venerdì 13 novembre 2020

Scusi, per la felicità?



Quando qualcuno mi dice di godermi la vita, gli ricordo che mia madre comprava un divano, ci metteva il copridivano e poi un asciugamano sul copridivano dove appoggiare la testa.
Così, giusto per fare il punto della situazione.





In sottofondo una versione di Battisti che trovo stupenda: Luca C& Brigante.
Il profumo di una tisana alla cannella e l'autunno che con pigrizia tenta di sfondare un clima disorientato.
Stella sta dormendo con la zampa sopra gli occhi e io sento la nostalgia di casa. Di mamma e papà. Anche a trentasei anni, e al diavolo la spavalderia di un finto cuore senza crepe, che se cerco bene potrei sprofondare in lacerazioni ancora vive.
Milano aspettami. E non mi ingannare come le lasagne fotografate e mai assaggiate di modelle/blogger senza futuro.
Il signor Elle continua a confermarsi una brava persona. 
Si alza alle 7, porta fuori il cane, mi sveglia con un bacio ( che io manco mi accorgo della loro uscita ), mi prepara la spremuta con arancia e limone e mi lascia un pezzettino di toast. Poi si doccia, e io intanto cerco di capire come funziona il mondo. 
A seguire, con non poco timore, mi lancio con shampo e balsamo fra i capelli provando a interagire in maniera amichevole con la temperatura dell'acqua, che alle otto non si sa mai chi sia amico/nemico,  e mi riappacifico con l'ambiente circostante. 
La serenità dura qualche istante perchè sento Stella pigolare, e pigolare, e pigolare. 
E pigolare ancora. 
Alle ore otto e trenta ho già perso il corso di yoga a cui da settimane voglio partecipare, ma inizia alle sette e quarantacinque. 
Milano aspettami: ho i miei tempi. 
Il signor Elle - che disegnato così- manca solo che la notte mi si trasformi in magic mike e poi ciao, è gia al lavoro. E fuma l'elettronica. 
Io di contro come i bambini apro le finestrelle del calendario dell'avvento, ma non per giungere al venticinque dicembre, bensì  a lunedì prossimo. 
Tapis roulant in arrivo a ore dodici. In fondo al salotto. 
Il signor Elle non l'ha presa bene questa cosa dell'acquisto ingombrante. 
Ah, ecco.
Oltre alle zanzare il tredici novembre a Milano, l'incomprensione del signor Elle. 
Torino scusa, stavo scherzando. 



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