Ci sono certe magie che non svaniscono mai. Ci sono certe ricorrenze che pur facendo di tutto , non puoi non vivere . Ci sono certi segni della Pace che pur non volendo stringere , per forze devi , e alla fine la bontà prevale sulla superbia. E poi ci sono certi profumi che associ a determinate situazioni che ti rimarranno per sempre impresse nella memoria, e se ci pensi meglio quasi ti sembrerà di sentire di nuovo lo stesso odore. Vent'anni dopo.
Il problema è quando pur sforzandoti di ricordare ciò non accade più. Ci provi ancora, ma niente. Esci di casa, è il 15 dicembre e ti sembra di essere in pieno autunno; e se fa un po' più freddo è solo questione di meteo :null'altro .
Alzi gli occhi , vedi decorazioni natalizie, e quasi sei scocciato , che quel nullafacente dell'impiegato comunale abbia scelto quegli stupidi addobbi, che non sono neanche belli, poi ti volti , e ,oh già, anche le vetrine sono in tema natalizio, un po' meno forse le commesse e le padrone che , causa-crisi, non vedono un cliente dall' 82' ..e con questo attuale futuro economico designato, non ne vedranno, di compratori intendo, fino all'apocalisse, giono in cui, perso per perso, anche gli atei decideranno a credere nel dio dello shopping. In un dio tanto, alla fine, si crede sempre.
Ma io mi ricordo , quanto aspettavo il 1 dicembre , perchè mia madre mi svegliasse con quel cartoncino colorato da 25 finestrine che dentro nascondevano, nel mio caso, dei pastorelli e pecorelle da mettere nel presepe. Ed era una vera e propria agonia, giuro, perchè questo maledetto 25 non arrivava mai..e quando arrivava il mio cuore si riempiva di una gioia mai vista. Mi scaraventavo alle 9 del mattino nel lettone dei miei, li svegliavo con violenza, non facevo neanche colazione, e mi fiondavo in salone.. perchè prima di qualunque cosa c'era il rito : l'apertura dei regali. Tutti grandi e impacchettati, e guarda un po'.. erano proprio quelli che nella letterina a Gesù bambino avevo richiesto.. 'anvedi le coincidenze.... bè ma io e quel signor lassù ci siamo sempre capiti , comunque!
Ma io sono una classica, non c'è nulla da fare. Mi sento a volte come mia madre quando per digitare "ciao , come stai?" sul cellulare prende gli occhiali e sembra scriva un poema invece di un messaggio. Perchè la tecnologia, a noi di casa, un po' ci piace e un po' no. Adesso scommetto che si inventeranno alberi di natale in 3D , che non puoi toccare, ma che vedrai come fossero veri, solo con le mascherine ottiche ovviamente, che i tuoi figli racconteranno ai compagni di banco che invece di appendere le palline colorate e farsi male con gli aghi del pino mentre mettono la stella cadente in cima , avranno montato tutta l'apparecchiatura di chissà quale gran genio informatico per "la grande proiezione": l'albero di Natale-che non è un film.
Del resto , persino nella capitale sono riusciti a fare l'albero di design, sbagliando pure il verde, in modo tale da inneggiare al nazionalismo francese, che quelli, a differenza nostra, lo sono per davvero.
Una cosa però devo ammetterla, nonostante la specialità di questo periodo si sia un po' "affievolita" , da noi la busta non l'abbiamo mai presa in considerazione. Ho sempre detto no.No al nonno, alla nonna, a papà e a mamma. I soldi e una stretta di mano sono squallidi. Poi se vogliamo, la differenza non è che sia così marcata, però c'è. E alla nonna facevo un piacerone con questa mia presa di posizione, perchè invece le cugi non se ne facevano nulla del regalo e del fiocco, molto più di buon auspicio un bell'assegno. e chissà ,forse erano solo più vere loro, che senza scrupoli , fuori dai denti ,hanno sempre detto che il Natale è una cavolata e i bambini sono i peggiori compratori superficiali di questa festa.
Ma io non sono d'accordo. Natale bisogna capirlo, amarlo e saperlo trasmettere. Natale è per la religione cristiana la nascita di Cristo, per un bambino lo stupore nell'aprire un pacco con un fiocco,che se dentro ci fosse anche solo un peluche invece del robot mille suoni-mille gesti-mille euro, avrebbe la stessa valenza di una bella sorpresa. perchè non sono i bambini che piangono perchè non ricevono quello che vogliono , sono i genitori che insegnano ai figli di esigere quello che desiderano. Il Natale è un gesto di gratuità, una carezza, un sorriso, un abbassare il pugno dell'orgoglio porgendo una mano, è fare del bene. non perchè lo si debba fare solo a Natale, ma per cogliere il Natale come occasione per farne di più. Il Natale, che non mi sentano i negozianti, non è comprare, è anche solo fare un brindisi e augurare al prossimo il meglio.
Perchè in fondo, in questo mondo , in questo nostro mondo ,di realtà ne abbiamo viste di ogni, e ne vedremo di ancora più belle : dal giudicare quella che ha fatto fuori la famiglia e che oggi è uscita di prigione per sempre, da quell'altro che in corso Peschiera su una renault clio ha investito una famiglia ed è scappato, dall'altro che pur vincendo Oscar e dotato di intelligenza invece di fare un 15 minuti divertenti come solo lui saprebbe fare.. cade nella trappola politica e annoia il pubblico, dall'ennesima tua amica che si sposa e tu aggiungi alla lista "risparmia nel 2012 perchè anche a Tizia devi fare il regalo", insomma da tutti esempi di vita quotidiana e sotto i riflettori, la semplicità di un gesto verso un amico , e un"buon natale" col cuore a chi non se la aspetta, forse farà sì che chiudendo gli occhi il profumo di caldarroste( che io odio) che aleggiava per via Po 18 anni fa e del muschio che regalavano ad ogni angolo del centro per abbellire il presepe si possa di nuovo sentire.
A 27 anni direi che mi merito ancora di crederci. Non più a Babbo Natale forse, ma sicuramente alla bontà e alla forza di noi giovani che non usiamo il criterio del successo per essere noi stessi, ma bensì il comprendere che essere noi stessi è il vero successo. Perchè l'unicità e l'irripetibilità della nostra vita è il dono più grande che ci sia stato fatto alla nascita, se solo ne sapessimo dare il giusto valore, se solo sapessimo scartare questo regalo con lo stesso stupore di chi non si aspetta niente..... come un bambino che riconosce il vero profumo del Natale, ma quell' eau de toilette lì pare non ce la possiamo più permettere... c'è crisi!
Tua Titti
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