (forse) la cortesia di assaggiare le mie delizie, oltre ai famosi polpi, ma per il resto direi che si è solo nutrita della sua portata con un entusiasmo mai visto prima. Non è che mi abbia detto che le piace cucinare, però quasi quasi non le è pesato particolarmente.. Per quanto riguarda Giulia, va bè, abbiamo anche quasi litigato per il fatto che io sono certa al 200% che abbia pagato la gastronomia sotto casa per aprire il 2 giugno e cucinarle l’infinità di cose che ha portato(compresa la giardiniera che domani correndo al Valentino le consiglio di studiarsi la ricetta..) , lei mi giura che ha perso tutto il pomeriggio e anzi un po’ scocciata mi ha fatto spallucce per questa mia presa di posizione. La cosa è che le facevo anche le domande trabochetto chiedendole gli ingredienti usati, e quando ci si conosce bene purtroppo è tutto prevedibile, così che era preparata ad ogni eventuale risposta..(furbetta!). L’accanimento sta nel fatto che chi avesse portato qualcosa di già preparato avrebbe pagato pegno(6 shot), e visto che volevamo cedere tutte all’alcol, ma molto lentamente, ciascuna sembrava avesse rispettato i patti. Come il mio solito, gli occhi più grandi della bocca, avevamo da mangiare per un esercito, che il paragone a un film non mi viene, ma l’esempio di una ragazza problematica mi sembra servito su un piatto d’argento.
La pecca, ma qua non è stata colpa di nessuno, è stato il caldo africano che si è sofferto in serata. Finestre aperte,sfidando il potenziale salto del gatto dal 3 piano, condizionatori accesi un po’ sì e un po’ no affinchè a papà non venisse un infarto per la bolletta della luce, e vino nei bicchieri,  hanno aiutato per nulla il fattore clima “Cairo 50 gradi” in casa mia.
Verso le due siamo usciti come i veri”cool people” e siamo andati a ballare. Ok, ho capito che ormai non è più cosa per me. Ho provato a fare quella “take it easy” in pista ballando con le braccia al cielo insieme a sconosciuti di 10 anni meno di me, poi dopo l’ennesimo spintone e cocktail schivato ho abbandonato la danza sotto le stelle. Il bar mi è sembrato luogo più consono. Ma anche lì ho commesso l’errore. Una volta arrivavo da lontano e il mio amico Giacomo il barista mi faceva l’occhiolino e mi preparava la “bevanda”, ora ci sta Chris che mi da del lei, e mi fa fare un’ora di coda mettendomi un cicinin di alcol e 3 litri di tonica.. e se gli chiedo di aggiungere vodka, mi guarda come per dirmi “anvedi come sbevacchia la carampa?”… e dai, così no, maledizione!
Ore 7 ho chiuso gli occhi, perché ci abbiamo messo anche la colazione, ore 11.10 : il buongiorno di Vi con annesso “alzati che qua in salone è un bordello”.
E anche questo “uichend” è passato..


venerdì 1 giugno 2012

Santa mamma

Ecco mammà versione Santa Addolorata...


Allora ciao mamma. Ciao. Fate buon viaggio, rilassatevi e prendete il sole. Ah è prevista pioggia? Ma no dai che in Francia è sempre bello.. No ma state sereni, forse, ma non ne sono certa, domani con qualche amica ceniamo da me. Una cosina raccolta,  sai no, quando ci vediamo per raccontarci le nostre disavventure. Sì mamma, lo so che io non ho nulla da raccontare, sì grazie, lo so. Ah ma tu ti riferivi al campo sentimentale. Eh ma come no? Te l’ho detto che ho quasi un marito. Ah dici che sparo cavolate come i lanciarazzi dei demonietti che ti hanno infilzato al fianco destro ieri?  Ok. E va bè, cosa dobbiamo ancora dirci? No, mamma non andare in gastronomia per far mettere da parte 4 etti di agnolottini. Ma sì che bastano, siamo in poche ti ho detto, ma i carboidrati lo sai che non li mangiamo alla sera. No mamma, non sono io che obbligo la gente a digiunare. Ma no, so comportarmi, ma anche Viola non mangia la pasta. Esatto, ci teniamo tutte al fisico e l’estate si avvicina. Sì lo compro il gelato di fiorio. Ma come, vuoi che ti faccia l’elenco di cosa servirò domani sera?  Ma scusa pensa a divertirti al mare con papà. Ah dici che dopo 40 anni di matrimonio le cose divertenti sono altre. Ok , e va bè, allora fai un po’ cosa vuoi, l’importante che non mi stressi , per favore. Sì farò attenzione al gatto. Eh ma lo sai che non è ben visto dalle altre. Ma certo che tagliamo la gola nel caso qualcuno osasse importunarlo, certo, tranquillizza anche papà che lo sento agitato. Cosa dice? Non ho capito mamma, cosa sta dicendo papà, della vodka giù in taverna? Eh, sì sono interessata. No, ma non è che dia una festa, non metterla così. Però chissà, magari qualcuno dopo cena si unisce. E allora sarebbe carino potessi offrire qualcosa da bere, no? Ma come ce lo andiamo a bere fuori? Dai non sei gentile. Giuro che i bicchieri non cadranno più dal  terzo piano. Ah era una bottiglia. Eh ,però che memoria. No certo, rinfresco gli ospiti con l’aria condizionata e non apro le finestre. Ma no mamma non  la accendo già domani mattina. Papà è svenuto perché costa?digli che la attacco, se ce ne sarà bisogno, verso le 19.00 di domani. Tanto le altre arrivano verso le 9. I ragazzi cosa portano? Ma loro stess… ma no, cioè , che ragazzi? A quali ragazzi fai riferimento? Quelli di domani sera? La pianto con la scenetta? Mi hai stanato? In quanti siamo? Non capisco proprio di cosa tu stia parlando..
Siamo in 30, credo.
Mamma pronto, mamma… sei svenuta? Ah no, ci sei. Mm quindi? Sì te lo giuro, la casa al vostro ritorno sarà uno specchio. Certo, come non fosse successo nulla.
Allora buon mare. Te l’ho rovinato? Dici che ti ho rovinato il fine settimana con questo annuncio non spontaneo? Ah, no è papà che pensa di essere a Fiorano in pista, e invece è sul Tenda. Dai mamma stringi i denti, sei la numero 1.

Un minuto dopo.

Pronto, sì Signora Effe,  scusi se la disturbo, ma ho bisogno di aiuto. Domenica mattina verso mezzogiorno, potrebbe venire che casa mia sarà un  casino e mamma mi lincia? eh sì, lo so che mi ha vista crescere, lo so. bevevo il latte e i cereali,certo un'immagine bellissima. se posso signora, li mangio anche adesso. ah che bello, vero? però domenica lo sa che non troverà i cereali a tavola? Ma no che non siamo dei vandali, ma no signora, però magari che so, un bicchiere con della vodka, gin ruhm, non so.. è un problema? ah no, le piace? lei ogni mattina si fa un cicchetto, bè perfetto...Davvero allora, grazie grazie grazie. Pago bene? bè come al solito no? Ah di più perché è domenica, certo, ci mancherebbe, anzi grazie di nuovo.. ah no? ah per il silenzio con mamma? il triplo? Certo.. le tombe hanno un prezzo, certo…

Tua Titti