domenica 29 novembre 2020

Ma questa notte è ancora nostra..

 


notte di sogni di coppe e di campioni,
                                                        notte di lacrime e preghiere,
                                         la matematica non sarà mai il mio mestiere,
                                         e gli aerei volano in alto tra New York e Mosca,
                                                         ma questa notte è ancora nostra..





Io non so come facciano le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati, però so che cantarlo fa bene. Al cuore. Soprattutto se in viva voce ho un'amica ( Carol per dire.. ciao, segreto non professionale) che partecipa attivamente al karaoke della domenica mattina mentre io cerco di capire se l'arrosto stia cuocendo in maniera ottimale: perchè non l'ho mai fatto per davvero. Ma questa cosa della prima volta - dell'arrosto - il Signor Elle non lo sa, e va bene così.

E poi se chiudo gli occhi rivedo tutte le notti di lacrime e preghiere davanti a sussidiari poco aperti e il libro del professore che si apre a caso e urla un numero. Che io sono stata il dodici, il dieci, l'undici, e pure il nove. A seconda dei bocciati e dei nuovi inseriti. E in ogni caso sempre un'agonia.

L'arrosto intanto sembra assumere un colore buono. E dico buono perchè non ho un termine di paragone e voglio essere positiva. Come immaginare le notti di nonne alla finestra, perchè penso alla mia: come sarebbe se. E se fosse, sarei fortunata. E i nonni non si toccano.

E poi qua Milano sta diventando fredda grigia e buia, e se non la scaldo in qualche modo finisce che nemmeno il piumonde del signor Elle, donato da mammà e guai a rovinarlo, potrebbe regalarmi quelle poche ore di sonno che con avidità cerco di strappare a pensieri inopportuni.

Al mio fianco c'è Stella che un po' sbircia quello che sto facendo e un po' se la sonnecchia e mi ricorda le domeniche mattine di anni fa, quelle a letto col cellulare con la batteria sempre carica ma scarica di soldi e si facevano gli squilli, agli amici amanti fidanzati mamma e papà per dire ciao/ti penso/mi manchi/ o più semplicemente mi richiami. Mi richiami  a casa che costa meno e il numero lo sapevamo - tutti e di tutti-  a memoria.

E poi succederà che si riaccenderanno anche per noi le luci qui sul palco e quanti amici intorno con cui gridare per davvero al cielo, come scrivevo sulla smemo, forse saremo cambiati, certo un po' diversi, ma con la voglia ancora di cambiare.. se l'amore è amore.

Ora a tavola, e speriamo in bene per l'arrosto.

Buona domenica.


                                                                       in cottura..




Ciao mamma sii fiera di me..


L'aiuto da casa... 




domenica 15 novembre 2020

Cose che insegnerò, forse ( parte2 )




"Lasciate entrare il cane coperto di fango, si può lavare il cane e si può lavare il fango. Ma quelli che non amano né il cane né il fango.. quelli no, non si possono lavare."





 Facebook mi ricorda che oggi l'anno scorso ero in un locale qui a Milano a cantare in modalità "karaoke like there's no tomorrow".
Ecco al riguardo ricordati di non aver vergogna, mai, anche se il cameriere del locale in questione porterà al tuo signor Elle un microfono in più pregandolo di cantare insieme a te visto lo scempio che stai piantando già dalla terza parola. 
Ma questo facebook non lo sa, e al ricordo aggiunge trombette e cuoricini per fartelo condividere. 
Tu non cedere. Condividi il cane che ti lecca la faccia. Fai più bella figura, fidati.
Innamorati dei tuoi eroi, e fatti amare dall'amore. C'è un'enorme differenza. 
Prova a non cadere nella tentazione dell'ideale perfetto. In questo mondo- di perfezione- c'è solo un essere e si chiama Roger Federer, e io te ne parlerò. Te lo assicuro. 
Riempiti gli occhi di bellezza guardando il mare e tuffati in tutti i modi possibili. Quelli a bomba sono i migliori, non scordarlo. Più schizzano più riescono. 
Fatti accarezzare dal vento e lasciati profumare dalla salsedine sulla pelle. 
Sfida il gelo invernale e goditi il calore di una casa accogliente.
Sii felice per la felicità altrui, che una donna invidiosa è brutta. Molto brutta. E tu che per mantenerti in forma- solo io so la fatica che farai-  non rovinare tutto con questo sentimento, inutile. 
Quando compri al supermercato guarda perfavore la data di scadenza, perchè buttare il cioccolato fondente diventato grigio spiace sempre. ( questa va nella serie di cose da non dire al personal trainer)
Bacia. E non temere di mostrare il tuo affetto. Incontrerai mulinellli, aspirapolveri, frullatori, lavatrici e infine, bè infine - rimanendo in tema elettrodomestico che ora sono piuttosto forte sull'argomento- capirai il Dyson che è ti è destinato. E sarà bellissimo. 
Stai all'occhio su chi non ha amici. Amici veri intendo. Da questi ho preso le peggiori fregature. 
Ti auguro una Marghe una Caro una Ele una Franci una Marti una Fede una Ele una Sara e tutte le meravigliose persone che mi stanno accompagnando da sempre. Ci ho litigato, non credere. Ce ne siamo dette di ogni e qualcuna di loro è pure venuta sotto casa mia con un mazzo di fiori e mi ha invitato a cena fuori per fare pace. 
Noi ragazze da gin tonic all'aperitivo- perchè in certi casi il vino non è abbastanza- non ci siamo risparmiate negli anni, eppure siamo orgogliosamente ancora qua. Insieme. 
Non aver fretta. Il tempo è tiranno, dicono. Io mi permetto di aggiungere che ognuno però ha il suo di tempo. La cosa da non fare è sprecarlo, perchè poi indietro non si torna. 
La maggior parte si è sposata e ha avuto figli,  mentre io- per aver ricevuto la proposta, quella proposta- sto vivendo una pandemia, per dire.
Ecco, anche tu non arrenderti, e ricorda a chiunque di stare a casa - in momenti come questi- che se no all'altare rischi di arrivarci col bastone e la dentiera. 
Ci saranno infine domeniche allegre, depresse, post serata, tristi, con ansia pre-competizione sportiva, vuote, con le famose farfalle nello stomaco mentre aspetti un messaggio o una chiamata. 
Ne vedrai di ogni, intanto tu: vivi, ridi, urla, balla, piangi, bacia, porta fuori il cane, cucina,  gioca, fai l'amore, e non scordare di dire grazie. 

I comandamenti secondo Ilaria----fine.







venerdì 13 novembre 2020

Scusi, per la felicità?



Quando qualcuno mi dice di godermi la vita, gli ricordo che mia madre comprava un divano, ci metteva il copridivano e poi un asciugamano sul copridivano dove appoggiare la testa.
Così, giusto per fare il punto della situazione.





In sottofondo una versione di Battisti che trovo stupenda: Luca C& Brigante.
Il profumo di una tisana alla cannella e l'autunno che con pigrizia tenta di sfondare un clima disorientato.
Stella sta dormendo con la zampa sopra gli occhi e io sento la nostalgia di casa. Di mamma e papà. Anche a trentasei anni, e al diavolo la spavalderia di un finto cuore senza crepe, che se cerco bene potrei sprofondare in lacerazioni ancora vive.
Milano aspettami. E non mi ingannare come le lasagne fotografate e mai assaggiate di modelle/blogger senza futuro.
Il signor Elle continua a confermarsi una brava persona. 
Si alza alle 7, porta fuori il cane, mi sveglia con un bacio ( che io manco mi accorgo della loro uscita ), mi prepara la spremuta con arancia e limone e mi lascia un pezzettino di toast. Poi si doccia, e io intanto cerco di capire come funziona il mondo. 
A seguire, con non poco timore, mi lancio con shampo e balsamo fra i capelli provando a interagire in maniera amichevole con la temperatura dell'acqua, che alle otto non si sa mai chi sia amico/nemico,  e mi riappacifico con l'ambiente circostante. 
La serenità dura qualche istante perchè sento Stella pigolare, e pigolare, e pigolare. 
E pigolare ancora. 
Alle ore otto e trenta ho già perso il corso di yoga a cui da settimane voglio partecipare, ma inizia alle sette e quarantacinque. 
Milano aspettami: ho i miei tempi. 
Il signor Elle - che disegnato così- manca solo che la notte mi si trasformi in magic mike e poi ciao, è gia al lavoro. E fuma l'elettronica. 
Io di contro come i bambini apro le finestrelle del calendario dell'avvento, ma non per giungere al venticinque dicembre, bensì  a lunedì prossimo. 
Tapis roulant in arrivo a ore dodici. In fondo al salotto. 
Il signor Elle non l'ha presa bene questa cosa dell'acquisto ingombrante. 
Ah, ecco.
Oltre alle zanzare il tredici novembre a Milano, l'incomprensione del signor Elle. 
Torino scusa, stavo scherzando. 



mercoledì 11 novembre 2020

Cose che insegnerò, forse.( parte 1 )








A chi non mi considera una brava casalinga dico solo che nei tiri dei calzini dallo stendino al cassetto ne ho beccati 8 su 9.












Leggi. Di tutto, ma impara a scindere ciò che è da ciò che non è.
Inizia coi libri. Anche quelli leggeri, perchè di pesantezza ne è pieno il mondo. 
Non essere quella radical chic sprezzante del lusso da cui però si attornia. Sii te stessa e tamburella le dita sul tavolo per rilassarti. 
Non mangiarti le unghie che poi la manicure fatta bene costa. (come dice la mamma ). 
Innamorati di scrittori che dipingono la realtà e ti obbligano a immergerti nella loro più poetica profondità.
Ama i profumi delle stagioni, di tutte e quattro, perchè in una di queste troverai l'amore della tua vita. 
Il cuore oltre l'ostacolo buttalo, ma tieniti sempre una benda per quando dovrai guarirlo. 
Respira a fondo e chiudi gli occhi mentre lo fai, che oggi non sai  quanto sia un privilegio poterlo fare. 
Per i social prendili per quello che sono: social. Punto e basta. 
Le ragazze perfette esistono solo in foto. Per questo esistono i filtri, e fidati di me, che sono una gran giustona al riguardo, e ti dico che fanno miracoli. Non ambire alla perfezione che non è di questo mondo, ma alla felicità. 
Impara a pettinarti anche senza i cento colpi di spazzola notturni, che un lockdown può ridurci a Maga Magò scansate. E questo non va bene. 
Fidati di chi è normale e non cerca di sembrare altro. E anche delle istruzioni della lavatrice, che se dice Lana programma 4, tu usa il 4. Non improvvisare, che poi il tuo  maglione preferito potresti averlo trasformato in una maglia under13.  E fa male. Molto.
Arrabbiati quando trovi le calze della tua metà sparse per casa, e le magliette lanciate sui davanzali delle finestre. 
Urla se devi - perchè hai evidentemente ragione- però non ne verrai a capo, te lo dico. 
Piangi e non vergognarti. Anche durante i film. Durante le serie. Mentre ascolti una canzone, e sappi che non sarai la sola. Le donne lo fanno, e lo facessero di più anche gli uomini non sarebbe niente male. 
Non lasciarti andare. E impara a cucinare decentemente.  Ma non strafare. Che se per disgrazia ti viene bene il plumcake al limone poi te lo mangi anche tu. Ed è un casino. 
Riempiti gli occhi di bellezza e di posti sconosciuti, ma ricordati che poter tornare a casa è il lusso più prezioso. Non viaggiare per scappare. Viaggia per scoprire. 
Non aver paura di affrontare i tuoi mostri interiori. Ho imparato che li hanno tutti, soprattutto quelli che dicono che non li hanno.  
Combattili e sii libera. Lo merita chiunque. tu in primis.
Ultima cosa, non fare promesse che sai già che verranno infrante. 
Un esempio?
Il cane sul letto MAI. ( con tono anche piuttosto arrogante )
Ecco, lascia perdere. Resta umile. 


Ps. 
Lockdown Fase 2

Il signor Elle non beve quasi più e sta smettendo di fumare. 
Sono un mostro?